Bilbo x Ale {to love your enemy}

21 0 0
                                    

Bilbo's pov

È domenica, e Bea mi ha invitato a casa sua per qualche canna.
Esco di casa, in anticipo di qualche minuto, dato che devo passare a comprare le sigarette.
Quei bastardi a Borino non me le vendono, quindi devo andare a prenderle giù a Povo.
 
Comprato lo sbura e preso il bus arrivo in Dante, e mi incammino verso casa di Bea. Ho appena tirato fuori una sigaretta e me la sono portata alle labbra quando mi rendo conto di aver dimenticato l'accendino a casa.

Cazzo dio ma proprio a me
penso, mentre infuriato mi metto alla ricerca di qualcuno che possa prestarmene uno.

Dopo vari tentativi falliti decido di provare un ultima volta, e vedo un ragazzo alto che sgranocchia dei panpizza, pescandoli direttamente dal sacchetto. Sembra un po' un drogato, quindi credo di aver fatto bingo!
Mi avvicino sorridendo, e chiedo disinvolto "scusi buon uomo, ha per caso uno struzzo?" lui alza lo sguardo, e dopo aver deglutito la sua cibanza, mi chiede stranito "un che?"
"uno stizzo" rispondo.
Lui annuisce, e inizia a frugare nelle tasche.

Prendo tempo per osservarlo. Ha uno stile che mi ricorda fastidiosamente quello degli universitari, ma non ci faccio troppo caso; dopotutto molta gente si veste male al mondo.

Dopo aver trovato l'accendino me lo passa, e mentre mi sto accendendo la sigaretta mi chiede " tu sei di Trento?".
Io annuisco. "si. cioè, circa, vivo a Borino. Non so se lo conosci, è un paesino nel buco del culo di passo Cimirlo."
Lui ridacchia,"sì lo conosco, vado all'università di Povo".

Il mio sorriso scompare in un attimo.

Devo aver sentito male, non è possibile che un ragazzino così per bene sia un maledetto universitario, e pure della peggio categoria.
"Ah.. l'università di scienze?" chiedo ostile.
"Si esatto" risponde, ignaro del pericolo di fronte a lui.

Annuisco, e chiedo, a denti stretti "mh..e come ti chiami?"
Lui mi sorride, e mi porge la mano "chiamami Stella, tu come ti chiami?" io gliela stringo, esitante.
"Gabriele " rispondo.
"...e quindi prendi il 5 per andare su?" chiedo poi.
Lui sembra ignaro, e mi risponde tranquillo.
"si esatto, però è sempre pieno di studentelli rompipalle che urlano".
Io, che ero già scazzato di mio, mi arrabbio fortissimo.
"Come scusa?" chiedo freddamente.
"Ma si, sai, i ragazzi delle superiori che infestano gli autobus"
A quel punto la mia rabbia supera ogni limite.

"Ah sì?! Anch'io prendo il 5, però è sempre pieno di universitari del cazzo che invece che prendere il merda di 5/ prendono il mio cazzo di bus riempiendolo fino agli angoli più remoti di puzza di sudore e brutto stile!!" urlo irato.

Lui mi guarda con gli occhi spalancati.
"Grazie mille" ringhio, aggressivo.
Poi mi giro e me ne vado, mettendomi l'accendino di quel "stella" in tasca.

ma poi che cazzo di nome è stella?!
penso infastidito.

Stella's pov

"Boia dio!
quel tipo mi ha inculato lo stizzo"
Tiro furiosamente i panpizza per terra, e le formiche accorrono fameliche a mangiare quella pietanza creata dagli dèi.
Sono così irato che non ho nemmeno tempo di tirare su qualche formica da portarmi via.
Non ci posso credere, penso, mentre tiro fuori il telefono per raccontare ad Emma quello che mi è appena successo.

Quando risponde inizio ad urlare parole fiammeggianti di odio e ira funesta del pelide achille.
Emma mi ascolta indifferente, abituata ai miei lamenti sugli studenti che affollano i bus.
Quando finisco di blaterare emma mi dice
"Ok ora vado a leggere fanfiction omegaverse, ciao."
Metto giù, insoddisfatto della sua reazione. Emma non capisce il mio odio..

Guardo a terra, e nel frattempo posso vedere una strana ragazza chinata a raccogliere i rimasugli dei panpizza. Stranito mi avvicino e le tocco la spalla.

Appena lo faccio però si scatena una reazione inaspettata.
"BARK BARK WOOF WOOF ARGGG" grida rocamente.

