Mi alzai dal letto sentendo il fastidioso rumore della sveglia,presi velocemente il mio zaino preparato la sera prima e mi incamminai verso l'incrocio,ma quella volta dove mi aspettavo di vedere il rosso esso era rimpiazzato dal silenzio,un silenzio orribile.
Non mi feci tante paranoie pensando che il ragazzo fosse semplicemente malato, così mi incamminai verso l'enorme edificio bianco dove al ingresso trovai Giorgio che mi aspettava.
Entrammo insieme,dato che il castano non poteva fare la strada insieme ad Alex dato che aveva già finito il liceo.Ci dirigemmo verso la classe, davanti a me dove di solito il rosso si sedeva il banco era vuoto.
La giornata passò normalmente,la solita noia,tornai a casa insieme a Giorgio per poi distendermi sul letto ed accendere il mio telefono,andai sul contatto di Nicola e decisi di scrivergli chiedendogli se stesse male,ma appena inviai il messaggio al ragazzo non arrivò, l'immagine profilo del rosso dove prima c'eravamo io e lui ora era grigia chiaro con un omino.
Provai a chiamarlo più di una volta ma il ragazzo non rispose al telefono,avevo una bruttissima sensazione..
Uscii di casa mettendomi velocemente le scarpe per poi correre verso casa di Nicola,arrivai con il respiro affannato appoggiandomi alla porta,suonai il campanello,ma nessuno rispose,notai poi il telefono del ragazzo a terra con lo schermo completamente rotto,mi impanicai,quando notai che la macchina del rosso non c'era.
Cercai di tranquillizzarmi pensando che il ragazzo fosse uscito da qualche parte così tornai a casa con un sacco di pensieri negativi in testa..
Anche il mattino dopo mi alzai senza neanche fare colazione per andare a vedere al incrocio la faccia del rosso,ma anche quel giorno il ragazzo non c'era.
Un giorno
Due giorni
Tre giorni
Quattro giorni
Una settimana
Due settimane
Un mese..Un fottuto mese,nessuno sapeva che fine avesse fatto il ragazzo.
Mi alzai dal letto con le lacrime agli occhi che stavano iniziando già a rifare le mie guance fredde
Uscii di casa andando verso il solito incrocio dove mi ero sempre illuso che il rosso sarebbe stato,un'altra volta.niente.nessun Nicola.Nessun Rosso.Solo il rumore delle gocce di pioggia che cadevano sul terreno mischiate ai miei singhiozzi.solo io.da solo di nuovo.
Andai a scuola senza nessuna voglia, entrai in classe tenendo lo sguardo fisso sul banco del rosso,mentre disegnavo un ragazzo dai capelli neri con occhi color ghiaccio delle piccole gemme cristalline cadevano sul mio viso bagnandomi le guance,suonò la campanella e tutti si alzarono, ovviamente tutti tranne il sottoscritto.
Una mano prese il mio disegno strappandolo davanti ai miei occhi ancora lucidi.
Guardai in alto impaurito vedendo un ragazzo ridere amaramente,mi sollevò per la maglietta portandomi fuori dalla classe per poi sbattermi contro un armadietto,ero a terra con le gambe al petto mentre un rivolo di sangue usciva dal mio naso.
Il ragazzo mi sferrò un pugno nello stomaco che mi fece quasi sputare sangue,quando però fece per darmene un altro vidi una mano di carnagione un po'più scura della mia bloccare il pugno del ragazzo, guardavo in basso, l'unica cosa che riuscivo a vedere era l'ombra dei due ragazzi,il primo diede uno schiaffo all'altro per poi farlo andare via con la coda tra le gambe.
Continuai a guardare il pavimento mentre il sangue mi macchiava la camicia,tremavo dalla paura,quando sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla,aprii leggermente gli occhi per poi vedere la sagoma di un ragazzo accovacciato,scattai indietro dalla paura mettendomi le mani sulla faccia
"Piccoletto sono Michele l'amico di Nicola"
Alzai lo sguardo vedendo il moro davanti a me,mi tranquillizzai leggermente, il ragazzo mi prese in collo per poi portarmi in bagno dove mi pulì la faccia dal sangue.
Avrei sperato che al posto delle braccia del ragazzo simili a quelle di Nicola ci fossero state realmente le sue.
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𝐌𝐚𝐲𝐛𝐞 𝐢𝐭'𝐬 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐟𝐮𝐜𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐬𝐦𝐢𝐥𝐞?(Strecico.)
FanficNon sapere cos'è la felicità è orribile,ed il rosso lo sapeva,lui ora aveva trovato il motivo della SUA felicità ed ora morirebbe per non perderla. •Forse il motivo della sua felicità era quel fottuto sorriso?• Due ragazzi che pensano che i loro se...