Momento giù ♟

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Più passa il tempo più le cicatrici bruciano facendo riaprire troppe ferite..mi sento come una pedina per giocare a scacchi in ceramica,una regina degli scacchi in mano ad una famiglia con figli.. "Mi raccomando piccolo non toccare le pedine che si rompono"...un pochino come dire ad un pesce di vivere fuori dall'acqua..non appena l'adulto distoglie lo sguardo finisco nelle mani del marmocchio che per sbaglio mi fa cadere verso il vuoto..un vuoto senza fondo. Non posso farmi male perché relativamente sotto di me c'e il nulla, buio o luce che sia non ho un posto dove atterrare e non riesco a spiccare il volo, le mie ali sono spezzate ...una sensazione come sulle montagne russe..la salita, l'ansia quando si è in cima e si vede il sotto e poi la sensazione di vuoto che ti invade l'intero stomaco.. il cuore che salta in gola con battiti sempre più folli e pensi "è la fine" ma la fine non sarà mai. Piangi, urli, ti disperi e ogni parte di te cerca di salvarti da te stesso.. come dice il detto chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ed è così, un temporale di emozioni in cui ogni fulmine è una richiesta di aiuto..ma tu di che passa..così magari passa e finalmente il bimbo ti riprende tra le mani mettendoti al tuo posto sulla scacchiera..come se nulla fosse successo..

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