"A Part Of Me"

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Olio e acrilico su tela (20121)

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Olio e acrilico su tela (20121)

80x60

Voglio partire con il lavoro più importante, l'ho realizzato di recente per un importante concorso d'arte e credo sia il migliore che possa rappresentarmi, il migliore con cui possa presentarmi.

Ora lascerò la descrizione e la relazione del dipinto. Spero apprezziate e per favore siate gentili in quanto è un lavoro estremamente personale.

Grazie dell'attenzione e buona lettura.

Se volete raccontare le vostre esperienza, lasciare una considerazione finale, lo apprezzerei molto!

Lo scorso anno è iniziato un periodo davvero pesante per me: l'inizio della pandemia, la fine della scuola superiore; era ora che iniziassi a capire cosa volessi fare e chi volessi diventare.

Fare i conti con una nuova realtà completamente diversa e piena di responsabilità mi faceva preoccupare, avevo una costante ansia che gravava pesantemente sulle mie spalle; avevo e tutt'ora ho paura del tempo, che passi troppo in fretta, che io non riesca a stare al passo dei miei coetanei che già hanno posato le fondamenta.

Ho deciso di raccontare la mia storia, la storia di quest'ultimo anno e mezzo tramite questo dipinto.

Ho pensato potesse essere ancora una volta la mia valvola di sfogo, il mio metodo catartico per togliermi di dosso questo masso enorme che non faccio altro che portarmi appresso e che mi fa sotterrare ad ogni passo compiuto.

Tutto ebbe inizio con la pandemia, passare tutto il tempo da sola con l'unica persona che non sopporto è  stata una dura prova.

Farne i conti in ogni singolo istante stava diventando asfissiante, guardala tramite quel riflesso, anche solo di sfuggita, mi dava l'idea di non potermene liberare, l'unico modo era affrontala.

Ma non ne avevo le forze.

Il tempo passava e non cambiava nulla; ho iniziato a scappare dal mondo e non solo più da me stessa, ero intrappolata nella mia bolla, non mi riconoscevo più, non sapevo chi fosse Alessia, chi e cosa fosse stata fino ad all'ora.

Iniziai così a trascurarmi, a non raccontare più nulla, a malapena salutavo le persone, era tutto un' incubo intorno a me.

Mi sentivo tutto così stretto.

Pure camera mia, la mia camera che era sempre stata un porto sicuro per me, la vedevo come una prigione, non ricordo nemmeno di essermi affacciata dalla finestra a contemplare le stelle, a guardare le nuvole, ed ero una cosa che facevo sempre e che mi piaceva così tanto.

Mi ero reclusa nella mia stessa prigione, non avevo coraggio a guardare fuori perché avevo cominciato ad odiare tutto e non volevo pensare "ah, sono ancora qui".

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