Capitolo 46: Sereno

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~Midoriya POV~

Accarezzo soprappensiero le calde mani dell'Alpha, saldamente aggrappate alla mia pelle; mi sfiora il ventre nudo con la punta delle dita.

Fisso i luminosi raggi di sole fare capolino dall'esterno, constatando l'orario probabilmente tardo della mattinata.

Il biondo continua a tenermi stretto a se nel suo letto, facendo aderire il petto alla mia schiena; posso chiaramente percepire il suo respiro bollente sulla nuca e a giudicare dal ritmo di quest'ultimo, non credo di essere l'unico sveglio.

Intreccio le dita alle sue, sfiorandogli il dorso della mano con il pollice.

<Kacchan? Credo si stia facendo tardi.>

Quello inizia a ringhiare, raggomitolandosi ancora di più su se stesso e schiacciandomi parzialmente con il suo peso per evitare che possa alzarmi.

<Tanto non hai nulla da fare.> mugugna con voce roca, premendo il mento sulla mia spalla.

<E questo chi te lo ha detto? Non sono uno scansafatiche come qualcuno.> comincio a ridere nel momento in cui mi viene lasciata una serie di piccoli morsetti sul collo.

<Ah?! Non avrai mica intenzione di scappare, eh nerd?> ringhia con un ghigno a curvargli le labbra, alzando in fretta il busto per andare a sedersi sulla mia vita.

Provo a fare resistenza quando vuole tenermi fermo afferrandomi per entrambi i polsi, cercando di leccarmi il palmo della mano.

<Ehy, no! Fe- fermo... mi fai il solletico!>

Continua qualche minuto con questi piccoli dispetti, se prima non era del tutto sveglio ora lo è sicuramente.

Alla fine decide smettere con quelle torture solo per sovrastarmi completamente con il suo corpo; distende il collo sul mio addome, leggermente sopra l'ombelico, scrutandomi attentamente con quelle due sfere fiammeggianti.

Gli pettino le ciocche bionde, più scombinate del solito a causa del sonno; sembra impossibile metterle a posto.

<Non voglio andare con quei coglioni.> borbotta, strofinando le labbra sulla mia pelle.

<Eh? Ma quel povero drago ha bisogno del vostro aiuto... potrei realizzare un qualche tipo di intruglio, se solo trovassi le erbe necessarie.>

<È da cretini andare nel bosco da soli.>

<Senti chi parl- Ahi!> caccio un urlo quando mi morde un fianco.

<Kacchan!>

Quello comincia a ridere, alzandosi per andare a posare la sua fronte sulla mia; gli prendo il viso tra le mani, lasciandogli un leggero bacio sulla punta del naso.

<Ci vuole ben altro per abbattere uno di quei lucertoloni. Pensi troppo.>

<Ma- comunque, non vedo perché evitare di aiutarlo.>

Il biondo emette un ringhio irritato, sollevandosi e tirandosi le ciocche chiare all'indietro; scende dal nostro giaciglio, andando verso il catino riempito d'acqua pulita per sciacquarsi il volto.

Mi avvicino a lui con delle piccole fusa nel mentre che lo vedo asciugarsi con un panno asciutto.

<Sicuro di non voler stare in mia compagnia, Omega?> sogghigna, prendendo dell'acqua tra le mani a coppa, gettandomela poi addosso.

Mi volto di scatto, rabbrividendo nel sentire le minuscole goccioline fredde scendermi lungo tutta la schiena.

<Ah! Non dopo questa!> alzo la voce, andando a raccattare degli abiti puliti da indossare.

Finisco di infilarmi gli scarponi, ignorando le eventuali occhiate dell'Alpha, che controvoglia si prepara pure lui.

Quando noto un ammasso di pelo intrufolarsi nella capanna, lo accolgo a braccia aperte; quello alza il muso, lasciandosi fare i grattini su tutto il collo.

<Manda fuori il cagnaccio, riempirà tutto del suo stupido pelo.> il biondo ringhia appena verso l'animale, finendo di tirarsi su i calzoni.

Non mi preoccupo di ascoltarlo, invitando il grosso lupo sulla branda al mio fianco; quello, anche se visibilmente titubante prova a salire, ma prima che possa riuscirci viene presto allontanato dalla presenza dell'Alpha che lo scansa con un semplicissimo gesto.

<Ascoltami! Non lo voglio più vedere qua dentro.> si lamenta, usando una sola mano per andare a stringermi le gote.

<Sei troppo severo...> mugugno, massaggiandomi la mandibola.

<Si, e prima che te ne accorga dormirà nel nostro letto.> sbuffa piuttosto annoiato, prendendo con se il suo mantello.

Non starà mica... tentando di proteggere il suo territorio? Soffoco a malapena una risata, finendo solo col tossicchiare un po'.

Meglio non farglielo notare però.

<Lo vuoi questo?> chiede, porgendomi la stoffa color sangue.

Ci penso un paio di istanti, muovendomi poi a scuotere la testa in dissenso.

<Tienilo tu. Ha perso il tuo odore.>

<Mm?> se lo mette indosso tranquillo, affondando il naso nel tessuto.

<Certo che si! Adesso sa di te.>

Gli rivolgo un ampio sorriso, infilando la lingua tra i denti; balzo in piedi, avviandomi per uscire dalla capanna.

<Oi.> lo sento ringhiare nel mio orecchio, cingendomi da dietro; posa le labbra sul retro del mio collo, facendomi scorrere un brivido lungo tutta la schiena una volta sfiorata la zona del marchio.

<Kacchan...> lo richiamo, raggiungendo la sua chioma color grano.

<Non andare in giro tutto da solo, portati dietro anche solo quel cane troppo cresciuto, basta che non combini cazzate. Ritorna al villaggio per mangiare.>

<Hai paura di sentirti solo?> ridacchio, venendo rilasciato.

<Ma non avevi qualcosa di importante da fare nerd? Levati dalle scatole!> sbotta ad un tratto, precedendomi nell'uscire all'esterno.

Ma che gli prende adesso?

Kacchan!



~~~ANGOLO ME~~~

È un capitolo corto e non succede nulla, ma ecco qua.

Ora ho sonno, al prossimo capitolo!

Spero presto hehe. Ciauuu🧡

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora