Ero in classe e il professore di chimica organica stava spiegando ormai da più di due ore e mezza.
Era solo la terza ora e i miei occhi minacciavano di chiudersi per riposarsi un po'.
"Chan coprimi" dissi al ragazzo che stava davanti al mio banco.
"Si non ti preoccupare Eun" rispose sospirando.
Osservai il professore un'ultima volta e appoggiai la testa sul banco chiudendo subito dopo gli occhi.
Ero stanca.
Non solo per la lezione che si stava svolgendo, ero stanca anche a causa dei pesanti allenamenti, dello stress e dell'ansia che provavo da un po' di tempo, dato che il giorno delle finali dei campionati si stava avvicinando sempre di più.
Ormai mancavano solo 3 settimane.
Ad aggiungersi a tutto ciò ovviamente c'era Jisung.
Non sapevo più come comportarmi dopo quella sera in palestra.
Non lo vedevo e sentivo da tre giorni e non avevo neppure il coraggio di scrivergli se andava tutto bene.
Era diventato il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo prima di addormentarmi.
Speravo ormai in uno dei suoi stupidi messaggi pur di vederlo online per me.Avevo un enorme peso nel petto e non riuscivo a capirne il motivo...
Decisi di smetterla di pensare a tutto ciò e staccai la mente addormentandomi sul banco, avvolta dal piacevole tepore del mio felpone preferito.
Mi risvegliai confusa a causa del chiasso che c'era in classe deducendone che fosse ricreazione.
Mi diedi due schiaffetti sul viso per svegliarmi mentalmente e andai da Lisa.
La presi per il polso e la trascinai fuori dalla classe.
"Ma dimmi pure bella addormentata" disse scoppiando a ridere.
"Ho bisogno di uscire. Adesso"
"E dove vuoi andare"
"A casa"
"Vuoi andartene così? Non ti senti bene?"
"Non mi sento bene"
"Che hai"
"Mi fa male il petto" inventai sul momento.
"mmh non posso uscire così a caso e non puoi nemmeno tu senza che un maggiorenne ti giustifichi"
Sbuffai scocciata.
"Aspettami qui che risolvo io per te" disse sorridendo.Tornò qualche minuto dopo ancora più sorridente di prima.
"Tutto risolto, tra un po' verrà una personcina a riprenderti. Io non posso andarmene perché dopo mi devo offrire all'interrogazione di matematica"
"Va bene... grazie Lisa"
"Mi devi un panino al bar"
"Anche no grazie allora"
Lei scoppiò a ridere e rientrò in classe.Mi incamminai verso il bagno delle donne e mi sciacquai il viso.
Mi guardai allo specchio e osservai il mio viso stanco di tutto quello che stavo passando. Forse avevo solo bisogno di avere una pausa, di staccare la testa per qualche giorno...
Dopo essermi asciugata mi legai i capelli e uscii.La campanella suonò, segnando così la fine della ricreazione.
Tornai in classe e poggiai la testa sul banco.Arrivò il professore accompagnato dalla bidella che tanto non sopportavo.
Il primo si accomodò alla cattedra, mentre la seconda si fermò sulla soglia della porta.
"Eun? Choi Eun?" urlò scocciata.
Mi alzai in piedi.
"Hai il permesso qui, devi uscire" disse sbrigativa prima di andarsene.
"Si grazie"
Preparai lo zaino il più velocemente possibile e prima di andarmene mimai un grazie indirizzato a Lisa.
"Buona lezione" salutai e chiusi la portaEro estremamente curiosa di sapere chi fosse il mio salvatore.
Arrivai davanti la segreteria dove con mio grande stupore c'era Jisung che guardava attentamente il suo orologio.
Lo raggiunsi e sembrava non essersi nemmeno accorto della mia presenza, così mi schiarii la voce, e finalmente mi guardò negli occhi.
Un sorriso apparve sulle sue labbra e le farfalle nello stomaco si fecero sentire più potenti che mai.
"Ciao Eun"
"Ei"
"Dai andiamo, ti porto a casa"
"grazie mille..." sussurraiCosa ci faceva lui qui?
Perchè era venuto a riprendermi? Per quale motivo non mi aveva più scritto?
Ero davvero confusa e non sapevo cosa pensare...Uscimmo dall'ingresso principale della scuola e raggiungemmo la sua auto.
Mi aiutò a salire e chiuse poi lo sportello.
Sentivo un senso di colpa crescermi dentro.
Il mio orgoglio aveva avuto la meglio in quei giorni, e non gli avevo chiesto neppure come stava.
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Only you//Han Jisung
Fanfiction[COMPLETA] Dove Eun e Jisung si incontreranno in una semplice palestra di judo nella periferia di Seul e conoscendosi dopo vari malintesi si faranno spazio ognuno nel cuore dell'altra. Dalla storia: "Perché?" chiese improvvisamente con fare infasti...