Capitolo 42.2: Il vicino perfetto

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Tornati al tavolo, prendo posto alla mia postazione a capotavola e afferro un blocco da disegno, mentre Sanem, si siede accanto a me e inizia a scrivere su un block notes le sue idee

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Tornati al tavolo, prendo posto alla mia postazione a capotavola e afferro un blocco da disegno, mentre Sanem, si siede accanto a me e inizia a scrivere su un block notes le sue idee.
Deren è impegnata in un giro di telefonate che sembra infinito, alla ricerca di qualche azienda che sia disposta a prepararci un jingle per la pubblicità della crema.
È incredibile coma gestisca contemporaneamente, tutte le campagne in corso. Mio padre aveva visto qualcosa in lei quando si presentò in azienda, e non si era affatto sbagliato.
Con la matita, traccio linee sottili sul foglio, dando vita alla mia idea per il Club di Vela. Man mano che il disegno prende forma, calco i contorni tracciando linee più marcate e definite.
«Can, per la musica da inserire nella pubblicità, stanno chiedendo cifre troppo alte. Tu hai delle conoscenze, forse potresti chiamare tu.. Voglio dire, potresti ottenere uno sconto!» mi dice Deren disperata e speranzosa.
Accetto il compito e mi dico che dovrò pensare a chi dei miei amici chiamare, per farci aiutare, mentre Deren, con nuova gioia per aver sentito che avrei accettato l'incarico, dice a CeyCey e Muzo che una volta dfinito il loro lavoro, possono anche andare e che lei, avendo concluso tutto ciò che poteva fare per oggi, va a fare meditazione.

Muzo risponde di aver concluso il suo rapporto e chiama all'attenzione CeyCey, in piedi dinanzi al muretto, intento a far chissà cosa da ormai un ora.
«Cengiz, cosa stai facendo?» chiede Muzo, notando che il suo amico non risponde. «Mi sto idratando la pelle!» dichiara felice CeyCey, mostrando il suo volto pieno di una delle creme che le mani della meravigliosa donna seduta al mio fianco, hanno creato.
«CENGIZ! COSA STAI FACENDO?! ALLAH! QUESTA CREMA CAUSA ALLERGIA! ADESSO FINIRAI PER DIVENTARE TUTTO ROSSO!» urla Muzo allarmato, scatenando il panico di CeyCey.
«PERCHÉ NON ME L'HAI DETTO PRIMA, ALLORA?!» urla agitato CeyCey, mentre Muzo continua ad infierire guardando CeyCey ripulirsi il viso e preoccuparsi per le sue condizioni.
Sollevo gli occhi dal disegno e guardo Muzo che, divertito dallo scherzo tirato a CeyCey, attira la nostra attenzione.
Sospiro pensando che sia uno scherzo stupido e torno al mio disegno, mentre la risata di Muzo, riempie l'aria attorno al tavolo.
Dopo qualche battibecco ancora tra un CeyCey adirato per aver ricevuto uno scherzo e un Muzo che continua a ridere del espressione del suo amico, li sento andar via e man mano che si allontanano, la sensazione di pace e quiete, torna intorno al tavolo.

Rimasti soli, alzo lo sguardo verso Sanem che, in tutto quel casino, non ha proferito alcuna parola, e conoscendola, non avrebbe perso occasione per arrabbiarsi con Muzo, per aver fatto uno scherzo cosi stupido a CeyCey.
La vedo fissare il vuoto davanti a se, avvolta in un espressione triste e vuota in cui nei suoi occhi, si leggono chiaramente i suoi pensieri. Hai paura per la crema, vero amore mio? Ci sono io qui..
«Sanem, mi sto occupando della crema, non preoccuparti! Andrà bene!» le dico, risvegliandola dal suo torpore fatto di preoccupazione.
Mi guarda con quel viso triste e cerco di rassicurarla dicendole di lasciare che Bulut trovi l'avvocato di Arda e che provvederò personalmente a parlarci, cercando di risolvere tutto quanto.
«Cerco di non pensarci» mi risponde, nonostante dai suoi occhi traspaia ancora preoccupazione.
Decido di distoglierla da quei brutti pensieri e dopo aver tracciato le ultime linee sul foglio davanti a me, do un ultimo sguardo al mio disegno.
«Bene. Era questo che avevi in mente?» le dico, alzando il disegno e mostrandoglielo.

GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora