Daniel mi oltrepassò senza il mio permesso, andò in cucina e prese una bottiglia di coca-cola dal frigo. Io restai in piedi sulla porta osservando ogni sua parte muoversi perfettamente.
"Sam, perché non mi hai mai rivolto la parola prima d'ora?"
Interruppe così i miei pensieri, stava davvero dando a me di non averlo cagato tutto questo tempo? Per non dargli soddisfazione entrai in cucina e mi sedetti sull'isola in mezzo ad essa con fare annoiato dicendo:
"forse ritengo i ragazzi come te..ehm..vediamo...noiosi?!"
"cercherò di non esserlo."
Disse lui senza perdere tempo quasi per convincere più lui stesso, che me.
Scesi dall'isola con la voce di rimprovero di mio padre nella testa che mi ricordava che non ci si siede nel posto su cui si mangia.. Ma lui non era lì quindi nessun problema.
Mi diressi verso la porta uscendo dalla cucina dicendo "speriamo" con aria di sfida. Una volta di là mi misi la giacca, sperando che questo apparisse come un gesto poco educato e convincerlo ad uscire da casa mia.
La sua splendida voce interruppe i miei pensieri.. Cosa? Splendida? L'ho pensato davvero?!
" mi sono offerto io di accompagnarti."
Con questo mi spense alla grande, lì con un sorriso idiota stampato sulla faccia.
Mi girai di scatto e con tono acido ed una mano sul fianco dissi: "Perché?"
Dio quanto iniziava a starmi sul culo sto tipo dannatamente figo..
Marò sto male che cazzo dico? Dev'essere l'autunno.. Sisi.
"lo saprai dopo la festa"
Disse lui.
Iniziai a preoccuparmi, Daniel non mi aveva mai considerata prima e ora parlava con me in modo fin troppo inquietante, sarebbe servito un traduttore per ogni sua frase, sì sun traduttore di geroglifici perché questo ragazzo iniziava a preoccuparmi.
Cercai di assumere un espressione naturale evitando i tic strani che di solito mi invadono quando sono nervosa.
"non ho fretta" sbottai io infastidita.
Una volta usciti da casa, Daniel si mise al volante e io mi sedetti accanto a lui evitando il più possibile di guardalo. Mentre mi sentivo i suoi occhi addosso. Dan spezzò il silenzio imbarazzante che ci avvolgeva dicendo:" Non sei cambiata molto" e io mi limitai ad arrossire mentre lui metteva in moto l'auto.
Neanche lui era cambiato, era bello come lo era stato sempre, era tutto uguale tranne i muscoli, quei fottuti muscoli scolpiti che non volevano restare nascosti sotto alla felpa color carbone che lui indossava quel giorno. Avrei voluto poterglielo dire, già avrei voluto.
Una volta arrivati, mi tolsi la cintura di sicurezza per poi recarmi alla grande casa, senza voltarmi indietro. La casa era molto grande e ben arredata, Mrs. Kaslay, la madre di kat , teneva a casa sua più di qualsiasi altra cosa.
La festa era già cominciata, la pista da ballo era ormai piena.
A quel punto mi squillò il cellulare e dovetti allontanarmi dalla folla per poter rispondere a mio papà.
"pronto?" Rimasi in attesa di una risposta dall'altra parte in silenzio.
"ciao cucciolo mio" mio padre sapeva che trattarmi da bambina mi infastidiva parecchio, ma non protestai, forse perché sentivo la sua mancanza nonostante ci fossimo visti la sera prima.
"ciao papà! Tutto bene? Quando torni?"
Rimase in silenzio per diversi minuti, e capii che qualcosa non andava..
"tesoro, ehm c'è stato un problema con il mio diploma e dovrò risolverlo per poter trovare un lavoro.. Per questo ci vorrà un po' quindi penso di tornare dopo le vacanze di natale.."
Sapevo che papà non aveva abbastanza soldi, dovevo trovarmi un lavoro e al più presto. Ormai lui non ce la fa più da solo e tocca a me aiutarlo.
"va bene papà, stai tranquillo andrà tutto bene non preoccuparti"
Trattenni il respiro pregando che lui non percepisse il mio disagio nella durata di questo viaggio essendo solo ad ottobre. Ma alla fine non avevo scelta.
Promise di mandarmi qualche sole alla fine di ogni settimana, ci salutammo ed io rientrai nell'edificio con la musica troppo forte da rimbombarmi nella testa.
Mi voltai e vidi Daniel, William e Katie seduti su un divano nel disperato tentativo di attirare la mia attenzione.
Li raggiunsi e mi accomodai tra Will e Kat: "sei pallida, è successo qualcosa?"
Mi chiese Kat che riusciva sempre a capire quando c'era qualcosa che non andava. Diventava sempre più difficile mentirle.
"Nessun problema" risposi ,con un sorriso tirato, e mi alzai prima di non riuscire più a reggere la conversazione. Andai verso la pista da ballo e mi scatenai.
Dopo uno, due, tre bicchieri di vodka mi sentii davvero libera.
Mi scatenai come mai prima d'ora, ma, ad un tratto iniziai a sentire il sudore scorrermi lungo la fronte e attraversare la mia schiena.
Ad un certo punto sentii delle mani appoggiarsi sui miei fianchi, non ci feci caso e continuai a ballare contro la persona che mi cinse il bacino.
Io e Will eravamo amici stretti e lui delle volte faceva lo scemo con me, per cui non ci badai.
Dopo un po' iniziai a sentire
quelle stesse mani salirmi sulla pancia fino a raggiungermi i seni. William non lo avrebbe mai fatto. E mi accorsi che quelle mani erano per me estranee.
Mi girai con un respiro lentissimo per vedere chi fosse questa persona che osò toccarmi in quella maniera, ma appena mi girai realizzai di non averla mai vista prima, solo ora feci caso al fatto che fosse stesa per terra con la mano che copriva il naso sanguinante.
'Ma chi l'aveva colpito?' Mi chiesi in silenzio.
La testa mi faceva male e io mi girai di scatto cercando la faccia del mio eroe. Daniel. Era incazzato, aveva le lacrime agi occhi, quegli occhi che ormai erano più profondi del normale, il suo petto si gonfiava ed abbassava a ritmo instabile e i suoi pugni stretti evidenziavano le noche bianche della mano ricoperta del sangue dello sconosciuto steso a terra. L'aveva colpito. Sentii un groppo salirmi in gola. Volevo piangere ma non potevo tra tutta quella fottuta gente.
William corse da me: " stai bene, tesoro?" Will, quello che per me ormai era il mio fratellone, era lì, preoccupato per me, che ancora una volta in quella sera non capivo più nulla.
"Si" risposi senza aggiungere altro. Appoggiai la testa sulla sua spalla e piansi.
La festa si era fermata.Quello stronzo dal naso sanguinante era finalmente andato via.
Daniel è uscito e a casa eravamo rimasti solo io, Will e Kat, mi aiutarono a togliermi i vestiti, mi misi a sedere sul divano con will e kat che si prendevano cura di me. Ma io, io volevo Dan.