Lui era tutto quello che non potevo avere. Non so perché ero attratta da lui, in fondo era vent'anni più grande di me. Avrei potuto essere sua figlia, eppure ero lì seduta a quel tavolo con un vestito rosso indosso e lui seduto dall'altra parte che gustava il suo calice di vino intento ad osservarmi. Mi attraeva di lui maggiormente il fatto che fosse una persona riflessiva con molte più conoscenze di me. Era intrigante parlare con lui e non sapevo se si avvicinasse di più al mio ideale di padre, insegnante o amante. Forse ne era un perfetto mix. Calvin aveva uno stile d'altri tempi ed era affascinante guardarlo. Aveva indosso un paio di pantaloni neri a sigaretta, una camicia bianca e una giacca color cammello che faceva risaltare i suoi occhi di ghiaccio. Intorno al collo si stringeva un papillon nero che gli dava un tocco di allegria. Avevo sempre pensato che gli uomini con la cravatta risultassero più seriosi e meno stravaganti degli uomini con il papillon. Il suo viso era incorniciato da capelli brizzolati perfettamente pettinati e la barba molto corta e curata che gli dava un'aria più giovanile. La musica che suonava nel ristorante riscaldava l'ambiente soffuso che si celava intorno a noi. Il chiacchiericcio allegro degli ospiti seduti intorno a noi riempiva la stanza ed era un simpatico sottofondo musicale insieme al suono del pianoforte."allora mia cara hai deciso?" chiese Calvin sorridente. A seguito della mia risposta affermativa fece cenno al cameriere ed ordinò per me ciò che gli avevo indicato. Trovai questo gesto estremamente attraente, ero una donna indipendente ma sapere che c'era un uomo che si prendeva cura di me anche in queste piccolezze mi scaldava il cuore. Non contava l'età, nessun uomo l'aveva mai fatto per me, neanche mio padre. Era da tanto tempo che non avevo una storia seria proprio per questo motivo. Cercavo una persona con cui condividere la mia vita e che ci fosse per me nei momenti difficili. Ero stanca degli uomini che desideravano da me solo sesso e basta. Il sesso era importante ma concesso subito faceva si che si instaurasse un rapporto fragile tra me e i miei ex partner. Calvin era diverso, l'avevo conosciuto in biblioteca mentre facevo ricerche per la mia tesi e sapevo bene che il nostro rapporto si sarebbe basato su una connessione mentale prima di una fisica.
"su cosa stai scrivendo la tesi?" mi chiese lui strappandomi dalle mie riflessioni.
"E' un'idea ancora embrionale. Sono partita da come i sentimenti vengano raccontati nei romanzi orgoglio e pregiudizio e cime tempestose ma come allo stesso tempo le emozioni sia possibile leggerle nei dipinti anche se non ci sono le parole. È un azzardo poiché in fin dei conti mi laureo in letteratura inglese e non in storia dell'arte però alla professoressa è piaciuta molto."
"E' un argomento molto interessante, ne so ben poco d'arte quindi mi piacerebbe leggerla appena termini di scriverla."
"Certamente. Tu invece per quale bizzarro motivo ti trovavi in biblioteca?"
"Ricerche. Sono un giornalista e credo che al giorno d'oggi fare ricerche sia scontato poiché apri internet scrivi l'argomento della tua ricerca e premi un pulsante e boom migliaia di informazioni. Ciò che mi piace di più del giornalismo è la caccia e a volte nelle biblioteche si trovano informazioni che su internet non troveresti mai."
Sentirlo parlare delle sue ricerche non mi annoiava affatto anzi ero piuttosto interessata. Mi raccontò per fino che una volta per andare alla ricerca di informazioni su di un musicista da intervistare era finito per uscire con sua cugina. Le sue storie erano entusiasmanti, adoravo le persone con un ampio bagaglio culturale e tante storie di vita vissuta da poter condividere. Avrei potuto ascoltarlo tutta la notte. La sua domanda però interruppe l'andamento del discorso e si fece più personale.
"Sei mai stata innamorata Rose?" il suo sguardo si posò su di me come una calamita e subito arrossii portando involontariamente la mano sul viso per coprirlo.
"non nasconderti, sei bella quando sorridi"
"grazie" risposi sorridendo ancora. "Si sono stata innamorata, e tu?"
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Straniera
Short StoryE' una breve storia che ha come protagonista Rosalin una ragazza appassionata di letteratura e storia dell'arte che ha coltivato i suoi studi nella grande mela ed è proprio lì che incontra Calvin un uomo vent'anni più grande di lei che la seduce con...