Indietreggio spaventato e la ragazza mi ringhia contro, per poi procedere alla fuga a quattro zampe, correndo come una forsennata; all'ultimo secondo intravedo sul suo collare il nome "alice".

Questa città è piena di strambi.
Ma poi con quale originalità chiami tuo figlio Gabriele?
Ma io non so.

Ancora infastidito dagli accadimenti di oggi mi incammino verso casa, in via Centro Sociale numero 6.

Arrivato, mi preparo le cose per il giorno dopo.
Domani è il mio primo giorno di università, dato che il primo mese non sono andato.
Stavo riordinando il salone e mi sono reso conto tardi che l'anno era già iniziato.

Ripenso alle parole del ragazzo della stazione.
Come si permette?? Scommetto che era uno studentello liceale del diavolo, solo uno di loro si permetterebbe di rivolgersi così a un supremo universitario.

Smetto di pensarci prima che mi venga l'ulcera e poi vado a farmi il pranzo.
Cracco mi ha portato tre zucchine succose dal suo orto e ho intenzione di mangiarmele tutte.

A proposito di zucchine, Cracco mi ha detto che c'era una quarta zucchina nel suo orto, la più grande di tutte, ma che dei liceali deficienti satanisti si sono messi a tirare pali di legno e l'hanno spiaccicata.
Un motivo in più per odiarli.

Cerco di scacciare dalla testa il pensiero dei liceali, o finirò per esplodere.
Poi mi preparo per andare al lavoro.
Faccio il Deliverista, e porto il cibo alla gente con la mia bellissima bici.

(non so come funziona fare il Deliverista, prendo spunto dalla pizzeria)
Arrivo al lavoro, e c'è subito un ordine da portare.
"47 pizze con salsiccia e patate per i ragazzi delle pulizie" mi dice il capo dandomi un bigliettino.
Cazzo ma sempre le pizze con le patate devono ordinare sti pulitori.
"ah e anche 15 marinare e 8 margherite, per via borino la casa bianca su per la salita" e mi dà un altro biglietto.
Chiaramente, ho capito dove devo andare, e monto in sella, dopo aver messo le pizze nel gigaborsa; poi parto su per i monti

Dopo circa 50 minuti riesco a trovare la casa bianca di via borino, e suono il campanello.
La porta si apre e un ragazzino bassino sbuca fuori.
"Ma tu !!" urlo sorpreso.

Era il ladro liceale di quella mattina!😠😨

Gabri's pov

Siamo in chimica.
Come sempre, Alice vuole la pizza.
"Prendi almeno 10 marinare" urla Jules dal salotto "anche margherita" aggiunge Bea.

Dopo essere andato da Bea, questa mattina, abbiamo deciso di venire a casa mia a farci altre canne e fare pranzo.

Ordino le pizze, e dopo tipo un sacco di tempo suona il campanello.
"è il deliverista, vado io" dico ai brodeghi, aprendo la porta.

La mia good mood scompare immediatamente appena vedo chi c'è davanti alla mia porta.
È l'universitario di stamattina!🤬

Lo guardo sconvolto.
"Che cazzo ci fai a casa mia stolto" chiedo cortesemente.
"Io ti porto il pranzo ed è così che mi ringrazi? Che cazzo, sto giovani d'oggi" borbotta.
"Beh. Grazie." dico secco, lui mi dà le pizze.

"Gabri quando ci metti??" urla gheri da di là. Intanto sindi è venuta alla porta.
"Chi è? Lo conosci?" mi chiede, guardando Stella.
"no, è solo il deliverista" rispondo io.
"Sarò solo il deliverista ma mi devi ridare il mio accendino, maledetto" sputa lui.
Sindi mi guarda confusa.
"ma allora sì che lo conosci! vuoi venire dentro? ti offriamo da bere" dice.

Io la guardo a occhi granati.
"assolutamente no" dico.
Stella mi guarda, e fa uno smirk che non mi piace affatto.
"verrei volentieri, ma sto lavorando. possiamo vederci altre volte se vuoi" dice a Sindi. Lei sorride "sono lesbica".
"ah scusa"

Intanto me ne sono andato.
Non so perché ma l'idea che Stella esca con Sindi mi da fastidio. Probabilmente perché non vorrei mai che un universitario maledetto potesse solo parlare con me e la mia gang..

"Gabri, saluta il tuo amico" mi chiama sindi dall'ingresso.
"non è mio amico, vaffanculo!" urlo indietro.

Poi sento Jules e Gheri che ridacchiano, e intrasento qualche parola, tipo "sexual tension" e "sus".
Che burla!

Io non sono ghei!😠

One Shots: una storia fra compagni♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora