PROLOGO

2.1K 95 10
                                    

"Scommetto la mia Ferrari!" disse Benjamin Lambert ad Adam in tono di fraterno antagonismo, nella stanza avvolta nel profumo di liquori e pesante odore di sigari.

"Benny, bello mio, mi dispiace ricordartelo ma l'hai venduta, la tua cara Ferrari," gli fece notare Adam, sistemando con calma le carte che teneva in mano. "Invece io scommetto... Sì, ho trovato! Io scommetto il mio scotch vecchio di venticinque anni."

"Tecnicismi, caro ragazzo," commentò Benjamin, masticando il suo sigaro. "Ok, lascio."

"Le tue carte devono puzzare quanto i tuoi piedi," commentò Adam.

Frank Lambert bevve un sorso del suo scotch.

"Servito, tesoro!"

Don Lambert, il loro cugino, imprecò.

"Significa che ha una mano micidiale..."

Don era un esperto nel giudicare le persone, ma Adam sapeva che Frank era un maestro del bluff.

"È quello che vuole farti credere."

Frank lanciò un'occhiata in tralice ad Adam.

"La tua psicologia da PR ti ha dato alla testa, caro."

"Ti piacerebbe," replicò Adam. "Io vedo il tallone di Achille e di solito capisco quando qualcuno vuole imbrogliarmi. Ci sono nato così e tu lo sai molto bene."

Don guardò da Adam a Frank.

"Vedo il tuo scotch, maestro, e vi aggiungo la mia tequila. Come la vedi questa cosa?"

"Magnifico!" disse Adam.

"Ok... Basta con tutto questo entusiasmo! Dai, chiudi il becco!" gli ordinò Frank.

Il cellulare di Adam squillò, interrompendo la loro appassionante partita.

"Oh, no. Non mi dire... Un'altra delle tue giovani amichette? Un altro booty-call, cugino?" chiese Don.

"Eh, Don, sai che non è un segreto. Adam mira sempre alle giovani..." approvò Frank.

"Quelle più vecchie non ci cascano... Lo prendono sempre a pesci in faccia," aggiunse Benjamin.

"Andate a farvi fottere tutti e tre!" esclamò Adam e poi rispose al suo cellulare. "Adam Lambert qui," disse lui con molta professionalità e determinazione.

"Buonasera, signor Lambert. Sono l'agente Clarkson della polizia di Los Angeles. Chiamo per conto della signorina Leona Sheridan. È stata accusata di guida in stato di ebbrezza, e mi ha chiesto di chiamarla."

L'uomo si schiarì la gola.

"Al momento, la signorina non è nella sua... forma migliore."

Adam si alzò in piedi.

"Agente Clarkson, dove state portando Leona Sheridan?"

L'agente glielo disse.

"Ho capito... Mi può dire brevemente cos'è successo?" chiese Adam passandosi una mano fra i capelli.

"Signore, stava percorrendo contromano una strada a senso unico e ha rischiato di investire una famiglia di ritorno da una gita a Disneyland."

Adam imprecò piano e scrollò la testa.

"Grazie mille della telefonata. Arriverò il più presto possibile," disse Adam, spegnendo il cellulare. "Spiacente, ragazzi! Emergenza! Leona Sheridan. Devo andare adesso... subito."

"Guida in stato di ebbrezza, vero?" chiese Benjamin.

Adam annuì.

"Accidenti!" imprecò Frank. "Che cosa dobbiamo fare a proposito della pubblicità per 'La sala d'attesa'? Leona doveva iniziare il giro di pubbliche relazioni la settimana prossima."

"Se soltanto tu avessi a che fare con sua sorella, Kaci," disse Don. "Pare che sia una vera professionista."

"Peccato che abbia piantato in asso il suo ex marito durante la loro ultima pellicola," disse Benjamin.

"Con non puoi mai sapere quanto abbiano travisato la storia."

L'umore di Adam peggiorò.

"Toccherà anche a me travisare un po'."

"Tu sei quello che risolve i problemi della famiglia, fratello," disse Benjamin. "Va' a fare quello che ti riesce meglio."

LUCI! CAMERA! AMORE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora