7

229 4 0
                                    

"LILIBETH!" mi chiama mamma.
"Mamma? Tu non puoi smaterializzarti...sei una babbana"dico alzandomi.
"Si lo so, una mia amica mi ha prestato della polvere per teletrasportarso, non chiedermi come o perchè. Prima ti faccio i complimenti, hai mantenuto segreto con Clarissa e hai detto a tutte e due che non potevi andare alla festa e in ogni caso non c'è nessuna festa, volevo solo stare sicura che non ti veniva la brillante idea di andare in giro ma a quanto pare le feste nel bosco non contano".
"Non volevo venire e...".
"Per non parlare del ritardo e della punizione, o che mi hai bloccato l'accesso alle storie, hai cambiato la password del computer e hai messo la password su tutti i social"continua ad elencare arrabbiata.
"Ma il ritardo non è dipeso da me ma..." balbetto. "MA NIENTE! Tu ti svegli sempre tardi per non parlare di quanto tempo ci metti a prepararti!"mi grida mamma. "Lo so ma questa volta non è colpa mia! Perchè non mi credi e basta?" le chiedo. "Non ho ancora finito! Puzzi di fumo, erba e alcol. Stai con dei drogati e dubito altamente che tu non hai bevuto!".
"A casa non era diverso! Tutti i miei amici fumavano e poi era pure la nonna a dirmi di bere qualcosa!" le rispondo alzando anch'io il tono della voce.
"La nonna ha fatto cosa!"mi grida di nuovo mamma. "Per non parlare che mi hanno detto che tu eri peggio di me!" aggiungo io."Ed è proprio per questo che sei in punizione!".
"CHE COSA! Non mi hai mai messo in punizione! Nemmeno quando ho fatto guai più gravi!".
"Non mi interessa...Il professor Silente mi ha chiamato e io ti avevo avvertita che se la scuola mi chiamava un altra volta non te la saresti cavata con una sgridata!".
"NON HO FATTO NULLA!" le urlo "È la prima volta che sono veramente innocente e...e mi metti in punizione?!".
"Si. Niente telefono, niente feste e niente uscite".
"Niente telefono!"grido io non credendo alle sue parole. "Esattamente, ti assicuro che riuscirai a vivere anche senza".
"No invece! È l'unica cosa a cui tengo!".
"Appunto. Se ti attacchi troppo alle cose materiali rischi di diventare come tuo padre".
"Pazienza! cosa vuoi che succeda? Solo perchè non era un mago amato dal mondo dubito che era un assassino o un criminale".
"Invece è un assassino e vorrei evitare che lo diventi anche tu".
"È?"chiedo. "Volevo dire era"si corregge abbassando il tono della voce. "No tu hai detto è quindi è vivo".
"Lilibeth basta. Dammi il cellulare".

Vedo qualcuno smaterializzarsi dietro mamma. "Padre?"chiede stupito Matheo. Mamma si gira e gli occhi diventano lucidi "Tom?"balbetta lei. "Elisabeth?"chiede l'uomo.

Non ho capito...ma si conoscono o stanno provando a indovinare?

Mamma si gira verso l'uomo e lo abbraccia, lui ricambia. "Pensavo di averti persa"sussurra l'uomo.
"Non mi avresti mai persa"dice mamma. Ma sta piangendo?
"Mamma...chi è?"gli chiedo.
"Mamma?"chiede l'uomo guardando me e poi di nuovo la mamma.
"Non preoccuparti Lily"mi dice lei. "È lei vero?" le chiede l'uomo. "Non ti importa"risponde mamma "E' LEI?!"grida questa volta. "NON TI INTERESSA"grida a sua volta mamma.
"QUANTI ANNI HA?" urla di nuovo l'uomo. "NON SONO AFFARI TUOI!".

Iniziano a urlare, lui vuole solo sapere quanti anni ho...che c'è di male?

"QUINDICI!"urlo per non sentili più.
"Non è possibile...ma l'hai tenuta nascosta per quindi anni! È MIA FIGLIA!.".
"Si, si è tua figlia ed è anche il motivo per cui me ne sono andata!".
"Tu sei scappata! Hai nascosto ogni traccia! Nessun mangiamorte è riuscito a trovarti per quindici anni!".
"Se restavo l'avresti rovinata. Guarda l'altro. Puzza d'erba!"dice mamma indicando Matheo. "E lei puzza d'alcol!" ribatte l'uomo.

Quindi è mio padre? Quindi io e Matheo siamo fratelli?

"Torni a casa con me e vengono anche i ragazzi"ordina l'uomo di nome Tom che probabilmente è mio padre. "Non posso. Ho un lavoro"ribatte mamma. "Sei mia moglie, non hai bisogno di lavorare".
"Faccio l'insegnante; non posso lasciare le classi".
"Prenditi una settimana e poi tu torni a lavoro e i ragazzi a scuola".
"Lilibeth vieni"dice mamma e io ci vado senza esitare. Mi fido di lei ma non dello straniero.
"Matheo; a casa"dice l'uomo e Matheo scompare, poi lui da la mano alla mamma e ci smaterializziamo in un salotto antico.

Riddle's: stepbrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora