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Lei voleva me, lei voleva me.

La presi e le feci avvolgere le gambe intorno al mio busto poi mi smaterializai in camere mia.

Con molta fretta iniziai a chiudere la porta a chiave poi presi la mia bacchetta dalla tunica e silenziai tutto.

<<Sei sicura>> <<Non me lo hai mai chiesto>>

Pov Ruby...

Mattheo era dinnanzi a me, lo volevo ed ero sicuro che lui voleva me.

Lo baciai e lo spinsi sul letto, in quel momento ero scollegata con la mente, il cuore era l'unico a parlare.

Ho bisogno di lui ho bisogno di lui ecco quello che il mio cuore mi diceva, la sensazione che stavo provando in quel momento era unica.

Salì sopra di lui e lo bacia, iniziavo a slacciarlgli la camicia, un bottone dopo l'altro, fino a provarlo di essa.

Lui fece la stessa cosa con me, un bottone dopo l'altro, in pochi minuti ci ritroviamo nudi uno sopra l'altro.

<<Ho bisogno ora di te>> sussurai all'orecchio di Theo.

Mi prese e si posizzionó sopra di me, sentivo il suo fiato caldo sul collo, le sue mani fredde sulla mia pelle mi facevano provare brividi su tutta la schiena.

Ecco di cosa era capace Mattheo, ecco di casa era capace, era capace di farmi sentire bene, sentirmi accettata.

I suoi baci lungo il mio collo, lungo la pancia, continuavo a sentire brividi che mi percorrevano le braccia, le gambe, la schiena.

Innarrcai la schiena, i nostri petti erano attaccati, senza accorgermene la sua punta era già dentro di me e la stava muovendo lentamente, poi con una spinta secca senti tutto il suo cazzo dentro di me.

Mi aggrappai alla sua schiena le mie unghie erano nella sua pelle, il suo viso era nella mia spalla per soffocare quei gemiti che rimmbommbavano nella stanza vuota.

Feci un respiro profondo per poi iniziare a spingere il mio bacino contro la sua intimità, sentivo i suoi gemiti soffocati, e lui sentiva i miei.

Eravamo una cosa unica in quel momento eravamo solo io e lui.

Pov Tom...

Erano appena finite le lezioni quando andai in sala grande a pranzare velocemente, mi accorsi che non c'era Ruby e anche Mattheo, mi aveva accennato che che avrebbe voluto conoscere quella Griffondoro, sarà in biblioteca con lei.

Mi alzai velocemente e andai a prendere una boccata d'aria, il pomeriggio avevamo volo con i Corvonero, sinceramente, con il volo è più pratico Mattheo.

Anche Ruby era abbastanza brava.

Mancava circa mezz'ora alla lezione successiva, inizia ad inoltrarmi nel corridoio che portava nel sotterraneo dove c'era il quadro della sala comune della mia casa.

Quando entra la sala era mezza vuota, c'erano degli studenti che ripassavano per la lezione del pomeriggio, c'è chi aveva trasfigurazione, chi pozioni o incantesimi.

Mi incamminai nel corridoio che portava alla camerata maschile, ma mi fermai, cambia direzione, volevo vedere se Ruby fosse in camera.

Quando entrai nella stanza le urla di Astoria e Pansy mi urtarono.

<<Ma siete sceme>> <<Pensavo mi fossi qualcun' altro>> dissero con voce scusante.

<<Cercavo Ruby, l'avete vista?>> chiesi <<L'abbiamo vista uscire dalla classe di trasfigurazione e poi più vista, vedrei che sarà già al campo di allenamento>> disse Astoria.

Le ringraziai e mi incamminai verso camera mia.

Mancava un settimana, una settimana e tutto sarà finito, ma non glie lo permetterò, non ora, non ora che mi sento bene con Ruby.

La porta era stranamente chiusa, usai un incantesimi e spalancai la porta di camera mia, la scena che i miei occhi videro fecero crollare la poca speranza che c'era.

Pov Ruby...

Mi accorsi di una presenza alle nostre spalle, vidi l'unica persona che non dovevo vedere in quel momento.

<<Tom>> dissi ricominciando a vestirmi,Mattheo sorpreso, velocemnte si vesti.

<<Tom posso spiegare>> dissi con voce colpevole, certo che non posso spiegare, la colpa era mia, il colpevole ero io.

<<Sei un bastardo!>> disse Tom iniziando a prendere a pugni il fratello.

Cercai di fermarli ma con scarsi risultati.

<<Da quanto va avanti, da quanto!>> sobbalzai per lo spavento, la sua voce era alta e risuonava nella stanza che fino a poco fa era accompagnata da i nostri gemiti.

<<Un mese circa>> disse Mattheo che aveva il labbro spaccato per il pugno del fratello <<Quando avevi intenzione di dirmi che mi tardivi con questo batardo, è quando!>> urlò rivolto a me.

Le lacrime iniziarono a scendere stavo avendo un altro attacco di panico <<Dopo tutto quello che ho fatto per te ti ritrovo abbracciata a mio fratello, dopo tutto quello che ho fatto mi hai anche tradito!>> urlò, aveva ragione ad essere arrabbiato, la colpa è mia.

<<Mi dispiace!>> dissi tra un singhiozzo e l'altro <<Non accetti che lei preferisca me a te!>> disse Mattheo ghignando.

<<Sei un bastardo;>> disse salendo sopra di lui inniziandolo a picchiare <<Sei un figlio di puttana,come osi prenderti ciò che è mio!>> disse continuando a picchiarlo a sangue metro io cercavo di fermarlo urlando.

<<Ciò che era tuo ma che ora è mio forse volevi dire!>> disse Mattheo ribaltando al situazione andando sopra Tom.

<<Basta vi prego!>> dissi con mille lacrime che mi scorrevano il viso.

<<È colpa tua, non sei stato presente in questi mesi e lei è venuta da me, ti garba questo!>> disse prendendo Tom e spingendolo sul letto violentemente.

<<Basta non risolvete niente!>> dissi respirando a fatica.

<<Meriti di morire!>> urlò Tom quando estrasse la sua bacchetta puntandola contro Mattheo, e pronunciò le parole che cambiarono radicalmente la mia vita.

<<Avada Kedavra!>>

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Giuro che non volevo essere così crudele ma c'era bisogno di cambiare la vita della protagonista, ovviamente mi farò perdonare in altri modi.

La storia non è finita, voglio mettervi una domanda in testa, che cosa deve tenere al sicuro Tom, manca meno di una settimana a che cosa?

Lo scoprirete nei prossimi capitoli, si ok mi scuso ancora ma bisognava farlo.

PER CASO Mattheo-Draco-TomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora