Psycho Lovers | yeonbin

"Red Lights" • Capitolo 16

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                CAPITOLO LUNGO

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Dopo una lunghissima notte di indagini senza interruzione durate circa 9 ore, il suono della sveglia interrompe anche quei piccoli minuti di riposo che stavo cercando di avere.

Almeno però i risultati sono stati produttivi: ho aggiunto nuove persone alla lista dei sospettati e ho scoperto varie informazioni su questi ultimi che si ricollegavano anche ad eventi passati che avevo già appuntato. Ho approfondito ogni passaggio e ho rimosso anche alcune di queste persone che parevano esser lì solo di intralcio.

Restano solo 5 sospettati ormai, sono certo di essere vicino alla risposta, devo solo sperare che il rapitore non compia altri passi.

Allo squillare del mio telefono, e al notare il nome scritto sul display, la mia stanchezza passa totalmente.

Di fretta rispondo alla telefonata di Jung-So sperando in notizie positive.

...ma a quanto pare mi sbagliavo, l'unica cosa da lui riportata è stato il primo ritrovamento di alcuni corpi. Si trattava di studenti che erano in ostaggio a quanto pare, la loro pelle presentava gravi ferite e son stati ricoverati all'ospedale, per tanto non potrò interrogarli, ma avrò solo un problema in più da tener conto.

Cioè che gli ostaggi vengono anche feriti, cosa al quale non ho mai dato conto, non mi sono mai chiesto cosa succedesse ai poveri ragazzi rapiti.

L'artefice di tutto ciò agisce fisicamente con chi rapisce, è un vero e proprio pervertito...

Tutte queste cose che sovraggiungono proprio quando sono vicino alla risposta mi stanno mandando fuori di testa.
Una notte intera sprecata.

D'improvviso la mia vista si offusca, la mia testa comincia a girare, il mio corpo a tremare, e tutto d'un tratto mi ritrovo di nuovo con la testa sul cuscino.

[...]

Appena apro gli occhi vedo il volto di Yeonjun preoccupato che regge un ventaglio col quale cerca di farmi riprendere aria...

I miei piedi son poggiati su due cuscini, non ho indosso più la maglia ed ho un panno fresco in testa:

«Yeonjun che succede?» chiedo con voce debole.

«Soobin sei svenuto, ti ho provato a chiamare e non rispondevi più. Per un secondo credevo ti fossi riaddormentato ma eri pallido in volto e le tue labbra tremavano. Non ho esitato nemmeno un secondo e ho provato a farti rinvenire, scusami se ti ho tolto la maglia senza permesso» risponde tenendomi la mano e continuando a soffiarmi con l'altra.

«A dire il vero non mi dispiace affatto, anzi ti ringrazio... Ma secondo te perché mi è successo ciò?».

«Soobin stai esagerando con le indagini. Ammiro lo sforzo che stai facendo, ma hai bisogno di riposo, da tutto. Hai bisogno di una pausa dalle indagini, ma anche da tutti i tuoi impegni. Mi prenderò io cura di te, tanto i corsi che frequentavo sono stati chiusi e delle lezioni posso anche farne a meno, tanto avrò buoni voti a prescindere. Che ne dici?» propone.

Annuisco sorridendogli e preso dal sonno chiudo gli occhi.

Dopo un 5 minuti circa sento una mano delicata toccare la mia erezione da sopra al tessuto, movimenti continui e leggeri, ma piacevoli ed eccitanti.

So che è Yeonjun, per questo vorrei lasciarlo fare, ma so che così lo insospettirei, chiunque si renderebbe conto di esser finito in una situazione del genere, anche se immersi nel sonno più profondo, perciò compiaciuto gli chiedo cosa stesse facendo.

Anche se il mio tono era gentile, fa quasi un salto all'udire della mia voce. «S-scusami davvero Soobin n-non volevo. È che a volte interagisco con le persone in base a come vorrei che loro interagissero con me...» dice preoccupato.

Perplesso chiedo: «Quindi vorresti che io ti segassi?».

Yeonjun avanza verso il mio volto, mette una mano al mio collo e spinge il mio corpo alla testata del letto. Si avvicina ansimante alle mie labbra e sussurra accennando un sorriso perverso «Sì, ci puoi giurare che lo voglio, voglio vedere la tua mano venosa muoversi sulla mia erezione con intensità mentre i tuoi gemiti eccitanti accompagnano il tutto».

Il suono delle sue parole mi ipnotizza totalmente, alludo ad un sorriso malizioso e annuisco assecondando la sua proposta.

Pone le sue dita sotto al mio mento e mi trascina sopra di lui. Di fretta gli sfilo pantaloni e box e prendo la sua erezione pulsante in mano. Soddisfo ogni centimetro di essa accompagnato dai gemiti continui di Yeonjun, attratto la prendo di soppiatto in bocca sorprendendo il ragazzo, che eccitato emette un forte gemito e afferra con forza le lenzuola.

Aumento il ritmo, assaporando ogni parte del suo membro. Con le mani torturo la sua entrata eccitandolo ancor più di prima.

Yeon porta la sua mano nei miei capelli e mi invoglia ad andare più velocemente muovendo la mia testa con ritmo incalzante.
In poco tempo raggiunge l'orgasmo dentro di me, ingerisco senza esitare, e affannoso sospendo.

«Hai un sapore stupendo Junnie» dico ansimante invogliandolo ad assaporare dalla mia lingua.

La prende in bocca succhiandola e dopo poco dice «Buona però...devo ancora assaggiare te».

Velocemente prova ad abbassarmi i pantaloni ma lo interrompo dicendo:
«Junnie, ho una ragazza non posso concederti il mio corpo».

«Soobin, tu lo vuoi. Non lo fai perché ti senti limitato dalla presenza tua ragazza, ma lei qui non c'è, questo non lo sa e non lo saprà mai. Se lo vuoi, fallo e basta, so benissimo che non mi resisti, so che ti masturbi sulle mie foto e ti ho visto mentre mi spiavi in doccia. Non ami davvero la tua ragazza Soobin, tu desideri ogni parte di me, ma lo neghi credendo che così riuscirai a convincerti dell'opposto. Bel tentativo, ma miseramente fallito. Soobin: tu, sei, gay».

Di colpo mi spoglia totalmente, apre le mie gambe e con una mano al mio collo penetra interamente dentro di me.

Dà spinte incalzanti e colpisce più volte sul mio punto debole così da farmi gemere sempre più intensamente. Mi reggo alla sua maglia, e turbato dall'idea che lui c'è l'abbia ancora indosso, gliela strappo di fretta e torturo i suoi capezzoli ad ogni spinta.

Mordo il mio labbro per sfogare l'eccitazione fino a farlo sanguinare. Yeonjun si scaraventa su esso e con la sua lingua lo assapora, torturando a sua volta anche lui il mio labbro.

«T-ti prego masturbami» chiedo soffocato dal bacio e dal piacere.

Senza esitazione posiziona la sua mano sulla mia lunghezza e la soddisfa nel modo migliore che io abbia mai sentito.

Raggiungiamo l'apice insieme, lui dentro di me ed io sulla sua mano, ne approfitta per assaporarne ed esprime su di essa un complimento a dir poco eccitante, così lo incito a continuare questa scopata finché non arrivi sera...