Nelson's POV
Apro gli occhi.
Sono a pancia in giù. Il freddo che sento sulla schiena mi costringe a tirarmi il piumino quasi fin sopra la testa.
Una mano cerca gli occhiali tastando sul comodino, li trova e li inforco: finalmente vedo il mondo.
Giro la testa verso la porta e noto un Cesare girato di spalle, raggomitolato su sè stesso.
La tentazione è troppa: tendo un braccio verso la sua schiena disseminata di graffi. Mi fermo. Lo ritraggo. Non oso. Non so se posso.Fammi un cenno Cesi, qualsiasi cosa...
Cesare's POV
Sensazione strana. Percepisco un tocco sulla pelle, uno sfiorarmi di piuma.
Sobbalzo pervaso dai brividi e mi giro di scatto. Nelson mi fissa stringendosi al petto il piumino, come se volesse nascondere le sue nudità.
Il suo silenzio sembra voler ottenere il mio consenso, la conferma che sia tutto ok. Glielo leggo negli occhi, ancora un po' gonfi dal sonno.
Anche se il mio volermi dileguare è un pensiero costante, sebbène la sensazione di sbocco non mi abbia ancora abbandonato del tutto, e nonostante io sia certo che quello che è successo sia stato un disastro, piacevole, ma pur sempre un disastro, non riesco a dire nulla che possa dare un taglio netto alla situazione che si è creata.
Non deve ripetersi, non deve ricapitare nemmeno per sbaglio, non possiamo mandare in malora le nostre vite, per una questione carnale, per un istinto primordiale che non siamo riusciti a bloccare. E allora perchè vorrei perdermi di nuovo nel mare dei suoi occhi?Per quanto possa non esserlo, si Nelsi, è tutto ok.
Benchè quella che provo, nel rievocare attimi di una serata vissuta nella dolcezza più devastante, sia un'insolita sensazione di benessere, mi sento ancora decisamente scosso.
Nels pare attendere un mio cenno. Non conosco altri modi che possano dissipare la sua ansia, se non quello di sorridergli e sfiorargli timidamente una mano.
Non casca il mondo se ricapita un'ultima volta.Nelson's POV
La domanda che ho sempre fatto a Cesare da che ne ho memoria è: "Tutto ok?" Gliel'ho posta un'infinità di volte in svariate occasioni. Alcune, dove non sono servite le parole: un gesto, uno sguardo o un sorriso erano sufficienti affinchè mi sentissi rassicurato; altre, dove era quasi d'obbligo sentirglielo dire, soprattutto dopo una lite.
Cesi, ora più che mai vorrei sapere se è "Tutto ok".
Sorride, dio quanto è bello; in quel sorriso è racchiuso tutto quello che mi serve. Grazie Cesi.
Mi prende la mano, se la passa sul viso, un bacio, un altro ancora e io mi sento più volte mancare il fiato. Sprovvisto di biglietto, salgo e scendo lungo i binari di questo roller coaster di emozioni, chiudendo gli occhi quando arriva il giro della morte e riaprendoli quando il vagone ritorna sul rettilineo; per tutta la corsa lo sento accanto a me, sorridente.
Mollo il piumino, mi tuffo tra le sue braccia e sono felice. Cadiamo sul letto e rotoliamo come bambini.
È la cosa più bella che io abbia mai provato; non mi importa cosa accadrà quando usciremo da questa stanza. Voglio godere della sua presenza, ogni istante. Voglio inebriarmi del suo profumo, per tutto il tempo che mi sarà concesso.
Consumo la sua essenza, mi nutro del suo essere e non mi basta mai.
"Caffettino?" Mi bacia sulla fronte.No, no, no. Non voglio staccarmi, so che poi finirà tutto.
Il panico mi assale. Deglutisco ma la gola è arsa, quasi gratta.
"Bel manzino, poi torno. Prima di subito!" Sorride.
Ma come diavolo fa? Non ho detto una parola.
Si alza e infilandosi i boxer si dirige verso la cucina. Arrossisco e mi stringo nel piumino.
Mi sento un vero idiota.Cesare's POV
Arrivo in cucina e inizio a barcamenarmi nel disastro presente. Nels è un disordinato patologico: pentole sporche, piatti con strane civiltà in formazione e chi più ne ha ne metta. Rabbrividisco inorridito.
La ricerca di una tazzina pulita non ha prodotto alcun risultato.
Giro la manopola del rubinetto e sconfitto, ne prendo una dal lavandino. È completamente unta d'olio; la lavo e l'asciugo con cura. Ci penserò dopo a sistemare il macello. Se aspetto che lo faccia lui...facciamo letteralmente i vermi.
Filmino: le mie mani intorno alla sua vita; il profumo del suo collo; la ricrescita della barba che mi punge il volto, infastidendomi quasi, finchè diventa piacevole. Tutte le cose che ho fatto fin'ora con lui, in un modo o in un altro lo sono diventate.
Scuoto la testa cercando di riprendermi. Fare un fottutissimo caffè, si sta rivelando un'impresa titanica. Continuo a essere pervaso da fitte e flash, mi sento provato psicologicamente.
Prendo la manetta e sbatto il caffè.
Filmino: la luce nei suoi occhi mentre il nostro piacere culmina all'unisono.
Sento mancare il fiato. Apro la finestra e ingoio un'ingente quantità d'aria fredda, dritta nei polmoni.
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E io sento te
FanfictionNelson, un cuore spezzato; un'anima fragile; un continuo buco nell'acqua dopo l'altro; un continuo stato di disagio. Nelson si sente così dopo la brutta fine di una relazione, una storia che lo ha segnato profondamente, perché ci aveva messo tutto s...