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"Lily, avrei un favore da chiederti"mi dice mio padre che mi ha convocata nel suo studio. "Sentiamo" sbuffo. "Mi farebbe comodo che tu e Potter stesse assieme" mi dice. "Non sono una puttana che va a letto con sconosciuti solo perchè ti farebbe comodo" gli rispondo. "Lily, tuo padre ti sta chiedendo di diventare amica con un ragazzo non di portartelo a letto"dice mamma che è in piedi dietro di lui. "E se poi mi ci affeziono veramente?" le chiedo. "Lily, non é un ordine, è solo un favore. Puoi fare come più preferisci, come pensi sia meglio per te" mi dice mio padre e io annuisco. Vedo Matheo guardarlo male, mentre se ne sta seduto su una poltrona li nello studio. "Perchè questo sguardo Matheo?" chiede al figlio . "Non ti sei mai comportato così con me! Tu non mi hai mai permesso di scegliere! Sono sempre dovuto stare sotto i tuoi ordini!"urla Matheo al padre dopo essersi alzato. "Matheo non rispondere"lo rimprovera.
"No padre. Sono stufo di fare sempre quello che dici tu!" sbotta contro il padre. "Non puoi. Hai il marchio nero".
Non capisco ma non mi sembra un buon momento per intromettermi e capire.
"Non mi sembra di aver avuto scelta padre".
"Infatti. Sei mio figlio e fai quello che ti dico senza discutere o ti faccio portare da tua madre in prigione"lo minaccia. Matheo abbassa lo sguardo, stringendo i pugni. "Tom ora basta. Matheo è tuo figlio non uno dei tuoi servi"lo rimprovera mamma. "Ed è figlio anche di una serva" le dice a mamma, come se glielo stesse ricordando. "TOM È STATO PROPRIO QUESTO TUO COMPORTAMENTO CHE MI HA FATTO ALLONTANARE DA TE!" gli grida mamma quasi piangendo.
"Elisabeth ci ho provato, ok? Non ci sono riuscito. Ma sempre meglio tenerlo a bada piuttosto come fai tu che non ha mai avuto una punizione e non fa altro che rispondere"dice riferendosi a me. Anche io abbasso lo sguardo. Non è giusto. Io ho avuto tutto e mio fratello niente. "Ok; proverò ad avvicinare Potter"dico. Tutti mi guardano scioccati e sconvolti. "No Lily. Non farlo"mi dice Matheo prendendomi una mano. "Matheo è una mia scelta" gli dico secca.
"Bene. Incanterò uno dei tuoi tatuaggi in modo da poterti tenere d'occhio"dice mio padre alzandosi. "No. O ti fidi di me o non farò nulla" ribatto. "Va bene, ma se fallisci sarai punita". "Io non fallisco mai"" gli rispondo dirigendomi verso l'uscita.

In camera mia dove trovo Beatrix mentre mi rifà il letto "Beatrix non c'è bisogno che mi rifai il letto. Tanto tra pochi secondi sarà come prima" le dico sorridendo. "Signorina Riddle, mi spiace che mi ha trovato qui"si scusa l'elfa.
"Non devi scusarti. Stai facendo il tuo lavoro. Sono io che sono arrivata prima. Fa come se non ci fossi" dico di nuovo all'elfa impaurita che inizia a guardare ancora più spaventata dietro di me"Beatrix tutto bene? Ti porto un bicchiere d'acqua?" le domando. "Mi sembra di averti detto di non rivolgere la parola ai servi o a chi ti è inferiore"mi rimprovera mio padre che era davanti la porta. Io mi giro e lo guardo a mo di sfida.

Riddle's: stepbrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora