"Io so Tutto" • Capitolo 24

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Comincio a dare spinte incalzanti e quando stava per venire anche Yeonjun il display del mio telefono si illumina.

«È una chiamata da Jung-So, il mio capo» dico ansimante.

Provo a trattenere il fiatone e rispondo:
«Salve maggiore, ha informazioni?».

«Choi, ti sento un po' affannato tutto bene?» chiede sospettoso.

«S-si tutto alla grande. Ho corso un po' stamattina, era da giorni che non sgranchivo le gambe e le tenevo raccolte sulla sedia. Avevo bisogno di sciogliere un poco i muscoli» recito.

«Ehm capisco... Comunque recentemente sono stati registrati altri 3 ostaggi. Non capitava da 5 giorni o sbaglio?» dice sorprendendomi.

«Affermativo capo».

«Indaga al più presto, basta adesso, stai prendendo troppo tempo per un caso che registra pochissimi sospettati. Mentre tu fai sesso dei ragazzi fuori muoiono!» esclama furioso.

Guardo perplesso Yeonjun, come faceva Jung-So a sapere che stavo facendo sesso con Yeonjun?

Chiederglielo sarebbe fuori argomento e poco formale, inoltre può darsi che l'abbia detto per fare un esempio e dire che stavo perdendo tempo mentre gente fuori moriva, non so...

«Va bene, mi scusi maggiore, oggi concluderò le indagini glielo assicuro».

«Se entro domani sera il caso non sarà chiuso e 100% attendibile, potrà dire addio alla sua carriera signor Choi. Avevo molta fiducia in lei, ma ora che so cosa sta facendo mentre giovani adolescenti perdono la vita, mi sta facendo rimangiare tutto ciò che ho detto su di te!» minaccia.

Ok, sì lo sa. Ma come fa a saperlo?
Non è questo il punto però-

Sto per perdere il lavoro che più amo, sto per perdere qualcosa che ho raggiunto con tanto impegno, sto buttando la mia vita nel cesso e non solo la mia, sto mettendo al secondo posto la vita di poveri studenti innocenti...

«Mi scusi maggiore torno a lavoro, buona giornata» riaggancio.

Guardo perplesso Yeonjun, esco da lui e mi pulisco senza fiatare.

«Scusa Junnie se ho interrotto il tutto così, non volevo. È che questo è il lavoro che più amo, e perderlo mi distruggerebbe. Devo chiudere il caso: ti spiace se oggi non stiamo insieme? Anche se vorrei festeggiare...» dico deluso.

«Va bene Binnie tranquillo. Festeggeremo un altro giorno, non c'è problema» aggiunge poi:
«Io penso che adesso mi vesto, e poi andrò un po' in cortile a prendere aria» saluta lasciandomi un bacio a stampo.

Prendere aria? Che gli prende!

Vabbè, mi risiedo a questa triste scrivania sperando sia l'ultima volta che io apra quei fottuti documenti.

[...]

Ripercorrendo la situazione:

Un sospetto certo al 99,9% è il preside, tale uomo non compie lui questi atti bensì ha un qualcuno che lavora al suo posto.

Se lo facesse lui molto probabilmente si sgamerebbe in meno di un secondo essendo che la sua fedina penale era già sporca in precedenza. Costui è stato accusato di vari reati e le indagini che accompagnavano quest'ultimi venivano spesso concluse nel giro di qualche settimana massimo con fonti più che attendibili.

Shinzo Hyroia, non che il preside, è solo la mente di questo piano immotivato.

Lui è un essere ingenuo e maldestro, chi compie questo pluriomicidio è l'opposto.

Il preside conosce a fondo ogni angolo di questo edificio, e con esso anche chi ci risiede. Non metto in dubbio che abbia minacciato qualche studente con vari problemi su cui calcare la mano affinché quest'ultimo lavori per lui.

Ha quindi minacciato un ragazzino affinché lavorasse per lui e potesse realizzare il delitto perfetto.

È riuscito tutto bene, ma non perfettamente.

Chi ha architettato tutto ciò, è lo stesso che compie i rapimenti e ci ha messo mesi e mesi per progettare un piano simile:

Hanno chiamato il capo di un'agenzia che tratta questi casi, e hanno assunto uno dei migliori detective del Sud Corea.

Successivamente hanno fatto sì che quest'ultimo (non ché io) investigasse sottocopertura fingendosi uno dei tanti studenti di questa università.

. . .

Mi basta la prima parte del loro piano per giungere ad un'idea più chiara:

C'è una cosa a cui non hanno mai pensato: perché io non sono stato rapito?

Non si sono mai posti questo problema ma io si, ed è questo quello che mi porterà sulla giusta strada.

Chi rapisce sa che io sono Choi Soobin e non Jeong Hyun-Min, ha evitato di rapirmi perché molto probabilmente avrei scoperto la sua identità nel mentre.

Conseguenzialmente avrei chiamato Jung-So tramite un chip e gli avrei riferito il tutto.

In effetti sotto questo punto di vista non avevano via di scampo, anche se si fossero posti il problema non l'avrebbero potuto risolvere...

Ma di loro non mi importa, ho tutto chiaro. La situazione è caduta ai miei piedi, è stata questione di un paio di mesi per vedere il piano cessare.

Credevano che rapendo chi interrogavo mi sarei arreso?! Bene si sbagliavano.

Il loro piano è andato in fumo, e ogni loro errore è un mio vantaggio.

So chi sono i complici.

Psycho Lovers | yeonbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora