LASHTON SHIPPERS, LEGGETE LA PARTE IN GRASSETTO E GUARDATE ATTENTAMENTE LA FOTO CHE HO PUBBLICATO NEI MEDIA. È IMPORTANTE, VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE!
Okay, non so se shippate Lashton (in ogni caso dovreste, perché sono follemente innamorati), ma la foto che ho messo nei media mi ha fatto prendere un colpo. Pensavo fosse vera, perché sembrano veramente Luke e Ashton D: poi, però, ci sono rimasta male quando ho scoperto che era falso :'(
Btw, come promesso, doppio aggiornamento. Spero sia di vostro gradimento :3
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"C'è, per caso, qualcosa che dovrei sapere?" Chiede Ashton, continuando a fissare la foto con aria confusa.
"C-chi? Tu? N-no." Balbetta Diana.
"Sul serio, non so come non l'ho notato prima, ma siamo uguali. Non è normale. Sicuro che non ci conosciamo?" Mi chiede, porgendo di nuovo il cellulare a Diana e cullando dolcemente Georgia.
Io sospiro. "Ash, ascolta.. Sarà una coincidenza, tutto qui." Faccio spallucce e gli rivolgo un flebile sorriso.
"Allora perché non vuoi dirmi il tuo nome?" Chiede, guardandomi insospettito.
"Perché.. Beh.. Non ha importanza. Adesso vieni a mangiare." Sbotto, incrociando le braccia.
"Senti, se è qualcosa che riguarda l'amnesia io-"
"La cosa?" Chiedo, spalancando gli occhi.
"Ehmm.. Niente.. Scusa.." Abbassa lo sguardo su Georgia e inizia a giocare con i suoi capelli.
"Amnesia? Soffri di amnesia?" Chiedo, sentendomi il cuore farsi a pezzettini al solo pensiero che lui non si ricordi più di me.
"Già.." Sospira.
"Come mai?" Gli chiedo, sedendomi al suo fianco.
"Ho avuto un incidente. Non ricordo nulla di quello che è successo o per quale motivo stavo correndo verso l'aeroporto. Mi hanno investito e sono rimasto incosciente per tre giorni. Quando mi sono risvegliato, non ricordavo niente. Piano a piano, però, mia sorella, mio fratello, mia madre e i miei amici mi hanno aiutato a ricordarmi di loro e di me stesso. Per il resto, continuo a non ricordarmi nulla. È stato terribile tornare a scuola, con le persone che mi salutavano ed io non sapevo chi fossero. Ormai, comunque, sono passati diversi anni e mi sono abituato." Finisce con un sospiro, continuando ad accarezzare distrattamente i capelli di Georgia.
"Mi dispiace.." Sussurro. Non so nemmeno per quale motivo sto sussurrando. So solo che sembra la cosa più giusta da fare.
"Non esserlo. Non è colpa tua." Mi sorride dolcemente. Si che lo è. È tutta colpa mia!
All'improvviso sento il rumore di qualcuno che si soffia il naso. Io ed Ashton ci voltiamo verso Diana e notiamo che sta piangendo.
"Stai piangendo? Sul serio? Non era così commovente.." Ridacchia Ashton.
"È che.. Mi dispiace così tanto.." Dice, asciugandosi le lacrime.
"Idiota.." Mormoro. Peccato che mi ha sentito.
"Ehi! Come ti permetti? Sono molto sensibile, okay?" Mi rimprovera, fingendosi offesa. Il ridacchio.
"Lo vedo.." Le faccio la linguaccia e lei ricambia.
"Va bene, ora che sapete quasi tutto su di me ed io non so niente su di voi, posso mangiare i miei spaghetti?" Chiede Ashton, facendomi l'occhiolino.
"Ehm.. Certo, puoi passarmi Geo." Dico, abbassando lo sguardo per nascondere il rossore sulle mie guance.
Lui ghigna, notando l'effetto che ha su di me, e mi passa Georgia. Si alza e si siede sul tavolo, iniziando a mangiare. "Ehi, quel muro è davvero rovinato, ci vorrebbe una verniciata." Afferma con la bocca piena di spaghetti.
"Già.. Solo che ci siamo appena trasferite e non abbiamo ancora trovato nessuno disponibile a-"
"Lo faccio io. L'ho fatto un milione di volte e sono abbastanza bravo." Ghigna.
"Oh.. E come lo faresti a sapere se non ricordi niente?" Lo sfido, ghignando a mia volta.
Lui mi fulmina scherzosamente con lo sguardo ed io ridacchio. "Me l'ha detto mia madre e mi fido. E poi volevo solo essere gentile." Fa spallucce e continua a mangiare.
"O, forse, vuoi cercare di stare più tempo con me.." Dico, alzando gli occhi al cielo.
"Si. Forse si." Dice lui, posando la forchetta. "Dio, i tuoi spaghetti soni fantastici!" Afferma, poi, toccandosi la pancia.
"Lo so, me lo dicono tutti." Dico fieramente. Lui ridacchia.
"Allora? La accetti o no, la mia offerta di verniciarti la sala?" Mi chiede, mordendosi il labbro.
"Okay, se proprio insisti." Faccio spallucce, cercando di sembrare disinvolta, mentre all'interno sto morendo.
"Quindi.. Avrei bisogno di un numero per contattarti e farti sapere quando sono disponibile, no?" Amicca, cacciando il cellulare. "E non dimenticare il tuo nome. Altrimenti, come ti salvo sul cellulare." Ghigna.
"Wow, davvero? Una tattica migliore per scroccare il mio numero non l'avevi?" Ridacchio.
"No, non credo. Ora inizia a dettare." Mi fa l'occhiolino ed io arrossisco ancora una volta.
"OK. 346 60-" Mi blocco all'istante.
Lui non si ricorda di me, ma sul suo cellulare c'è ancora il mio numero. Se scopre che è già salvato, mi farà altre domande a cui non saprò come rispondere. Pensa, Charlie, pensa!
"Ora che ci penso.. Io vengo quasi tutti i giorni a Target, non hai bisogno del mio numero." Ghigno, cercando di mascherare il terrore di essere scoperta.
"Non puoi fare così, è solo un numero.." Borbotta Ashton.
"Lo so. Ma è il mio numero ed è molto importante." Ridacchio, facendogli la linguaccia.
"Va bene, va bene. Ho capito." Dice, mettendo il broncio.
"Aww, non mettermi il muso. Ti prometto che verrò a trovarti il prima possibile." Dico, offrendogli un sorriso dolce.
Lui sospira. "Va bene. Ora devo andare. Se non ti fai vedere entro una settimana, dimenticati la verniciata gratis." Mi dice, alzandosi e rivolgendomi un sorriso sghembo.
"Wow, siamo già arrivai ai ricatti. Interessante.." Ridacchio.
"Ehi, non era un ricatto!" Esclama, fincendosi offeso.
"Ah, no? E cos'era?" Ghigno.
"Un avvertimento." Dice, facendo spallucce e avviandosi verso l'ingresso.
Poggio Georgia sul divano e lo seguo. Diana ancora incantata ad ascoltare la nostra conversazione, segue ogni nostro passo. "Okay, lo terrò a mente." Dico. Ci fermiamo entrambi davanti alla porta e lui si gira a guardarmi.
"Allora, ci vediamo, Donna Misteriosa." Mi sorride, mostrando le fossette.
"Sicuramente, Mr. Smemorino."
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Photograph ~ Ashton Irwin (Sequel Fuck you, Irwin!)
FanficCharlie torna in Australia e tutto ciò che riporta indietro è una foto e una bambina, Georgia. Come reagirà Ashton? Sequel: Fuck you, Irwin! ~ Ashton Irwin. Se non l'avete letta, andate a leggerla e poi ritornate qui.