Chapter 1

578 17 3
                                    

WAIT!
Just a moment :3
Allora, volevo solo avvertirvi su alcune cosuccine uwu
1. La storia non sarà solo su Mirko, ma anche su tutti gli altri :3
2. Ho dovuto aumentare l'età per poter fare certe cosucce uhuh
3. E ho dovuto cambiare per forza  alcune cose hahaha ora mi dileguoo ❤

-...Mi manca già Napoli-

Era la millesima volta che Pio pronunciava quella frase, e la tentazione di buttarlo giú dal treno si stava facendo davvero molto forte. Almeno se lo avessi cacciato dal mezzo, sarebbe tornato nel suo tanto amato paese, zittendosi un pò e lasciandomi viaggiare in pace e in un tranquillo silenzio.

-Pio, se dici ancora quella frase, ti ci mando io in patria- Cerco di sembrare seria, ma il tono completamente divertito, rovina il mio piano.

-Perché, hai un jet privato?- I suoi occhi scuri si illuminano mostrando un velo di ammirazione, mentre le sue mani si immergono fra i capelli leggermente ricci, capaci di variare dal castano scuro al nero. Il suo ampio sorriso mi fa ridere, e non posso fare a meno di comprendere perché sia diventato il mio migliore amico.

Semplicemente, anche con l'umore peggiore del mondo, col suo divertente accento napoletano, con un semplice sorriso o una battuta, riesce sempre a strapparti un sorriso o una risata, e con la sua sola presenza é impossibile stare in silenzio o passare giornate noiose.

Per non parlare della sua parte dolce... Ci sono stati vari periodi in cui mi sentivo il mondo crollare addosso, ma lui era sempre pronto ad abbracciarmi e ad aiutarmi, nonostante avesse anche lui i suoi problemi...

Insomma, é proprio il migliore amico che tutti vorrebbero. Ci conosciamo dalle elementari, e nonostante all'inizio ci odiassimo, ora siamo praticamente fratelli.

-Si, Pio...Il jet é nella tua zucca- gli sorrido, mentre lui alza le mani in segno di resa, con uno sguardo sorpreso.

-Beh, Iris, io non vedo nessuna zucca qui...e non penso neanche che un jet privato riesca stare dentro ad una zucca...poi, non so te- sentendo il suo accento napoletano non posso fare a meno di ridere.

-Sei sempre il solito, Pio...- mi porto i lunghi capelli tinti di viola sulla spalla sinistra, per poi sistemarmi meglio sul sedile e socchiudere gli occhi, pronta per riposarmi un po'...

Eravamo appena partiti da Napoli, pronti per raggiungere Pomezia, una piccola città di Roma.

Beh, effettivamente Pio aveva ragione a lamentarsi... Era come passare dalla ricchezza assoluta alla povertà totale... Ma lí vivono i miei nonni, che purtroppo in questo periodo non stanno troppo bene. Per questo motivo, i miei genitori mi hanno mandato con Pio a visitarli, siccome loro erano troppo impegnati col lavoro per venire con noi.

Perché proprio con Pio?

Beh, può sembrare strano, ma fra noi due, Pio é il piú responsabile...Forse perché lui ha 17 anni, mentre io ne ho 16, ma sinceramente non lo so.

I suoi genitori, lo hanno lasciato venire con me senza problemi, forse per sdebitarsi per tutte le volte che loro figlio é rimasto a casa mia, siccome loro non avevano la possibilità di restare con lui.

Beh, meglio cosí...piú resto con lui, piú la mia vita sembra migliorare, e piú stiamo insieme, piú il nostro rapporto si rafforza.

Si dice che se un'amicizia dura piú di 8 anni, allora durerà per tutta la vita....e sinceramente penso che sia proprio cosí.

Mi addormento fra questi pensieri, sentendo il braccio del mio adorato Pio, circondarmi le spalle....Dio solo sa quanto gli voglio bene.

Fu una totale confusione quando arrivammo a destinazione. Centinaia e centinaia di persone facevano avanti e indietro con la valigia e la mia mandibola quasi cadde a terra per lo stupore. Non avrei mai immaginato che cosi tante persone andassero a Pomezia... Era una città abbastanza piccola, perciò la cosa mi sconvolse un bel po'...che aveva di tanto bello quella città?

We are disconnected//°Mirko Trovato°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora