Her pov
Nei giorni a venire io e Noah sembravamo essere più legati.
Quella sera dopo quel bacio, tornammo all'interno dell'edificio, ad averci chiamato erano le amiche di Noah, Lydia e Trixie, che chiedevano dove fossimo e Lydia aveva bisogno di un passaggio a casa.
Sperava che l'accompagnasse Noah con la sua auto, ma non è andata come credeva.
Intanto il tempo era passato, ci trovavamo a dicembre, con precisione il 19 dicembre 2019, giorno prima della mia partenza per l'Italia.
Torno a casa, penso. Sarà solo per due settimane, sarà solo per passare il Natale con la mia famiglia, i miei amici e tutto ciò che ha fatto parte della mia vita per quattordici anni.
"torna presto, mi raccomando" mi raccomanda Sam
A differenza mia lei non può tornare, Ho scoperto da poco che abita da sola qui. A sedici anni abita da sola in un posto molto lontano da quella che sarebbe della sua vera casa, cos.In realtà qualche volta anche a me è venuto in mente di scappare di casa. A tutti sarà venuta quest'idea, ma non molti l'hanno messa in pratica, a quanto pare lei si però. Ma non so il perché, non me ne ha mai parlato.
Noah non si è fatto sentire oggi, strano.
Mi domando cosa stia facendo. Dopo andrò a fare un giro per salutare la città, poi tornerò cenerò e domani mattina avrò l'aereo per tornare."Hai preparato le valige?"
"si zia, ho letteralmente finito l'altro ieri"
"lo so, ma non vorrei che tu dimenticassi i regali e tutto"
"tranquilla ho tutto sotto controllo" dissi rivelando un sorriso che fece sorridere anche leiQuesto posto mi sta cambiando, zia mi sta cambiando, sono molto più legata a lei.
Noah mi sta cambiando."vado a fare un giro d'accordo?"
"va bene, non tornare tardi"
Ah il coprifuoco. D'accordo zia.Esco di casa e sono sulla via normale. Sento delle ruote toccare l'asfalto e lì mi rendo conto di chi sia.
"ciao bella"
"è da quando tu saluti in questo modo?"
Sam che parla così? eh"a che ora hai l'aereo domani?"
"alle otto e mezza"
"sera o mattina"
"mattina"
"ah povera"
"già""bene, allora mi sa che devo dartelo adesso" dice
"cosa?"
"avevi impegni oppure ti va di seguirmi nella mia dimora?"
"hai fatto nascere in me della curiosità dunque"Così ci incamminammo, o meglio io a piedi, lei che andava lentissima sullo skate per starmi al passo.
"ma lo devi portare sempre con te?"
"se iniziamo così ho paura che non ti piacerà quel che ho in mente"
"non sto capendo"Arrivammo sulla soglia di casa di Sam.
Prese il mazzetto di chiavi da sotto al tappeto ed entrammo in casa.
"fame?"
"na-"
"prova queste"
"che sono?"
"focaccine alla nutella senza glutine, li ho preparati sta mattina""voi celiaci vi inventate di tutto"
"spoiler ho seguito una ricetta perché non sono capace"
"ah AMAZING"
"ah ti adoro quando mischi l'italiano all'inglese"Poi andammo in camera sua
"ORA" urla
"cosa"
"questo è per te"
"cos'è?"Era una scatolina.
La apro.
"una collana con lo skateboard?"
"sono due e si collegano"
"C-S"
"sono le nostre iniziali"
"ma che cute"
"pensavo sarebbe stato carino"
"Aww, Sa-"
un telefono che squillaMa nei momenti più belli ci deve sempre essere un telefono a rompere?
"Tempo del parco" esclama
"cos?" io che non capiscoMi abbraccia
"andiamo al parco suuu"
"ma a fare?"
"così dai"
"va bene Sam già sapevo che eri strana"Facciamo la nostra via verso il parco
(dimmi che sei bilingue senza dirmi che sei bilingue, WE MAKE OUR WAY TO THE PARK, in italiano è uscito quello ma si, ditemi che avete capito non fatemi sembrare idiot)"ALTALENA"
"se non urli ti sento lo stesso"
"scusa luv"Iniziamo a stare sull'altalena e questa cosa mi ricorda una certa serata.
"hey non è che potresti andare al distributore?" chiede
"quale?"
"quello lì"
"ma dai troppo cammino"
"ma no che saranno meno di tre metri dai"
"no"
"per favore" mi fa gli occhi dolci
"e va bene"
"GRAZIE"Vado verso il distributore e stranamente in questo lato del parco non c'erano tante persone. Sentivo però una canzone, non la conosco ed è in inglese, meh grazie vita.
Poi sento una mano sulla spalla. Faceva un po' freddo ed io non ero del tutto coperta, dunque era come se fosse gelata, ma quella mano, a quel tocco, l'ho sentita caldissima.
Poi ho sentito le mie guance diventare calde, quando ho capito chi in realtà mi avesse toccata.
"in realtà saresti dovuta venire dietro al parco, ma poi avresti avuto troppi sospetti"
"mi stai dicendo che Sam mi ha fatta venire qua per questo?"
"si e l'altalena era perché c'erano dei fan che mi hanno fermato"
"ah capisco"Aprii le sue braccia incontrandomi a tuffarmici dentro. Non sono una grande fan degli abbracci, ma volevo davvero farlo.
"torna presto eh" mi sussurrò all'orecchio
poi sentii le sue labbra posarsi sulle mie e stamparci un bacio a stampo.Le sto sentendo di nuovo, quelle cose che girano nel tuo stomaco, di cui tanto parlano in quelle fiabe, cosa sono? per caso farfalle?
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everything started like this | Noah Schnapp
FanfictionCoah. Immagina essere una semplice teenager italiana. Vivi la tua vita, hai i tuoi amici, stai bene, sei felice, ma i tuoi pensano che tu non sia abbastanza e vorrebbero che tu imparassi qualcosa, così ti fanno andare a vivere dall'altra parte del m...