Appena tornati a casa trovammo Edoardo che mi aspettava nervosamente.
<< Che succede Edo?>> dissi dolcemente
<< Vieni con me. Devo parlarti da solo>> mi prese la mano e mi trascinò letteralmente fuori casa. Raggiungemmo la PAM e ci sedemmo per terra
<< Ho parlato con Alberico.>> si stava agitando, mi inziai a preoccupare
<< Cosa ti ha detto da averti sconvolto così tanto?>>
<< Il tuo passato.>> rimasi senza fiato
<< Edo...io..sono cambiata.>>
<< Cassie, te spacciavi e facevi parte di quei gruppi!>> mi guardò con degli occhi mai visti prima: spaventati e pieni di rabbia verso i miei conti.
<< Ma ora non lo faccio più, calma edo va tutto bene>>
<< No che non va bene. Come ti sei fatta quella cicatrice sotto la clavicola eh? Non sono mica un coglione!>> scoppiai a piangere e lui mi seguì. << Raccontami tutto.>>
<< Ero depressa, nel vero senso della parola. Uscivo tutte le sere e non tornavo a casa fino all'ora di pranzo, mi odiavo; iniziai a fumare e a tagliarmi. Ma non mi bastava, una sera incontrai un gruppo e ci iniziai ad uscire, non mi hanno trattato male, anzi mi hanno sempre sostenuta e aiutata ad uscire da quel brutto periodo. Solo che loro non erano santi, lo ammetto, si divertivano in modi realmente strani per qualsiasi persona ma comunque erano gentilissimi. Un giorno litigarono con un altro gruppo dello stesso genere e per difendere un ragazzo mi misi in mezzo e mi procurai questa cicatrice. Mi sono ferita con un coltellino, nulla di che visto come hanno mal ridotto gli altri. Un ragazzo, il "capo" del nostro gruppo, è stato ucciso e gli altri si sono beccati denunce varie. Il ragazzo che ho salvato era Alberico che grazie a me ha ricevuto solo qualche cazzotto. Siamo riusciti a scappare prima dell'arrivo della polizia, ecco perché sono qui. La mia famiglia non mi ha più voluto, ho procurato a loro troppi danni e rischi. Mi hanno rimandato all'istituto e tramite Samantha, un'anziana signora della casa, sono riuscita a ripulire il mio fascicolo in modo tale da poter trovare una nuova famiglia il prima possibile. Per me era indifferente, ma quella donna ha insistito così tanto, mi ha fatto un grande favore e la posso considerare il mio angelo custode, una sorta di nonna. Lei sa chi è la mia vera madre, ma non me l'ha mai detto perché mi riteneva troppo piccola e io non gliel'ho più chiesto.>> mi ero calmata, ma lui era ancora un po' scioccato. << Posso capire che non è facile da digerire tutto insieme, ma sappi che io sono la Cassandra che conosci.>> dissi e subito dopo ci furono minuti di puro silenzio, neppure suoni di macchine.
<< Voglio che smetti di fumare e bere>>
<< Impossibile.>>
<< No cazzo Cassandra! Te sei una ragazza spendida e non voglio di certo che ti rovini così.>> annuii, aveva ragione. << E voglio che ne parli con Riccardo, al resto del gruppo ci penso io. Ah, voglio che ti trovi brave ragazze da frequentare. Sembrerò un genitore prepotente, e ti capisco, ma voglio solo il meglio dalla mia migliore amica.>> mi avvicinai a lui e ci abbracciammo. Un abbraccio affettuoso che non ho mai ricevuto da qualcuno che mi considerava così importante.
Più tardi tornammo a casa e raccontai tutto a Riccardo, che scioccato anche lui, mi abbracciò facendomi capire che per lui non era un problema quello che mi è capitato anni prima di conoscerci. A quanto pare non è importato neppure al resto della "crew" visto che, dopo aver parlato con Edoardo, non mi hanno trattato male.
Sono le 7 di sera e decido di chiamare Samantha, quanto mi manca quella donna! Dopo vari squilli risponde una voce asmatica e senza forze.
<< Pronto, chi parla?>> disse la voce dall'altra parte del telefono
<< Samantha, sono io, Cassandra!>> dissi allegramente
<< Oh piccola diavoletta che ne combinava di tutti i colori, che mi racconti?>>
<< Beh, questa famiglia è fantastica. I genitori non rompono e spesso non sono a casa, lo stesso vale per le due sorelle che mi sono ritrovata. Invece ho legato con Yuri, il fratello maggiore, con il suo gruppo di amici e tra loro ho trovato un ragazzo fantastico, si chiama Riccardo, ed è il mio ragazzo. La scuola benaccio, è quasi finita per fortuna. Te invece? La salute? L'istituto?>>
<< Nulla di che cara stella. Senza di te era così noioso che ho deciso di andare finalmente in pensione, però ogni tanto sento la direttrice e mi racconta un po' quello che succede. Di salute sto peggiorando, ma è per via dell'età quindi non mi preoccupo.>>
<< L'importante è che riesci a goderti questi giorni pieni di sole per bene!>>
<< Oh certo, non ti preoccupare angelo. Adesso devo andare per forza, mi ha fatto piacere risentirti. Ci sentiamo presto>>
<< Va bene Samantha, a presto>> chiudo la telefonata, esco dalla mia camera e proseguo la serata con Riccardo e il resto dei ragazzi.
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ECCOMI DI NUOVO RAGAZZE
SCUSATE PER IL MEGA RITARDO, MA NON ERO PER NULLA ISPIRATA
POI HO RILETTO LA STORIA E MI SONO VENUTE DIVERSE IDEE IN MENTE
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, A PRESTO
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Insegnami a respirare. || MyDreams & Crookids.||
FanfictionE' una giornata come tante, una vita come tante, una ragazza come tante. Eppure, Cassandra si sente sottosopra. Con amici fuori dal comune, con i genitori assenti, con lo studio sempre in calo. Cassandra spera in una vita migliore.