Nike

Capitolo 13

Olivia's Pov
"Cosa dovrei smettere di fare Nicholas?" sbattei più volte le palpebre cercando di farli capire che non avevo idea di cosa stava parlando.

"Olivia smettila" disse a denti stretti.

"Se no che fai Nicholas? Fai ciò che voleva fare Perseo?" domandai in tono di provocazione.

"Mi credi davvero capace di questo?"

"Dimmelo Olivia, mi credi davvero capace di questo?" domandò di nuovo vedendo che non li rispondevo. Sentì i suoi passi avvinarsi a me e indietreggiai.

"Dimmelo. Dimmi in faccia che l'hai fatto" disse mentre il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Sapevo cosa intendesse, lo sapevo eccome.

"Anche se fosse? Non eri tu quello che mi voleva lasciare a Perseo? O ti sei dimenticato Nicholas? Io non mi sono dimenticata. Non dimentico mai niente" dissi puntando finalmente lo sguardo su di lui.

"Se non ti sei dimenticata e non dimentichi mai niente, allora dovresti ricordare tutti i nostri momenti a Creta? O per te non valgono nulla Principessa Olivia?"

"Dovrei fare a te questa domanda, Principe Nicholas."

"Principe Nicholas" scosse la testa per come l'avevo chiamato. Odiava che li davo del lei, era un passo che per lui significava che mi stavo allontanando.

"Ho una domanda per te Olivia" accarezzava i miei capelli con sguardo perso. Io non facevo niente, non avrebbe trovato la collana, lei era in un posto sicuro.

"Perché io no e lui sì?" domandò e restai per un'attimo col fiato sospeso. Lo voleva chiedere fin dal primo momento in cui a visto Alexis.

"Perché lui sì e tu no? Forse è questa la domanda che dovresti farti" dissi con voce strafottente.

"Non giocare con me Olivia. Non farmi le stesse domande, ma inverse. Siamo stati abbastanza tempo insieme per capire quando non vuoi rispondere a una domanda."

"Forse era un'errore anche quello. Non credi"? inclinai il capo d'un lato e lo vidi scuotere la testa mentre sorrideva divertito.

"Dimostralo. Dimostrami che quello non era un'errore" disse in tono di sfida.

"Io non ti devo dimostrare nulla" scossi la testa contrariata.

"Allora saprò che i tuoi sentimenti non sono cambiati, Olivia" disse con sguardo furbo. Aveva centrato il punto, aveva questo pensiero fin da quando ci siamo rivisti.

"Vuoi una dimostrazione Nicholas? Vuoi che vada lì e che baci un'uomo? Oppure che vada a letto con lui?"

"Non serve. Me l'hai già data, Principessa" marcò l'ultima parola, ma non li risposi troppo sovrastata dai pensieri.

"Dovresti diffidare di lui Olivia. Non è mai un bene fidarsi degli uomini, me l'hai insegnato tu."

"Allora di chi mi dovrei fidare? Di te?"

"Di chi ti ama. Ecco di chi ti devi fidare"

"Non mi ama nessuno a questo mondo. Mio padre mi ha rinnegato, mia madre mi ha spedito qui senza chiedere il mio consenso. Non ho nessuno. Lo capisci Nicholas?"

"È per questo che sei venuta qui? Pensi che nessuno ti ami?" vidi i suoi occhi diventare più cupi.

"Penso che se gli uomini provassero un briciolo di amore l'uno verso l'altro io non mi troverei qui e nemmeno tu."

"Abbiamo solo vent'anni Nicholas e potremmo non riuscire a sopravvivere solo per la sete di poter di un'uomo."

"L'hai preso tu quell'anello" continuai.