Emma non ce la faceva più.
Ogni volta che vedeva una coppia di fidanzati, si chiedeva il perchè lei e Draken non erano così.Emma si era stancata di questa relazione.
Però amava troppo Draken, lo amava con tutta se stessa, aveva fatto tanti sforzi per riuscire a diventare la sua ragazza, e ci riuscì.
Anche se Emma pensava che il ragazzo se ne fregasse della loro relazione.
Non le faceva mai un complimento.
Non la chiamava.
Non le mandava nessun messaggio.
Non la cercava mai.Infatti era proprio Emma che cercava di mandare la relazione avanti.
Lei sapeva che Draken era impeganto con la Toman, con le moto, e altre cose da ragazzi, ma diamine, hai una ragazza, pensala per qualche secondo, scrivila, abbracciala.Erano da settimane che Emma era tormentata da questi pensieri.
Erano da settimana che Emma si ritrovava la sera a piangere senza nessuno che poteva consolarla.Erano settimane che Emma si sentiva di morire.
Ma anche se con tutta la sua forza che aveva, non riusciva proprio a lasciare Draken, però stava cercando di dimenticarlo.
Quindi una sera decise di uscire con un gruppo di suoi amici e andare in qualche bar.
Erano le 21:15, quando, gli amici, la vennero a prendere.
Emma si sarebbe promessa anche che, quella sera non averebbe pensato a Draken. Si sarebbe divertita con i suoi amici, e magari si sarebbe anche bevuta qualcosa.
Arrivati lì, si trovarono in una vera e propria discoteca.C'erano tante persone, musica a tutto volume e luci led dappertutto.
Non che a Emma la cosa dispiaceva, anzi, amava tutta questa energia.
E quindi si buttò a capofitto nella folla, lasciando gli amici indietro.Dopo una ventina di minuti, Emma andò a prendersi qualcosa da bere. Aveva ballato troppo ed era molto stanca e quindi doveva prendersi una rinfrescatina.
Prima di chiamare il barrista, accese il telefono e notò che non le venne nessun messaggio o chiamata da parte di Draken.
Ci rimase male, ovviamente, ma subito dopo si rimproverò dandosi un leggero pugno sulla testa.Si era promessa che non lo avrebbe pensato quella sera.
Per questo chiamò subito il barrista per qualche bicchiere di alcolico.
Prima uno, due, tre, quattro, e forse cinque? Emma non riusciva a ricordare ma ne prese tanti.E quindi si era ubricata.
Però si sentiva bene, benissimo, come se fosse rinata. Non pensava a niente, e soprattutto, non pensava a Draken.
E ovviamente, cercando di non andare a sbattere da qualche parte ,andò a torvarsi qualche posto per sedersi.
Lo torvò e subito saltò sul divano, prendendosi metà parte di essa.
Si sentì una risata e quando Emma si girò, si trovò un ragazzo alto, con i capelli marroni e corti, vestito con una semplice camicia e un pantalone.<< Cos'hai da ridere? >>
Emma si era infastidita, voleva solamente sedersi, perchè quella persona aveva riso per questa cosa?
<< Ti sei completamente buttata sul divano! Una scena molto buffa, non trovi? >>
Si sentì un' altra risata.
Il ragazzo continuò:
<< Ecco, che ne dici se andiamo fuori? Qui c'è troppa musica! >>Emma non aveva voglia di lasciare il divano, però c'era veramente troppa musica, e si accomodarono fuori.
<< Bene, adesso possiamo parlare. Ti manca già il divano? >>
Emma non amava le prese in giro.
E questo tipo già le stava antipatica.