Capitolo nove.

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"Non ce la posso piú fare. Affondo il viso nelle mani mentre aspetto che il dolore si impossessi di me, lascio che mi affoghi. Lo accolgo e spero mi uccida."- After due.

*Pov's Emily*

Mi avvolgo la coperta intorno al corpo, ma non sembra bastare. Non ho altre coperte vicine, non ho voglia di andare in giro per casa a cercarne una.
Fa sempre più freddo in questi giorni monotoni. Tranne quando ho visto Louis, gli altri sono molto monotoni e altrettanto senza vita.
Non è neanche passato tanto, solo un giorno. A me sembra una vita.
Liam é strano, come sempre daltronde.
Sorseggio il mio the al limone mentre guardo il secondo episodio di Teen Wolf. Tra poco finisce ma non ho voglia di andare a dormire, non mi sento stanca, solo annoiata. Oggi doveva venirmi a prendere ma non l'ha fatto. Dovevo aspettarmelo.
Sospiro pesantemente per quella che sembra la centesima volta.
Dopo aver aspettato invana per quindici minuti davanti alla scuola ho realizzato che non sarebbe venuto. Gli ho scritto un messaggio ma non mi ha risposto, mi sono dimenticata che rispondono solo quando hanno voglia.

In compenso i genitori di Emily mi hanno detto che comincia a stare meglio. Meglio per davvero.
Quella ragazza merita di stare bene, merita di vivere. È quello che succederá.

Senza che me ne renda conto Teen Wolf è finito e il volto di Dylan O'Brien appare sullo schermo in tutta la sua bellezza. È tipo fantastico.

Sono le undici, non ho sonno ma non ho niente da fare.
L'unica possibilitá leggere.
Vado in camera e mi fermo davanti alla porta di Liam.
《Allora io vado》gli dico e lui alza lo sguardo dal telefono rivolgendomi un'occhiata veloce.
《Okay, buonanotte.》

《Si puó sapere che hai?》chiedo irritata.

《No, non si puó.》risponde altrettanto irritato cercando di imitare la mia voce ottenedo scarsi risultati.

《Sei così...così antipatico.》sottolineo l'ultima parola e lui ride

《Oh ma, senti da che pulpito.》. Afferma alzandosi dal letto e chuidendomi la porta in faccia.
Riesco a sentire la vena pulsarmi in fronte, non mi interessa se ha problemi personali, con me non se la deve prendere.
Sospiro frustrata e mi dirigo verso la camera. Voglio rilassarmi, è stata una giornata lunga, troppo per i miei gusti.

Mi butto sul letto e stringo la coperta di lana tra le dita, mi pizzica dappertutto ed è una delle cose più fastidiose dell'universo. Sento le palpebre iniziare a farsi pesanti, chiudo gli occhi cercando di scacciare i pensieri che mi invadono la testa ma sento uno strano rumore provenire da fuori. Stringo gli occhi per poi aprirli ma è tutto normale. Faccio per chiuderli di nuovo quando qualcosa, questa volta con più forza, colpisce la finestra. Sussulto spaventata e mi alzo titubante mentre l'ansia si fa spazio in me.

Mi avvicino con cautela alla finestra e vedo una figura non tanto alta ma snella che peró non riesco a riconoscere, mi mordo l'interno guancia e la apro accendendo poi la luce. Mi appoggio alla panchinetta sotto la finestra e cerco di mettere a fuoco l'uomo davanti a me. Quando alza lo sguardo, due inconfondibili occhi azzurri si incatenano coi miei. Nessuno dice niente, si sente solo il rumore della pioggia e un clacson suonare in lontananza.
Non so come mai, ma resterei a guardarli per ore.

La tensione è evidente, ma basta il suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra a mandare una scarica di elettricitá in tutto il mio corpo.

