Veronica
Notizia bomba. Mia madre ha parlato con questo famoso David, il suo capo di lavoro, ricordate? Mi ha appena dato la notizia forse più bella che potessi ricevere.
David ha deciso di farmi fare un provino per una serie tv che dovrebbe uscire il prossimo anno su Netflix. Mi sembra ancora un sogno sinceramente, anche se non è ancora deciso che sarò io la prescelta. Ma comunque fare già solo un provino, per me è una grande soddisfazione.
Saluto mia mamma e mi dirigo a scuola dove come ogni mattina ormai mi aspetta al solito banco Maddison. Ci salutiamo dandoci un pugnetto quando la lezione inizia.
«Cazzo forse non mi sento ancora del tutto sobria» Maddison si odora i lunghi capelli. «Non ho nemmeno fatto una doccia, che schifo. Puzzo di alcol» Ridacchio e ci dirigiamo verso la palestra.
Per fortuna stavolta la lezione di ginnastica sarà in palestra—un luogo al chiuso— questo vale a dire che non dovrò congelarmi.
«Buongiorno ragazze! Il sole oggi splende più del solito non trovate?» Ed ecco Jessie. Non capisco ancora come faccia ad essere così solare di prima mattina. Io vorrei solo dormire.
«Jessie cazzo rilassati» La spinge via Maddison e Jessie scoppia a ridere.«Buongiorno addormentata, dormito bene?»
Sobbalzo ritrovandomi Ethan davanti.
«Oh buongiorno, che ci fai tu qui?» Sorrido confusa e non so perché ma i miei occhi si postano dalle sue scarpe fino al suo viso.
È molto figo vestito in tuta.«Ehm, lezione di ginnastica anch'io forse?» Ridacchia. «Oh giusto, è quello che volevo dire anch'io» Ridacchio nervosamente.
La porta emette un rumore e l'intera classe compresa me ci giriamo verso essa.Ovviamente i primi ad entrare sono loro tre.
Quel gruppo. Riconosco subito Hunter, seguito da Cameron e per finire, eccolo lì, Edward.
«Anche loro fanno lezione con noi?»
Cerco di essere il meno irritata possibile.«Credo che debbano fare lezione anche loro. Beh, quindi dovremmo condividere la palestra con loro. Ma non fartene un problema tranquilla, mio fratello non ti darà fastidio»
—Penso che Edward sia un'anno più grande di noi e per questo frequenta classi diverse. Quindi Ethan è un'anno più piccolo, proprio come me—.
Edward mi passa vicino e mi fa un cenno con la testa per salutarmi.
Da quando mi saluta?
Rimango quasi imbambolata nell'osservarlo. Sembra muoversi a rallentatore mentre cammina. La tuta da basket le dona proprio ad essere sincera.
«Bene. Buongiorno ragazzi, spero che stanotte vi siate riposati abbastanza perché oggi faremo un paio di esercizi per poi concludere la lezione con una bella partita di pallavolo tutti insieme» Ci spiega la signora Perez.
«Ma non possono farla solo loro? Noi vorremmo fare una partita di Basket. Possiamo dividere il campo» Alza la mano lamentandosi un ragazzo. È Cameron. Edward le da una gomitata dicendole di stare zitto.
«Mi dispiace ma la sua richiesta non può essere accettata. Farete come dico io. Forza a lavoro ora!!» Sobbalzo quando suona il fischietto. Odio quel rumore. Come odio il rumore della campanella ogni mattina.
«Forza Smith alza quelle braccia!!» Mi riprende Perez e io tiro gli occhi al cielo. Sono stanca di fare questi esercizi ogni giorno.
«Che scansafatiche, non ti credevo così sai?»
Sposto lentamente lo sguardo pronta a fulminare chiunque sia stato a dire quella frase.Edward fa un sorrisetto compiaciuto per poi sdraiarsi sul tappetino. Lo imito facendo l'esercizio. «Ma che cazzo..» Lo sento dire.
Incuriosita lo guardo e vedo il piede di Hunter sulla sua faccia. Mi viene quasi da ridere.
«Ma che cazzo, Hunter togli quel piede!»«Cazzone sei tu che ti appiccichi a me eh»
Vedo Edward sbruffare e ridacchio. Forse un po' troppo forte. Edward prende il tappetino e si mette più vicino a me probabilmente per allontanarsi dall'amico.Torno ad ignorarlo cercando di non sbagliare a fare nulla. Non posso permettermi altre figure di merda oggi.
«Va bene così. Ora gruppi da due»
Il cuore perde alcuni battiti.«Voi due, fate l'esercizio insieme»
Ecco ti pareva che la sfiga non mi colpiva di nuovo per la cinquantesima volta?!
«Chi li fa per prima?» Domando infastidita imitandolo come è suo solito fare, riferendomi all'esercizio. «Falli tu. Sono proprio curioso di vedere come li fai "scansafatiche"»
Faccio una faccia infastidita.Edward poggia le sue mani sulle mie ginocchia in modo da tenermi le gambe ferme.
Un brivido mi percorre la schiena.
Inizio a fare il mio esercizio di addominali.
Lo stronzo cerca di trattenersi dal ridere. Dio santo sono così ridicola in questo momento?!
«Se pensi che siano addominali questi, beh, a me sembra più che tu stia prendendo il sole»
«Ah ah, spiritoso, falli tu allora»
«Ti accontento subito»Il ragazzo fa il suo esercizio ed io lo osservo forse un po' troppo.
«Forse hai un po' di bava qui...» Poco dopo la sua mano è affianco la mia bocca e fa per pulirmi la bava. Mi sposto subito dopo arrossendo. Un sorrisetto si forma sul suo viso oramai soddisfatto.
«Cazzo Veronica vuoi prendere quella palla?!»
Urla un ragazzo della mia classe.
Lo guardo male. Guardo male la palla ogni volta che viene nella mia direzione. Non ho proprio voglia di fare questo gioco.Ecco che arriva il karma
La palla mi arriva direttamente in testa.
Tutti scoppiano a ridere e non sapendo che fare li imito. Mi sento toccare i fianchi e sobbalzo.
«Bella addormentata, hai intenzione di svegliarti o no?» Mi sussurra all'orecchio Edward. Spero di non essere un pomodoro.
«Forza, tieni la palla così, in questa direzione»
«E infine fai così, pensa come se volessi tirare uno schiaffo a qualcuno, in questo modo» Seguo i suoi movimenti mentre mi aiuta a spostare le braccia.
Boom
Riesco a fare un lancio come si deve.
«Va bene comunque se ho immaginato di tirare lo schiaffo a te?»
ma che cazzo ho detto?
«Beh sono onorato di questa cosa. Questo vuol dire che sono nei tuoi pensieri allora»
E in pochi secondi mi fa l'occhiolino tornandosene dai suoi amici.
♡
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Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾
Dla nastolatkówVeronica è una ragazza che non ha mai avuto una vita semplice. Per via di sua madre e del suo lavoro si è ritrovata a dover cambiare quasi ogni anno il college, arrendendosi ormai nel trovare amicizie e un amore che le potesse stravolgere quella sua...