Capitolo 42.1: La vicina ideale

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Tornati al tavolo, mi siedo al mio posto e prendo tra le mani una penna e un foglio, con l'intenzione di iniziare a buttare giù le idee per completare questa campagna pubblicitaria per il Club di Vela, ma il pensiero e la preoccupazione per le sor...

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Tornati al tavolo, mi siedo al mio posto e prendo tra le mani una penna e un foglio, con l'intenzione di iniziare a buttare giù le idee per completare questa campagna pubblicitaria per il Club di Vela, ma il pensiero e la preoccupazione per le sorti che spettano a me e alle mie amate creme, mi rendono nervosa.
Fisso il vuoto pensando a come sarà possibile uscire fuori da questa situazione, pensando che non sarà affatto semplice risolvere il problema.
Sento appena la voce di Deren blaterare al telefono per un jingle musicale, per poi rivolgersi a Can che, al mio fianco, è intento a lavorare alla campagna.
So perfettamente che Can mi aiuterà anche questa volta, che per lui quelle creme significano molto e soprattutto adesso che è socio di questa piccola azienda, non lascerà mai che portino via le creme da noi.
Sento Deren andare via e Muzo, richiamare l'attenzione di CeyCey alle mie spalle. CeyCey con il viso pieno di crema, risponde che sta provando ad idratare la sua pelle.
«CENGIZ! COSA STAI FACENDO?! ALLAH! QUESTA CREMA CAUSA ALLERGIA! ADESSO FINIRAI PER DIVENTARE TUTTO ROSSO!» urla il mio amico di infanzia, incurante della mia già immane sofferenza.
CeyCey inizia ad agitarsi e ad urlare, non capisco molto, nonostante Muzo provi con un occhiata a richiamare la mia attenzione.
Vedo CeyCey, cercare di liberare il viso dalla crema chiedendo se il suo viso sia arrossato, mentre Muzo sghignazza divertito per uno scherzo davvero stupido.
«Non ti stai arrossando!» dice Muzo, tra una risata e l'altra, «La crema di Sanem, non causa allergie! Stavo solo scherzando» aggiunge divertito guardando la faccia spaventata di CeyCey. Povero CeyCey.. Povera me!
CeyCey, adirato per aver ricevuto uno scherzo, gli urla di smetterla e dopo aver battibeccato ancora un po', vanno via, lasciando che la quiete e la pace, torni ad invadere questo posto.
Torno a fissare il vuoto davanti a me, e penso a come sia stato semplice per CeyCey credere alle parole di Muzo sulla mia crema. Mi chiedo se Arda magari lo stia raccontando in giro, e se le persone possano davvero crederci.

«Sanem, mi sto occupando della crema, non preoccuparti! Andrà bene!» mi dice improvvisamente l'uomo meraviglioso seduto accanto a me, richiamando la mia attenzione.
Mi volto verso di lui e resto ad osservarlo. Il suo volto esprime sicurezza, protezione e attraverso quegli occhi meravigliosi, riesco a vedere la sua determinazione affinché le mie creme, siano salve anche questa volta. Affinché io, stia bene, anche questa volta.
«Lascia che Bulut trovi l'avvocato ed io andrò a parlarci» aggiunge rassicurandomi con un solo sguardo, cercando di cullarmi con le sue parole. «Cerco di non pensarci» rispondo, nonostante dai miei occhi sono più che consapevole traspaia tutta quella preoccupazione che non so come reprimere.
E mentre inizio a pensare a come distrarmi ecco che Can, punta i suoi occhi sul foglio che ha tra le mani. «Bene. Era questo che avevi in mente?» mi dice mostrandomi il suo lavoro.
Un disegno meraviglioso, la rappresentazione di un amore impossibile, divenuto realtà, tra un marinaio e una sirena, entrambi a bordo di una barca timonata da quel che è un bel marinaio, mentre la sua sirena e lì, a prua che lo osserva con occhi pieni d'amore. Meraviglioso.. semplicemente meraviglioso..
«Sapevo che tu sapessi disegnare, ma non sapevo così bene» rispondo meravigliata da ciò che vedono i miei occhi. «È un hobby» mi risponde, osservandomi con quegli occhi che sorridono. «Cosa mi dici, per quanto riguarda lo slogan?» mi chiede poi, passandomi quel disegno per farmi dare un'occhiata più da vicino.

GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora