Nelson, un cuore spezzato; un'anima fragile; un continuo buco nell'acqua dopo l'altro; un continuo stato di disagio.
Nelson si sente così dopo la brutta fine di una relazione, una storia che lo ha segnato profondamente, perché ci aveva messo tutto s...
Citofono e poco dopo appare sulla porta. Il destino, in questa serata nonNerd, mi ha riservato lei, Alice: una ragazza alta, dai lineamenti molto dolci. Lunghi capelli corvini le incorniciano il viso e si adagiano sulle minute spalle. Un abitino succinto dall'ampia scollatura rivela le sue forme. La mia attenzione ricade sul sorriso stampato in volto, sulle labbra carnose e sui due calici di vino bianco che agita in aria. Mi stampa un bacio porgendomi il bicchiere, poi si volta facendomi accomodare sul divano. Mi sento pronto, mi sento avvampare. Sono in fermento. Nulla potrà rovinare questa serata.
"Ti va della musica? Ho una playlist che mi ha suggerito mio fratello." Annuisco e in pochi secondi la voce di Chris Martin dei Coldplay si diffonde nella stanza, mi rilasso. Alice si china verso un mobile e apre due ante, prende noccioline e patatine e le dispone sul tavolino davanti a me. Mi sento bene nonostante le aspettative. Le bollicine iniziano a fare effetto in fretta, quattro chiacchiere non troppo profonde e siamo a baci poco casti. Le sfilo delicatamente il vestitino e ammiro sbavante il suo corpo in intimo, lasciandole piccoli baci sul collo. Ma in questi casi, non ci si salta addosso come nei film, strappandosi tutti i vestiti e nella foga sbattendo in ogni angolo della casa? Probabilmente si, ma la realtà è che sono arrivato in camera barcollando e urtando contro non so che mobile, se l'avessi presa in braccio per fare il figo, saremmo finiti lunghi distesi sul pavimento. Il vino ha raccolto i suoi frutti e anziché sentirmi disinibito, sono brillo e rallentato.
La situazione si fa via via più rovente: siamo nudi, intrecciati in modo strano, quasi goffo, dopo qualche preliminare un po' impacciato. In poco tempo raggiungiamo una buona sintonia, un buon ritmo per due estranei. Mi godo ogni attimo. Forse dovrei concedermi più serate come questa, non è un crimine. Rispondiamo bene dei segnali che l'uno invia implicitamente all'altra e viceversa. Mi sento come il tennista Rafael Nadal nel giorno del suo miglior Roland Garros. Il mio matchpoint, il punto decisivo che decreterà il vincitore, è un po' diverso da quello del gioco con racchetta e non prevede vinti, ma è comunque dietro l'angolo. Ci stringiamo e ci avvinghiamo, la passione ha preso il sopravvento, i respiri indicano che entrambi vogliamo una cosa sola e che siamo determinati per non lasciarcela sfuggire. Dalle casse parte la traccia che mai avrei pensato possibile sentire ad un incontro non galante con una sconosciuta: "I will wait" dei Mumford & Sons. Il "crack" che proviene dal mio petto è un suono spaventoso. Game, set, match? Spoiler: no! Se fossi Rafa avrei fatto il punto della vittoria, ma io mi chiamo Nelson Venceslai, la pallina è schizzata oltre la linea di fondo e ad essere sconfitti in questo gioco carnale siamo in due. Il mio corpo reagisce nell'unico modo possibile, data la circostanza.
Se fossimo al cinema, sul maxischermo si vedrebbe un ragazzo riccio e nudo, seduto sul letto con le ginocchia incrociate e la testa affondata tra le gambe. Un giovane uomo ignudo nello spirito e nella mente che ferito nell'orgoglio e dilaniato nel cuore, non riesce a contenere un pianto convulso. Ma questo non è un film. È la dannata vita vera e tutto quello che ho accettato di fare stasera, per non pensare a quella testa di merda, non è servito a un cazzo. "Nelson, ho fatto qualcosa di sbagliato?" Alzo la testa e la scuoto energicamente. Cerco di riprendermi, di respirare a fondo. Tiro su col naso: "Scusami Alice, non c'entri tu, ho un po' di cazzi per la testa. Pensavo di riuscire a svagarmi un po', ma i problemi mi rincorrono." Sorrido di un sorriso di circostanza. "No, scusami eh! Andava tutto bene! Andavamo alla grande e poi dal nulla puf!" Con la mano imita un aereo che precipita, mi sento sprofondare. Colpito e affondato. Me ne devo andare. Mi alzo e mi rivesto, non ho nessuna intenzione di parlare delle mie cose con una sconosciuta, così delicata per giunta. "Scusami, è meglio se me ne vado..." Appoggia una mano sulla mia spalla, stringo gli occhi per evitare di dirle che non amo essere toccato se la circostanza non lo richiede e questo è uno di quei casi. "Possiamo riprovare, sono cose che capitano!" Non so se sentirmi sollevato o ulteriormente umiliato. "Grazie davvero Alice, ma non migliorerà la situazione. Buona notte e scusa ancora!" Attraverso il corridoio, acchiappo le chiavi dal tavolino e me la filo alla velocità della luce. La notte con il suo vento gelido mi colpisce in pieno volto, da domani si torna con la cuffia blu. Arrivo alla macchina, ho solo voglia di raggomitolarmi sotto il piumino e piangere fino a non avere più lacrime. Che figura di merda. Che figura di merda. Che figura di merda.
Apro la porta di casa e accendo la luce, butto il mazzo sul tavolo e vado in bagno. Mi spoglio, faccio una doccia poco gratificante e infilo il pigiama. Prendo una scatola di biscotti, i miei preferiti, e faccio partire l'anime da dove lo avevo lasciato. Non riesco a finire questa puntata, da giorni ci provo, ma niente. Ci penserà il Nels del futuro. Mi lavo i denti ed eseguo il mio controllo quotidiano in giro per casa, sperando di non trovare mostri o simili e mi appallottolo tipo pangolino sotto al piumone. Nanna. Un sonno affogato nell'angoscia. Un sonno amaro, a intermittenza, di quelli che vuoi dimenticare. Mi sveglio di soprassalto nel panico e senza fiato, mi riaddormento tremante e sudante come se avessi l'influenza ma per questo tipo di febbre non esiste medicina.
Nota dell'autore: Ehilà, come la và? La storia prosegue, la sofferenza di Nels si fa sempre più pressante. Riuscirà a dimenticare Cesare? Rivedrà Alice? Lo saprete nel prossimo episodio.
A proposito sto selezionando e ricercando tracce adatte ad ogni singolo episodio. Fare play vi permette di immergervi completamente nella storia, a mia detta. Voi liberissimi/e... Lasciate un commentino, giusto per esprimere un pensiero, un'opinione. Mi farebbe davvero davvero piacere 😄 Vi lascio con due fotine del nostro protagonista sbarbato.
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