Sesto giorno (sera)...
Carlotta
Sono esattamente le 20:00 quando rientriamo in camera. E non perché la festa giù fosse giunta al termine ma perché io e Andrea avevamo bisogno di un pò di spazio solo per noi.
Siamo stati placcati tutto il giorno da ogni genere di domande ma, se da un lato Andrea ha saputo sbrigarsela bene, lo stesso non è successo a me.
Vorrei essere come lui. Strafottente e pungente. E invece mi son trovata ad arrancare scuse banali per poter sviare le domande di Lilya troppo... spinte.
"Per usare un eufemismo."
Ormai la conosciamo bene. Non ha filtri, e l'adoro per questo.
"Ma non è stata totalmente colpa sua e delle sue domande... ammettilo!"
È così. Fosse stato solo per quelle maledette domande, non avrei esitato né balbettato.Ho fatto la vaga, è vero, ma Andrea mi ha fatto sudare parecchio visto che non mi dava tregua con i suoi occhi penetranti. È stato agonizzante averlo vicino e non potergli saltare addosso.
"Come un polpo."... e adesso non vedo l'ora di entrare in quella dannata camera e fagliela pagare cara.
Pertanto, nel momento in cui ci addentriamo all'interno del suo vano, mi preparo a mettere in moto il mio piano d'azione, ma fallisco miseramente. In un colpo secco, Andrea mi getta sul letto, ritrovandomi sotto di lui, con la schiena premuta contro il materasso.
I suoi splendenti occhi luminosi mi scrutano come se aspettassero un consenso muto per poter proseguire.
"Come se avessimo la forza necessaria per rifiutarlo. Forse gli manca qualche venerdì!"
Sollevo gli occhi al cielo, alle parole di Dory, ma non posso darle tutti i torti: non ho alcuna intenzione di fare marcia indietro;
"Non abbiamo aspetto altro fino a oggi..."
Esatto, e sono pronta a dimostrarglielo. Sollevo, dunque, la testa, avvicinandomi al suo viso e unisco le mie labbra alle sue.
Il bacio è ardente; un sobillato segnale che lo incita a proseguire. Tra gli ansimi e altri baci rubati, lo sfido: << Fammi vedere di cosa sei capace, Romeo.>>
Vedo immediatamente la sua espressione mutare. Lo sguardo trasuda aria di sfida e le fossette - che si intravedono tra la barba accennata e perfettamente curata - assumono un aspetto più marcato, derivato dal sorriso furbo che gli si disegna sulle labbra sottili e ineguagliabili: << Oh, Rosellina, non hai la minima idea di ciò che ti aspetta>>, bisbiglia tra un bacio e l'altro, prima di allontanare il viso, quanto basta, per osservarmi con quello sguardo astuto - lo stesso che imparato ad amare e sedurre.
<< Adesso, Rosellina, ti anticiperò tutto quello che ho sempre avuto intenzione di farti e tu ti bagnerai, solo con le mie semplici parole. Inizierai a prepararti per me... e per lui>>, dice toccando la sua enorme erezione, nascosta dal sottile tessuto della tuta."Ragazza, sii audace e tocca quell'abbondanza."
Non ci penso due volte. Sfioro il suo addome, scendendo verso il suo frutto proibito, pronta a tastarlo con la mia mano ma, prima ancora di arrivare sotto l'ombelico, la afferra, prontamente, e la posiziona sopra la mia testa, insieme all'altra. Imprigiona i miei polsi con la sua presa salda: << Non ancora, Rosellina>>,alita sul mio collo. Ma non mi do per vinta. Sollevo nuovamente il capo e lo bacio: << Allora dimmi cosa mi farai>>, riesco a sussurrare.
Mi bacia di nuovo, riportandomi la testa sul materasso e, subito dopo, passa a torturarmi il lobo dell'orecchio: << Sei troppo vestita, quindi, se mi prometti che farai la brava, ti libererò le mani e mi prenderò tutto il tempo che voglio per spogliarti e per ammirare il corpo perfetto che ho sognato di prendere dalla prima volta che l'ho toccato. Farai la brava, Rosellina?>> Domanda con voce rotta di desiderio.
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10 Giorni per farla innamorare
Любовные романы⚠️ AVVERTIMENTO SUL CONTENUTO ⚠️ La storia che stai per leggere è classificata come erotica in quanto contiene scene sessuali esplicite. Pertanto sconsiglio la lettura a tutti coloro che non amano questo genere. ******...