Capitolo 30

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Al mio sesto drink sento la testa rimbombarmi al ritmo di musica.

La festa è finita ma noi dello staff siamo rimasti a bere qualcosa e un'ora dopo io sono praticamente ubriaca da star male.

Non bevevo così tanto da mesi.

Il vento mi scompiglia leggermente i capelli, le onde mi danno un senso di tranquillità e seduta sulla spiaggia mi fermo a fissarle mentre gli altri continuano a parlare.

-"Maggie, vuoi dell'erba?"

-"Maggie."

Continuano a chiamare ma io continuo invece a fissare le onde finché non mi rendo conto che stanno chiamando me.

-"Maggie."

Mi giro aggrottando le sopracciglia:"Maggie? Non è nemmeno il mio nome questo, me lo sono inventata, io non mi chiamo Maggie, io sono M.." inizio a parlare ma qualcuno mi tappa la bocca da dietro.

Noah.

-"Maggie ha bevuto troppo, la riaccompagno a casa. Vi raggiungo tra poco." lo sento dire.

Giusto in tempo.
Stavo per sparare la cazzata del secolo.

Mi aiuta ad alzarmi dalla sabbia e dopo aver salutato gli altri ci incamminiamo verso casa mia.

-"Nessuno qui dubita di te e non hanno nemmeno il minimo sospetto ma devi stare attenta." mi sgrida non appena siamo abbastanza lontani.

-"Lo so, mi sono lasciata trasportare dall'alcol. A proposito tu come mi hai scoperta?" chiedo poi.

-"Diciamo che sono un tuo fan, ci ho messo poco a riconoscere che la famosa Collins sta davanti a me. Non bastano dei capelli biondi ad illudermi."

-"Spero tu sia l'unico ad avermi riconosciuta."

-"Oh credimi, sono l'unica.
Tutto il mondo ti sta cercando da mesi, se qualcuno sospettasse di te, lo avresti scoperto." mi fa l'occhiolino:"Perché sei qui? Perché ti nascondi?"

-"Perché ci sono delle persone che vogliono farmi del male."

-"Perché? Che gli hai fatto di così terribile?"

-"Io niente. Mio padre è della mafia." spiego in due parole.

-"Beh questo era scontato, non si spiegano tutti i soldi che avete altrimenti.
Quanto tempo ancora devi stare bloccata qui?"

-"Non lo so. Un po' mi manca casa mia. D'altra parte non vorrei tornare.
Ero sempre sommersa di problemi a Los Angeles. Qui invece vivo nella tranquillità più totale."

-"Forse la colpa non è del posto, è della persona che sei.
Lì sei Michelle Collins e sei piena di problemi, qui sei Maggie Carrington e vivi la vita più serena possibile. Forse la colpa è della persona che sei, non del posto."

-"Forse hai ragione." dico riflettendoci.

-"Hai qualche storia interessante o triste della tua vita da raccontarmi?" chiede.

-"Se so qualche storia triste? Ne so anche fin troppe; amici morti, а volte uccisi, gente scomparsa, segreti, nemici, armi, droga, colpi di pistola, rapimenti, bugie, amici rivelatisi falsi, cuore spezzato più di una volta.
Scegli il genere di storia che vuoi e posso parlare per 10 giorni interi."

-"Wow, sembra..interessante." mi guarda sorpreso.

-"Finché non muore qualcuno." rispondo.

Quando arriviamo davanti al cancello di quella che ormai è casa mia, abbraccio Noah e entro esausta.

How deep is your love? 3 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora