Olivia's Pov
I giorni passavano è proprio come li avevo chiesto, Nicholas non si era minimamente avvicinato a me, non mi guardava nemmeno. Era quello che volevo, giusto? Che noi tornassimo come prima, due persone che si evitano, come se fossimo i miei genitori.Era Zeus a volerlo, il volere del padre degli dei non deve essere mai contraddetto. Scimiottai la voce di Alexis quando li avevo raccontato quello che era successo.
Alla mia felicità non ci pensa? Potrà essere anche il padre degli dei, ma questa volta non ha fatto tutto ciò per proteggermi, ma per proteggere se stesso e il suo inutile trono. Gli avevo risposto con voce piena di rabbia. La nostra conversazione era finita così, non li avevo lasciato il tempo di replicare che avevo preso le rose bianche ed ero andata da Olimpia. Ormai era l'unica destinazione in cui sapevo che avrei ritrovato un po' di calma.
Mi vedeva sempre con gli occhi cupi, e poi, finalmente, si è decisa a chiedermi cosa avessi. Non li ho mentito. Bastava la bugia che avevo detto a Nicholas a farmi sentire male. Lei in risposta mi abbracciato, non ha detto niente. Non mi ha detto che dovevo rispettare la volontà di Zeus come Alexis, mi ha solo confortato stringendomi attorno a se.
Andavo ogni sera, quando tornavamo all'accampamento da Olimpia, avrei dovuto moderarmi, ormai gli uomini stavano iniziando a notare che andavo troppo spesso lì.
"Olimpia" la richiamai vedendo che aveva gli occhi persi nel suo riflesso.
"Gli uomini stanno iniziando a notare che sto venendo troppo spesso qui. Lo sai che se fosse per me passerei tutto il tempo con te, ma non posso, devo proteggerti" li spiegai avvicinandomi a lei.
"Non puoi proteggere sempre tutti, alcune volte devi lasciare che la natura faccia il suo corso."
"Non possono scoprire chi sei Olimpia, Perseo al mio minimo errore ti farebbe del male, e non possiamo permettercelo" le accarezzai il volto.
"Andiamocene" voltò lo sguardo verso di me.
"Torniamo a Creta Olivia. Chiederò agli dei di aiutarci per sciogliere il giuramento. Prenderemo i nostri uomini e li porteremo con noi. A te non importa dell'onore e della gloria, e nemmeno a tua madre, lei vuole che tu torni a Creta sana e salva. Ti prego Olivia, io voglio tornare a Creta e dimenticare tutto questo, so che lo vuoi anche tu" mi guardò con gli occhi lucidi aspettando di darli una risposta positiva. Non potevo. Se sarei tornata a Creta cosa ne sarebbe stato di tutti gli uomini? Di Nike? E di Nicholas? Non ero qui per quello stupido giuramento, ma per mio fratello.
"Olimpia..." lasciai la frase in sospeso non trovando le parole per dirglielo.
"Lascia stare. Ho capito. Come sempre preferisci il bene degli altri piuttosto che il tuo."
"Cosa ti lega qui Olivia? È per Nicholas? Lui ti ha fatto soffrire più di tutti gli uomini che hai conosciuto."
Non è per lui.
"Olivia, non ne vale la pena gettare la tua felicità per un uomo" mi prese le mani nelle sue guardandomi con supplica.
"E se fosse per più uomini?" si allontanò e mi guardò negli occhi, li leggevo la paura dentro di essi.
"Lo vuoi fare per lui? Non sa nemmeno chi sei Olivia" scosse la testa contrariata.
"Che senso ha buttare la tua felicità per una persona che non sa neanche che sei sua sorella? Il frutto del tradimento di tuo padre e di Iris, che ha fatto in modo che rinnegasse te e tua madre. Olivia, ragiona con il cervello, per favore" mi supplicò. Vorrei tanto farlo, vorrei tornare a Creta insieme a lei, ma non potevo.
"Non puoi chiedermelo Olimpia. È mio fratello. Sai che darei la mia vita per te, ma se me ne andassi ora cosa sarebbe rimasto di me? Sono qui per lui Olimpia. Non posso andarmene e lasciarlo qui per poi scoprire che tra due mesi sarà morto."
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Nike
FantasyDimenticate tutto ciò in cui credete, dimenticate la vostra vita, le nuove tecnologie, le amicizie e gli amori. Dimenticate ciò che vi sta a cuore e ciò che odiate, dimenticate tutto e svuotate la mente. Ora non dovreste vedere niente, giusto? Adess...