Dopo quell'uscita Jeongyeon era piena di dubbi, ancora più di prima. Anzi, mi correggo, prima aveva solo certezze: Nayeon era un'approfittatrice, ma ora... Ora qualche piccolo dubbio lo aveva. E poi... Che posto dovevano visitare? Da quando era uscite erano passata una settimana e Nayeon non lo aveva più citato. Le due ormai si parlavano quotidianamente e doveva ammettere che la più grande non era così male. Forse era una brava attrice? O era davvero una bella persona? Se c'è una cosa peggiore delle certezze negative, quelli sono i dubbi.
Nayeon uscì dal bagno con addosso il pigiama; i capelli castani legati in uno chignon. Sorrise a Jeongyeon e poi entrò nel vano culinario. La corvina la osservò muoversi con leggerezza tra la credenza e il bancone, i suoi fianchi si muovevano da una parte ad un'altra come il sedere di un'oca di Tolosa. Jeongyeon storse il naso ma i suoi occhi non sembravano distaccarsi dal posteriore della più grande.
-Hey Jeongyeon.
La corvina osservò la più bassa voltarsi e si comportò normalmente, come se non stesse osservando il suo sedere fino a qualche secondo prima.
-Sì?
-Mangi il manzo?
Annuì semplicemente, il suo sguardo dirigendosi immediatemente verso la zona posteriore della cuoca quando si voltò di nuovo.
-Oggi sei tornata più tardi del solito.
-Sì, c'era una riunione.- rispose l'altra mentre giocava con spezie e condimenti vari.
-Ti pagano gli straordinari?
-Oh? Sì... Sì, certo.
-Quanto guadagni al mese?
-Quanto guadagno? Dipende...
-Non hai uno stipendio fisso?- domandò confusa e diffidente la più alta.
-Non proprio.
Ancora quella vaghezza tipica di Nayeon quando si parlava del suo lavoro. Ma cosa aveva da nascondere? Lavorava forse in qualche bisca clandestina? Era un'agente sotto copertura? Ma non poteva mostrare i suoi dubbi, il suo piano aveva come obbiettivo quello di guadagnarsi la sua fiducia, così stette zitta.
-Hai avuto altri ex prima di mio padre, immagino.
-Gelosa?- scherzò Nayeon. O forse non scherzava del tutto. I suoi dubbi li aveva e quella domanda aveva un obbiettivo. Voleva fare una battuta amichevole ma anche scoprire la verità... Piaceva davvero a Jeongyeon? Dal comportamento della più piccola negli ultimi giorni sembrava quasi di sì.
Jeongyeon ridacchiò. -E anche se fosse?
Il cuore di Nayeon cominciò a battere più velocemente ma cercò di ignorarlo. -Davvero? Gelosa di persone che fanno parte del mio passato? Perché? Paura che ti portino via la mammina?
-Te l'ho già detto perché.
La castana lasciò cadere il sale dal suo palmo sull'insalata. Il suo sguardo fisso su quelle foglie verdi. Che bei colori che ci dà la natura... Tentò di distrarsi con pensieri futili, ma tanto ne aveva sempre uno fisso e niente lo avrebbe fatto sparire. E' un po' come quando abbiamo un esame, non smetteremo di pensarci finché non arriverà il giorno di sostenerlo, e a volte potrebbe richiedere mesi.
-No... Non me l'hai detto.- Tremava un po', ma non lo diede a notare. Il suo cuore batteva forte e non sapeva neanche lei cosa le stesse accadendo. Perché tanta ansia al pensiero di piacere a quella ragazza? Le avrebbe detto di no e non se ne sarebbe parlato più. Intanto, sperava che la sua affermazione spingesse l'altra ad essere più esplicita, semplicemente per confermare una volta per tutte i suoi dubbi.
Jeongyeon si alzò dalla sedia e camminò lentamente fino ad essere affianco a lei. Osservò la carne sul fuoco e poi guardò la castana. -Secondo te perché?
La più bassa spostò la carne sul fuoco sperando che iniziasse a bruciare o che la cucina andasse a fuoco in modo da ignorare la domanda, ma ciò non avvenne. Rimasero in silenzio per diversi minuti, Nayeon persa tra i suoi mille pensieri.
-Jeongyeon...
La barista rivolse nuovamente il suo sguardo alla cuoca di casa. -Dimmi...- La messa in scena le stava uscendo così bene che quasi aveva dimenticato che stesse recitando.
-Ho davvero bisogno che tu mi accompagni in un posto.
Quelle parole avevano sicuramente catturato l'attenzione di Jeongyeon, la quale moriva dalla curiosità di scoprire quale fosse il famoso luogo citato in precedenza dalla maggiore. -Quel posto di cui mi parlavi?- domandò cautamente.
Nayeon abbassò lo sguardo. -Ho bisogno di andarci con qualcuno di cui mi fidi.
-E tu... Ti fidi di me?- domandò quasi sorpresa.
L'altra annuì timidamente. Per la prima volta Jeongyeon si sentì in colpa: mentre lei tramava alle spalle di Nayeon, l'altra riponeva tutta la sua fiducia in lei; e, per la prima volta in tanti mesi, i dubbi che aveva sul suo conto non le avevano sfiorato la mente. Osservò l'altra che con le guance arrossate girava la carne sulla piastra e sorrise. Era veramente molto carina quando arrossiva.
-Io...- iniziò Jeongyeon, rompendo il silenzio che si era venuto a creare. Nayeon alzò gli occhi e guardò le pupille sincere. -Ti accompagno. Ma... Dove?
Nayeon sospirò. -Devo confessarti una cosa. Ho... Rubato una parte dei soldi per la spesa.
Ecco! Sapeva che non doveva abbassare la guardia! Perché si era lasciata convincere da quelle guance rosse, da quei bei occhi, da quel sorriso così carino che...
-Hai rubato? Perché?
-Ha a che fare con questo posto.
Jeongyeon inarcò un sopracciglio, poi sgranò gli occhi. -Un centro di scommesse!?
non ci sono più lettori e scrittori 2yeon in Italia :(
penso che questo libro lo stiano leggendo 2/3 persone
a me dispiace tanto ma questo potrebbe essere il mio ultimo libro scritto in italiano (impiego tanto tempo per scrivere/tradurre in tre lingue diverse)
però continuerò a scrivere in inglese e spagnolo, se avete la possibilità di leggerli/tradurli
<3

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Se mi ami ti incastro|2YEON|IT
FanfictionJeongyeon vuole sbarazzarsi della giovane compagna di suo padre.