Ha una maglietta bianca a maniche lunghe leggermente bagnata che fa così intraverdere alcuni suoi tatuaggi. Sopra essa ha una felpa nera, la stessa dell'altro giorno. Jeans sbiaditi gli fasciano le gambe e dei capelli disordinati lo rendono ancora più attraente di quanto gia non sia.

Capisco bene perchè a scuola, quando mi è venuto a prendere quel giorno, riceveva occhiate maliziose da molte ragazze.
Dopo cinque minuti di sguardi che mi sembra di necessitare decido di rompere il silenzio

《Dovevi venirmi a prendere all'una, è quasi mezzanotte.》.

《Lo so.》.

《Sei un'idiota.》

《Lo so.》

Alzo un sopracciglio e faccio per chiudere la finestra alle mie spalle.

《Sono un casino. Un'idiota. Un coglione, ma per favore, vieni》. Sgrano gli occhi e torturo le mani non dadogli una risposta.

《È mezzanotte, non so perchè sono qui soprattutto a quest'ora. Non riuscivo a dormire e mi sei venuta in mente tu. Voglio solo...per favore Clair. Mi dispiace non essere venuto oggi.》. Scivolo lungo il muro e dovrei chiuderla e basta, ma come si fa a chiudere una cosa mai iniziata?

《Perchè non sei venuto. Ti ho aspettato per...》

《Non chiedermelo, ti prego scendi e basta. Ho bisogno di stare un po' con te.》dice non facendomi finire. Mi sembra di cogliere un tocco di disperazione nella sua voce ma probabilmente è solo una mia impressione.
Chiudo la finestra e mi infilo un guibotto, dato che non mi ero messa il pigiama quando mi sono buttata sul letto non mi devo cambiare.

Ho un aspetto orribile, mi sciolgo i capelli e li sistemo di lato. Metto le vans e scendo lasciando sbattere la porta di casa dietro di me.

《Louis!》urlo al ragazzo che se ne stá andando. Riesco a vedere le sye spalle rilassarsi, si gira e quando mi vede un sorriso si forma sul suo viso.
Mi raggiunge e mi mette una mano sulla guancia《Pensavo non venissi.》sussurra appena e strofina il pollice sul mio zigomo.
L'elettricitá si fa sempre più forte.
《E invece...》《E invece eccomi qui.》.

《Giá.》

《Giá.》

Mi tira vicino a lui tanto da riuscire a vedere il mio riflesso nei suoi occhi. Delle goccioline di pioggia gli percorrono la faccia e mi sembra James Dean.
Mi stampa un dolce e lungo bacio sulla fronte e un brivido mi percorre la colonna vertebrale.

《Sei gelata, andiamo in auto. Ti porto a fare un giro.》.

È tardi, ma questo rende ancora più elettrizzante l'appuntamento con Louis. Non credo si possa
definire appuntamento in realtá.

《Dove andiamo?》chiedo e lui mi afferra la mano.

《Sorpresa》mi fa l'occhiolino. Sono ancora arrabbiata con lui per oggi, ma stá cercando di rimediare e lo apprezzo.
Dovrei essere più accorta sui ragazzi dopo quello che è successo con Zayn ma gli occhi azzurri del ragazzo davanti a me mi prendono totalmente.

Sento qualcosa coprirmi gli occhi e mi ritrovo una benda addosso. Sorrido e mi tocco gli occhi.

《Ehi!》dico provacando una sua risata.

Mi porta in auto sempre tenendomi la mano, la stanchezza sembra passata sostituita infatti da un sentimento strano.

Me

Non abbiamo raggiunto i tot voti ma avevo il capotolo pronto.
Sapete tutti quello che è successo con Zayn.
Ha lasciato la band, essendo una Zayn's girl sono davvero distrutta, come tutte.
Non continuerò la storia per un po', nonostante sia su Louis e non sul moro.
Sono davvero triste, il capitolo è uscito uno schifo.
Sapevo che Zayn sarebbe stato il primo a 'mollare', ma mi aspettavo più poi che prima.
Votate se vi piace.
Always in my heart Zayn.

Hold me. ||Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora