IL GRANDE MAZINGA CONTRO JETTA ROBOT

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YOKOHAMA

IL TRADITORE

I velivoli della squadra Jetta giunsero nel cuore di Yokohama, attirati dalla scia di fumo rilasciata dai reattori dello scrander del robot costruito da Kenzo Kabuto.
Uscita da un banco di nebbia oscura, la possente figura umanoide, assoluta padrona dei cieli della città ormai deserta, volteggiando nell'aria, si mostrò, fissando in silenzio gli ospiti inattesi.

Ponendosi dinanzi al Grande Mazinga, ora considerato una minaccia pubblica, i piloti dei caccia Jetta, nell'insicurezza della circostanza, si misero in comunicazione con il dottor Saotome per ricevere eventuali direttive.

Il caposquadra Ryoma Nagare, ai comandi del Jetta1, aprì il canale radio con la base.

"Dottore, siamo in posizione, attendiamo istruzioni"

"Ryo, prendete tempo, provate a farlo ragionare, nei limiti del possibile"

"Ricevuto professore, faremo un tentativo"

Ryo, seguendo le disposizioni del dottor Saotome attraverso l'altoparlante posto nella cabina del Jetta1, avviò  la comunicazione radio con il pilota sito ai comandi del Brian Condor, cercando una risoluzione diplomatica nell'intento di evitare il conflitto o meglio di scongiurare quello che sarebbe stato l'inizio di una guerra civile tra superobot.

"Sei Tetsuya Tsurugi?"

"Certo, chi altri dovrei essere?"

"Perchè hai attaccato il Centro
Congressi?

"Perchè Yumi aveva perso la testa, appoggiava il Governo, si credeva superparte, non volevo ucciderlo, solo spaventarlo. È stato un incidente!"

"Sarai processato, consegnaci il Grande Mazinga!"

"Questo mai!"
"Vieni a prenderlo... se ci riesci!"

" ...per l'ultima volta... arrenditi!"

La via del dialogo era fallita;
il Grande Mazinga passò alle vie di fatto e disponendosi in posizione d'attacco distese interamente il braccio destro verso i caccia Jetta, pronto a fare fuoco.

"Questa è la mia risposta Jetta Robot, pugno atomico rotante!"

Dal braccio teso del robot, all'altezza del gomito, l'avambraccio e il pugno contornati da punte d'acciaio fuoriuscite dal rivestimento metallico iniziarono vorticosamente a roteare fino a quando non vennero espulsi e partirono in direzione dei caccia jetta.

I tre velivoli effettuarono una brusca virata e aprendosi a ventaglio evitarono il maglio acuminato del Grande Mazinga dopodichè si assestarono in posizione di trasformazione mentre il pugno si riagganciò alle giunture dell'arto del robot nemico.

"Hajato, Benkej, non abbiamo alternative, prepararsi allo scontro!"
Ordinò il pilota del jetta1.

"Ricevuto, Ryo"
Risposero in coro gli altri due piloti.

"Cambio in Jetta Dragon"
Comandò il capo squadra Ryoma.

I caccia si allinearono in volo e mutarono la loro forma: il Jetta 1 diventò un qualcosa simile a una testa, il Jetta 2 busto e braccia mentre il Jetta 3 bacino e gambe.
Quando le tre parti si intersecarono tra loro la trasformazione venne completata.
La manovra diede vita a un umanoide metallico di colore prevalentemente rosso, il possente robot Jetta Dragon. Alto, più del Grande Mazinga, il Dragon aveva una testa piena di creste aguzze simili a lastre rocciose, un foro azzurro in mezzo alla fronte, fonte dei raggi Jetta, due occhi gialli e uno sguardo serioso.
Il colosso meccanico presentava due coprispalle rosse con una punta ferrosa al centro, un torace pronunciato e due lame taglienti a forma di mezzaluna posizionate nella parte posteriore degli avambracci.
All'altezza della bocca, blindata da un vetro di colore blu, Ryo comandava la parte superiore del robot mentre Hajato e Benkej supportavano il jetta1, controllando rispettivamente la parte centrale e la parte inferiore del Dragon.

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