19.

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M a t t h e o

Mi ritrovo sopra Astoria e sono quasi al limite finché qualcuno non irrompe nella stanza.

"Smettetela di scopare. Io e mio fratello dobbiamo parlare, quindi esci Greengrass", lei non gli risponde facendolo innervosire.
"Ho detto che devi andartene troia", quasi urla.
La ragazza, si alza immediatamente, si riveste e va via sculettando.

"Grazie Tom, mi hai rovinato una scopata", dico rimettendomi i boxer.
"Di certo non sarà l'unica della giornata", alzo gli occhi al cielo.

"Magari riuscirai a trovare qualche corvonero o tassorosso...e perché no? Potresti convincere anche Scarlett già che ci sei", mi blocco.
"Che cosa stai insinuando?", domando nervoso.
"Beh mio caro e piccolo Mattheo, non è da gentiluomini baciare una ragazza per poi abbandonarla in mezzo a un corridoio".

Adesso mi prende per il culo?

"Chi te l'ha detto?", "È stata proprio la tua amichetta a farlo".

Sospiro.

"Stai attento fratellino, nostro padre ci ha ordinato una cosa ben precisa, non questo", "E io mi sto attenendo al piano" "A me non sembra", stringo i pugni.
"Non fare passi falsi Mattheo", ridacchio falsamente.
"Beh, allora non farli nemmeno tu", "Cosa intendi dire?", chiede avvicinandosi minacciosamente.

"Non sono io quello che ha cercato di infilarsi in mezzo alle sue gambe durante una punizione", lo provoco.  "Come se non lo volessi", sorrido maligno.
"Sai qual è la differenza? Che io quella sensazione l'ho già provata", sussurro l'ultima frase e mi prende per il colletto della camicia.

"Sei un bastardo, ma sai? Lo sono anch'io. Nulla mi vieta di poter recupare", serro la mascella.
"Oh, non fai più il furbo ora?", lo spingo via.
"Non ti azzardare", "Vorresti impedirmelo tu?", "No, Scarlett non ti permetterà di avvicinarti così tanto a lei".
"Aspetta e vedrai fratellino. Aspetta e vedrai", ripete uscendo dalla camera. Alla fine decido anch'io di andarmene per prendere una boccata d'aria.

S c a r l e t t

Mi sto alzando dalla sedia visto che è appena finita la lezione di pozioni. Il sabato sera e la domenica sono passati piuttosto velocemente, io e Mattheo non ci siamo minimamente visti, ma in compenso ho incontrato Tom svariate volte.

Sono appena uscita dall'aula e una volta svoltato l'angolo mi ritrovo il ricciolino con la lingua ficcata nella gola di una corvonero.

Stringo i pugni e una strana sensazione si fa largo dentro di me.

Quando si staccano e mi nota ghigna. Scuoto la testa quando manda via la ragazza e si avvicina a me.

"Oh, ma non dovevi mandarla via, potevi continuare a soffocarla", dico ironicamente.
"A quello ci penserò più tardi, ma non con la lingua", alzo gli occhi al cielo.
"Sei patetico", "Perché?", "Perché mi baci e poi ti fai trovare con un'altra". "Se è per questo è da sabato che scopo con Astoria", ammette come se fosse una cosa del tutto normale.
"Sei un bastardo", "E tu sei gelosa".

Vedi cosa devo sentirmi dire.

"Io non sono gelosa", "La tua espressione e i tuoi pugni serrati dicono il contrario".

Sciolgo le mani e incrocio le braccia sotto al seno.

"Non ho motivo di esserlo", "Ma smettila, provi ancora qualcosa per me nonostante siano passati anni".

"Come osi? Sei presuntuoso ed egocentrico", "Lo sono sempre stato, eppure nemmeno questo ti ha tenuta lontana da me", mi giro pronta ad andarmene, ma quando lo faccio noto una persona fatta al caso mio e comincio a camminare nella sua direzione.

"Che stai facendo?", chiede Mattheo seguendomi poco dietro.
"Stai a guardare.-", faccio un breve pausa, "-Tom!", urlo e tutti gli studenti in corridoio si girano verso di me, compreso il diretto interessato.

"Scarlett? Che-", non lo faccio terminare che prendo il suo viso tra le mani e lo bacio.

Spazio autrice
E beh, qui la situazione si complica...e ancora devono accadere così tante cose.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Lasciate un commento e una stellina. Un abbraccio❤

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora