Veronica
Oggi è il grande giorno. Sto aspettando mia madre sulla soglia della porta da ormai un quarto d'ora. Ci mette sempre così tanto prima di andare a lavoro. Sono emozionata. Emozionata ma allo stesso tempo agitata di come potrà andare il provino.
Ho sempre sognato fare questo mestiere, ho sempre pensato che fosse un mondo bellissimo senza pensare al quanto lavoro possa esserci dietro, ma ora che ci sto per andare incontro, un po' mi spaventa.«Sorridi sempre e non farti vedere così agitata»
«Veronica dio santo smettila di tremare! Devi calmarti ora» Per tutto il viaggio mia madre non ha fatto altro che consigliarmi in che modo comportarmi e dirmi di stare più calma.
A quanto vedo è più agitata di me.Siamo arrivate davanti il grande edificio dove si terrà il casting. Scendiamo dalla macchina e ci incamminiamo verso esso.
Quando entro rimango ad osservare tutto il posto. Persone che lavorano ai computer ed altre che scrivono su fogli in modo molto veloce. Seguo mia madre verso la segreteria.
«D'accordo il vostro provino inizia tra pochi minuti, potete aspettare su quei divanetti, vi chiamerò io» Facciamo come ci dice la goffa signora dietro il bancone.
Arriviamo nella sala d'attesa e quasi non mi cade il telefono dalle mani.
«Oh, David! Da quanto siete qui?»
Mia madre saluta il suo capo. David.
Rimango ancora scioccata sulla soglia della porta vedendo la figura davanti a me.«Oh permettimi, Sono David, lui è Edward, mio figlio, tu devi essere Veronica giusto?»
Stringo la mano all'uomo.
«Edward non ti presenti?» Lo riprende il padre. «Io e Veronica già ci conosciamo»
«Oh, non mi hai detto di conoscerlo» si intromette mia madre.
«E tu non mi hai detto che c'era compagnia»
La fulmino cercando di essere il meno agitata possibile.Dato che David fa posto a mia madre l'unico pezzo di divano che rimane libero è quello vicino ad Edward.
«Com'è che siete così silenziosi voi due?
Non avete detto di conoscervi già?»«E cosa dovremmo dire?» Risponde secco Edward al padre. Non ha tutti i torti, insomma, di cosa dovremmo parlare? Siamo entrambi a disagio e posso capirlo.
«Edward James Jones? È lei?»
Il moro si alza e tenendo tra le mani un foglio con su il pezzo di una parte da recitare, entra nella stanza assieme ad una donna sulla cinquantina.*Dopo un paio di minuti*
«Figliolo! Allora come è andata?»
«Beh che dire, suo figlio se la cava davvero molto bene! Le faremo sapere presto risposte»
Le risponde al posto del figlio la signora.«Dunque, ora è il turno della signorina Smith..» Tira su lo sguardo dal foglio per poi guardarmi. Le mani mi sudano e non riesco a smettere di tremare. Il cuore rimbomba forte e mi sento la gola secca.
«Ehi, ascolta» Qualcuno afferra la mia mano.
«Sta tranquilla, andrai benissimo. Dai impegnati, magari diventeremo giovani colleghi no?» Edward mi fa un sorrisetto ed io non so perché, ma mi calmo.*****
Dopo aver risposto ad alcune domande che un uomo di nome William mi ha fatto, che da come ho capito dovrebbe essere il registra, ho recitato il pezzo assegnato e dopo di che hanno iniziato a scrivere sui loro fogli mentre si sussurravano qualcosa tra le orecchie lui e la bionda signora.
«Tesoro! Allora è andata bene?»
Mi abbraccia mia madre.
«Penso di sì? Non so, spero di sì?»David si alza subito porgendomi la mano.
«Sono sicuro che siete andati benissimo entrambi» Si sistema la cravatta della giacca.«Beh comunque si è fatto un certo orario, che ne dite se mi date l'onore di offrirvi una pizza?» Edward alza subito lo sguardo dal suo telefono stando ancora seduto sulla poltrona.
«Se proprio insisti, dopo tutta questa giornata tra lavoro e provini ci servirebbe una bella cena!» Sorride mia madre.
I loro sorrisi sono così belli immischiati l'uno tra l'altro. È come se si conoscessero da tanti anni, cosa vera ovviamente. Ma è diverso, non è come quando mia madre sorride con le sue amiche. Ma è quando mia madre sorride con David. E se tra i due ci fosse più che un lavoro tra colleghi?
Comunque vadano le cose, non mi dispiacerebbe se mia madre si facesse una nuova vita sopratutto se è con un bel uomo come David. Mio padre dopo tutto non l'ho mai conosciuto davvero. Non so quale sia il suo colore preferito, il suo cibo preferito. Sinceramente non so nemmeno come sia la sua voce. Non me la ricordo neanche più dato che ci ha lasciato quando avevo solo 6 anni.
Arrivati nella pizzeria, occupiamo i tavoli. Ovviamente David e mia madre uno davanti l'altro e indovinate? Io giustamente davanti Edward. Che cosa romantica vero?
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Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾
Teen FictionVeronica è una ragazza che non ha mai avuto una vita semplice. Per via di sua madre e del suo lavoro si è ritrovata a dover cambiare quasi ogni anno il college, arrendendosi ormai nel trovare amicizie e un amore che le potesse stravolgere quella sua...