Guardiamo il re Leone

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"L'incubo cominciava così: mi trovavo nella sala ricevimenti del castello. Era addobbata a festa, come per un matrimonio. Mi guardai intorno: vidi Fuoki e Thomas vestiti eleganti. Lei indossava un vestito verde con una profonda scollatura sulla schiena. Lui uno smoking nero.

Mi guardai in giro in cerca di Korall e mi accorsi che anch'io indossavo uno smoking, solo blu. - K? - la chiamai cercandola nella folla. Doveva essere un evento importante, perché anche il re e la regina erano presenti. - K, dove sei?

Suonarono le conchiglie. Mi voltai verso le scale e fu allora che la vidi; mi si mozzò il fiato: era bellissima. Indossava un vestito da sposa, bianco come tradizione, che le fasciava il seno e i fianchi a meraviglia. Sorrideva radiosa, ma con un dolorosa fitta al cuore, non sorrideva a me.

Guardava una persona senza volto, vestito da sposo, che la teneva per mano mentre scendevano le scale. Lo guardava con gli occhi che brillavano, come io guardavo lei. Sentii le lacrime bagnarmi gli occhi, mentre il cuore mi esplodeva dal dolore: si era appena sposata.

Passò lo sguardo dalla mia parte ma il suo sguardo mi trapassò come se non esistessi. Altra pugnalata. Il mio cuore andò letteralmente a fuoco. Mi feci spazio a gomitate per andarmene, ma le persone mi bloccarono. Scoglidya, la mamma di Korall, mi comparve vicino e mi guardò con disprezzo e superiorità.

- Il figlio di una domestica non può stare con una principessa - mi ricordò velenosa, con un sorriso trionfante. Korall e suo marito si baciarono e il mio cuore sembrò andare di nuovo a fuoco. Era come se mille lame mi stessero trafiggendo il petto. - Puoi amarla quanto vuoi, ma non sarai mai degno di lei. Lei ha bisogno di un principe al suo fianco, che sappia gestire un regno, che sia bello, ricco e importante... ciò che tu non sarai mai. Non potrai mai baciarla, toccarla, stare con lei... perché non ne sei degno.

Le sue parole mi ferirono così tanto, che oltre al dolore si risvegliò anche la rabbia. Ero più che consapevole di non poter mai essere più di un amico per lei, che quello che desideravo di più al mondo non si sarebbe mai e poi mai realizzato. Me ne stavo facendo una ragione, ma quello che non potevo proprio tollerare era che mi si parlasse con quel tono di superiorità.

Le avrei risposto per le rime, ma la scena cambiò. Ora mi trovavo in una stanza buia, sulla Terra. Era notte. Da una piccola finestra entrava la luce della luna, abbastanza luminosa da illuminare una figura stesa scompostamente sul pavimento. Quando i miei occhi si abituarono al buio, riconobbi i capelli rosa corallo e la pelle verde della persona accasciata a terra.

Il mio cuore sprofondò. Mi precipitai da lei, il cuore che sembrava volesse andare in autocombustione. - K! - mi inginocchiai accanto a lei e la girai a pancia in sù, posandole la testa sulle mie gambe. - No, no, non può essere! - Aveva una ferita sanguinante sulla testa e la sua maglietta era intrisa di sangue sull'addome.

La sgrullai, il cuore in gola. Mi sentivo mancare l'aria. No, non era possibile. Doveva essere un'illusione. Non poteva essere morta, doveva essere per forza un sogno. - K, svegliati! - le diedi degli schiaffetti in faccia per svegliarla, ma non si muoveva. Non respirava era... morta."

Fui svegliato da qualcuno che mi sgrullava. Le mani su di me erano delicate, come se non volesse disturbarmi troppo. Riconobbi subito quel tocco delicato: Korall. - Mic - mi stava chiamando con la sua voce dolce e armoniosa. Aprii gli occhi di scatto e me la ritrovai davanti. Mi sorrise. - Sveglia, é ora della colazione. - la sua espressione si fece preoccupata. - Stavi facendo un incubo?

Mi passai una mano nei capelli e sospirai. Il cuore mi batteva ancora a mille dalla paura, ma era lì davanti a me, stava bene, dovevo solo tranquillizzarmi. - Sì, ma non ho voglia di parlarne - ammisi senza riuscire a impedire alla mia voce d'incrinarsi. Abbassai lo sguardo e mi asciugai gli occhi, ancora bagnati. Sentivo il cuore fare male per la scena che avevo visto, quella del matrimonio.

Fuoky e Korall: Missione TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora