Era una bellissima giornata di fine estate, Gianni sognava tanto di trascorrere il suo tempo giocando oppure stando con i suoi amici, ma a malincuore lo doveva passare in un cimitero perché era deceduto suo nonno.
Purtroppo aveva problemi fisici tanto da non riuscire a sostenere più quei dolori dando così una brutta notizia alla sua famiglia, così i suoi familiari ne dovettero preparare il funerale. Gianni non aveva buoni rapporti con lui purtroppo e durante la sua vita si comportò molto male con sua madre tanto da non parlarci per più di 30 anni. Gianni pensava che non aveva senso essere li perché anche se era suo nonno, aveva comunque un senso di rabbia e insoddisfazione per il fatto che non riuscì in qualche modo a guarire questa ferita indelebile nella sua famiglia.
Passò quel giorno ringraziando i familiari e gli amici per le condoglianze che riceveva, anche se non provava alcuna tristezza.
Dopo la sua morte iniziò l' inferno, ogni elemento della famiglia ha iniziato a togliersi la maschera mostrando i loro veri volti. Il povero Gianni non riusciva più a capire di chi si poteva fidare, perciò aveva molto rancore per suo nonno perché era l' artefice di questi problemi.
Quando finalmente era il momento di chiudere la bara, tutti cominciarono a piangere tranne Gianni che non versò neanche una lacrima.
Arrivò la sera, tutti erano stanchi e tristi per questa giornata tanto da non riuscire a mangiare la cena, così decisero insieme a Gianni di andare direttamente a dormire; così il ragazzino si preparò e andò a dormire.
Quella notte cominciò a sudare freddo, stava facendo un sogno strano: si trovava in una foresta con un sentiero di pietra che andava in una sola direzione. Gianni andò avanti per vedere cosa ci fosse alla fine. Dopo svariati metri vide in lontananza un uomo seduto su un tronco, Gianni cominciò ad incuriosirsi così si avvicinò sempre di più, fino a vedere la figura in modo più chiaro e la riconobbe subito: era suo nonno.
In quel momento stava levigando un pezzo di legno per farne uscire una scultura in miniatura, era una sua passione da sempre quando era vivo. Gianni si avvicinò e lo chiamò con un tono di curiosità come se volesse verificare che fosse lui.
Il nonno si girò e con una faccia sorpresa per la sua presenza lo salutò ripetendo altrettanto il suo nome.
Il ragazzo per istinto oppure per effetto delle emozioni che provava nel sogno, chiese al nonno: << Perchè hai voluto tutto questo ! >>; il nonno rimase senza parole, non si aspettava questa domanda, ma al massimo un saluto.Capì cosa intendeva così gli girò le spalle e continuò la sua statua.
Gianni non accettò questo suo modo di fare così gridò di nuovo la stessa domanda. Il nonno si fermò di nuovo e con la consapevolezza di non sfuggire alle sue colpe gli rispose: << Lo so.... Ormai è troppo tardi per farmi una predica >>. Questa sua risposta, Gianni capì che il suo carattere non era cambiato neanche nei suoi sogni così rispose a tono alto: << Non è questa la risposta che volevo sentire da una persona che doveva essere il mio idolo >>, il nonno rispose: << Di fatti non l' ho mai pensato ad esserlo, ormai la mia vita l' ho passata così spero che non farai la mia stessa fine >>. Gianni rispose: << Questo non è il modo di risolvere i problemi rammaricandosi sopra.....dato che questa sia l' ultima possibilità di sfogarmi con te ne approfitterò >>.Il nonno non replicò con lo stesso gesto di prima e decise di ascoltarlo. Gianni con un tono alterato continuò: << Mio caro nonno avevi la possibilità di avere una vita diversa fatta da felicità e allegria, i tuoi figli... i tuoi nipoti compreso me.... Ti potevamo dare tutto l' amore che volevi, ma la tua arroganza, il tuo orgoglio ha distrutto tutto, ha portato tutti ad essere in guerra perché non hai fatto le cose correttamente dando ascolto a persone che volevano tutto questo caos; hai dato più importanza a persone quasi sconosciute che alla tua famiglia; hai abbandonato mia madre per 30 anni senza dare la possibilità a lei riconciliarsi con te, è sempre stata triste per ciò ed ancora ora piange.....anche se non meriti neanche una goccia di quelle lacrime, sentiti responsabile per tutto ciò......e con questo ti dico addio nonno buon riposo >>.
Il nonno rimase impietrito, senza dire neanche una parola, era consapevole che aveva ragione, sapeva che il suo alto ego gli è costato caro; cominciò a tremare e a singhiozzare così si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò.Gianni rimase sorpreso per questo gesto, era la prima volta che lo abbracciava; vedendo il volto del nonno vide che stava piangendo a dirotto e singhiozzando disse: <<Gianni scusami veramente per tutto il male che vi ho fatto... anzi scusatemi tutti voi che avete patito tutta questa sofferenza per colpa mia....non volevo tutto ciò.
Vedevo il mondo in un modo diverso..... ma ora ho capito i miei errori e per ciò vi chiedo a tutti voi SCUSATEMI DI CUORE.....>>.
Gianni dopo aver sentito tutte quelle belle parole il suo cuore non resistette, cosi iniziò a piangere a dirotto anche lui abbracciandolo forte.
Gianni dopo un po' senti una voce che lo chiamava, così si svegliò, vide la madre che lo guardava turbata e toccandosi il viso si accorse che durante la notte aveva pianto come nel sogno. La madre si preoccupò chiedendogli come mai avesse pianto, Gianni le rispose: <<Mamma ho dato l' ultimo saluto a nonno>>.
STAI LEGGENDO
L' ultimo saluto
Short StorySpesso nella vita si fanno decisioni che per noi sono giuste ma se vengono viste da occhi esterni posso essere sbagliate come fece il nonno di Gianni Il nipote rappresenta questi occhi esterni perciò ha molto rancore verso suo nonno perché ha portat...