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Ed i suoi occhi finalmente si aprirono.
Si trovava su un letto, con un sottile lenzuolo sulle gambe, era in una stanza piccola e immensamente vuota.

Ad un certo punto mentre Emma si guardava intorno vide una donna vestita di bianco che piano piano entrava attraverso la porta spalancata, e di conseguenza dietro a lei un'uomo ed una donna di un aspetto stranamente familiare, si... Li aveva già visti da qualche parte ma non riusciva a ricordarsi dove... Ah, si! Erano i suoi genitori, come aveva fatto a non riconoscerli? Erano diversi e cambiati...

Diversi dall'ultima volta che li aveva visti... Ma quando è stata l'ultima volta? Perché era in ospedale? Non riusciva a ricordarsi.


L'infermiera uscì dalla stanza lasciandomi sola con loro.

-Emma... Tesoro...Ti ricordi di noi, vero? - sussurrò mamma.

-Si.- dissi -Mamma cos'è successo?-

-Emma, sei rimasta in coma... Per tanti anni... I dottori hanno fatto di tutto per fartici uscire...-
mormorò sussurrando papà e intanto notai che i suoi baffetti fortunatamente erano sempre sul suo viso da l'ultima volta che lo vidi.

-Coma? E... Per quanto tempo?- disse confusa.

-Per ben 6 lunghi anni, tesoro. Ma l'importante è che sei ancora qui con noi, dopo tutto questo tempo...- disse a bassa voce mamma avvicinandosi con la sedia al lettino.

Emma fece un respiro profondo. Ancora non ci credeva. 6 anni? Come possono essere 6 anni?

-6 anni... E cos'è successo nel frattempo? E Lisa? Dov'è mia Sorella? Lisa? Lisa!- esclamò rizzando la schiena di colpo.

-Tesoro... Questi anni non sono stati proprio fantastici per me e tuo padre. Ma Emma, figliola, sei la cosa più preziosa che abbiamo, non vogliamo che tu soffra...- disse mamma.

-Non capisco! Spiegate...!-

Mamma guardò mio padre negli occhi e prese un respiro profondo.

-Lisa non c'è più, tesoro.-

Negli occhi di Emma si vide il terrore nell'udire quelle poche parole, e poi osservò bene il ciondolo che portava al collo sua mamma. Era un ciondolo con una vecchia foto di sua sorella, quando ancora era piccola... Si ricordava di quella foto. Poi ad un certo punto spalancò gli occhi.

-No...
Lisa c'è ancora!
É viva!
Me lo sento!- esclamò.
-Emma, devi affrontare questa faccenda come me e tua madre. Purtroppo è andata così...-

-No! La vedo!- esclamò sempre più disperatamente.

-Tesoro, no... Lisa è morta l'anno scorso...-

-Mamma! Papà! Vi dico che è viva! La vedo! È nella mia testa... Un pazzo... La sta picchiando... Ha un livido... Un livido nell'occhio... Salvatela!-

-Emma! Ma cosa dici! Emma è morta! Scomparsa! E purtroppo devi capirlo!- gridò papà.

-Johnathan... É solo lo shock... Ci siamo passati anche noi...- sussurrò mamma.

Ma Emma si rialzò nuovamente anche se riusciva amalapena.

-Lisa... Andare a salvarla ora! É sotto al ponte! La sta buttando nell'acqua! Lisa non sa nuotare! Andate a salvarla! Ora! O muorirà!-

I genitori improvvisamente provarono a credere a le parole che stesse dicendo e si catapultarono con la polizia sotto al ponte.

Era vero quello che Emma diceva! Emma non era pazza. Lisa era lì, ancora viva che stava quasi affogando, nel fiume ma la polizia riuscì a salvarla in tempo.

Con lei c'era un maniaco che stava tentando di scappare, quello che diceva Emma che picchiava Lisa... Era tutto vero. Si trattava di un pazzo che non fu più rintracciato dopo esser scappato dal manicomio. Rapiva ragazzine per violentarle ed ucciderle, fatto già accaduto ripetutamente anni prima.

-Tesoro mio! Sei viva! Vieni qui!- disse sua mamma che ancora non credeva ad i suoi occhi.

-Mamma... Papà... Era un incubo.- sussurrò abbracciandoli forte.

Ma era tutto passato.
anche i peggiori incubi hanno la loro fine.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2021 ⏰

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