Chapter 16 - Nice To Meet You

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Quel pomeriggio passò tranquillo e non successe nulla di particolare. Io rimasi fino all'ora di cena chiuso nella stanza di Draco a leggere un libro e a fumare sigarette su sigarette e lui era rimasto per tutto il tempo in ufficio senza muoversi mai.

Decisi di alzarmi per sgranchirmi le gambe solo verso l'ora di cena: mi stiracchiai e buttai il libro ormai finito sul letto, aprii la porta e raggiunsi in pochi passi il biondo che, sentendomi arrivare, girò lo sguardo verso di me.

«Non sei più uscito da lì» mi disse.

«Ho finito di leggere un libro» gli dissi buttandogli sulla scrivania il pacchetto di sigarette finito, lui alla vista sgranò gli occhi.

«Era pieno!» esclamò e io feci spallucce.

«Non me ne sono reso conto, scusami» lo guardai e lui sbuffò buttando il pacchetto nel secchio posto sotto la sua scrivania.

«Ti fa male fumare così tanto» mi disse e io ridacchiai nervoso. Da quando si preoccupava per me?

«Non mi interessa» risposi e nello stesso modo in cui ero andato da lui, me ne andai ma la porta si spalancò di botto e Adam buttò dentro la ragazza rossa di quel pomeriggio che incrociò le braccia al petto duramente. Mi girai per guardarla.

«Che cazzo succede?» sbottò Draco alzandosi dalla sedia.

«Non vuole prepararsi» spiegò l'uomo.

«Non è vero! Ho detto che non ho i vestiti adatti per l'occasione» lo corresse la rossa e Draco serrò la mascella.

«Sono sicuro che in mezzo a tutti quei vestiti avrai qualcosa da troia» sbraitò e io sgranai gli occhi.

«Non ce l'ho» gli rispose a tono la giovane e non so perché lo feci ma trovai il coraggio di avvicinarmi di nuovo a lei.

«Ti aiuto io» le proposi e gli occhi di Draco saettarono subito su di me, una risata nervosa riempì la stanza.

«Tu non ti muovi da qua» sputò e io lo guardai.

«Questa ragazza ha firmato un contratto e qualcuno dovrebbe aiutarla a capire come vestirsi» gli risposi «Mi sembra il minimo che puoi fare»

«Io non devo fare proprio niente!» sbottò.

«Tu no, ma io mi sento in dovere di farlo dato che ci ho parlato io» alzai la voce anche io «Conta mezz'ora e se entro questo tempo non sarò di ritorno, vienimi a cercare» proposi e lui mi guardò negli occhi, si avvicinò a me prendendomi il viso a coppa con le mani.

«Giuro su dio che se scappi ti uccido» ringhiò «Non provarci, stavolta finirebbe male»

Mi tolsi dalla sua presa e gli lanciai uno sguardo cruciale, odiavo quando mi toccava in quel modo.

Feci cenno con la testa alla ragazza di seguirmi e lei lo fece senza opporsi, la seguì fino alla sua stanza e mi sorpresi di vederla in quella che prima era la mia. La condivideva con Hermione e probabilmente anche Pansy; mi presi qualche secondo per osservarla e un sospiro lasciò le mie labbra.

«Questa era la mia vecchia stanza» la informai «Con chi la condividi?»

«Oh, con solo una ragazza. Penso si chiami Hermione, ci siamo viste solo una volta» mi raccontò.

«Solo lei? Non c'è anche un'altra ragazza?» chiesi e lei scosse la testa in segno di negazione, annuii e sospirai.

«Come pensi di aiutarmi?» mi chiese e io feci spallucce.

«Volevo solo allontanarmi da lì per un attimo, non so nemmeno da dove partire» ammisi e lei ridacchiò.

«Come mai sei lì? Se posso sapere»

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora