Capitolo 11

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Veronica

Dopo esserci messi d'accordo su cosa fare con i nostri amici per farli avvicinare, arriviamo nel posto in cui ci ha detto mia mamma. Il luna park. Un luogo che amo. Ricordo ancora quando da piccola mia nonna mi ci portava e insieme a mio cugino Luca ci divertivamo a correre per metterci nella coda dell'attrazioni.
Luca ed io da piccoli eravamo così legati. Eravamo inseparabili. Per me non era solo un cugino. Ben si un fratello.

Ma col passare del tempo, crescendo, ci siamo divisi. Ora so solo che Luca lavora a Tokyo come poliziotto.

«Vuoi davvero andare qui? Se non hai voglia possiamo tornare indietro» Dico ad Edward.
«Non vado spesso in posti del genere, ma per te posso farlo» Dice facendomi l'occhiolino.

Il tutto passa in modo molto divertente, facciamo tantissime attrazioni in cui Edward fa il finto coraggioso ma in fine si rivela quello più spaventato. Mi aiuta a vincere un peluche di delfino e mi compra persino lo zucchero filato. Cosa sta succedendo? Perche tutta questa confidenza con lo stronzo della scuola?

«Vuoi andare lì?» Mi chiede facendomi sobbalzare. Non mi ero neanche accorta che stavo fissando la ruota panoramica.

«Oh no. Troppe coppiette, mi sentirei depressa» Ridacchio. Che figuraccia ci ho fatto?

«Mm, voglio farti vedere una cosa allora»
«Bene...quindi? fammela vedere» Dico aspettando incuriosita.
«è più... un posto...» Sussurra.

Intravedo delle luci e sento il suono del mare.
Ma dove mi sta portando?

«Che posto è questo?» Chiedo.
«Un posto in cui vengo per rilassarmi»
«è bellissimo» Rispondo.

La spiaggia. Il mare di sera. La luna che si specchia nel mare. È così rilassante. Ha ragione. Guardo le mille lucette per aria che portano verso un chiosco.

Mi volto e Edward è già seduto a terra.
Faccio lo stesso e rimango a guardare il mare.
Forse vuole rilassarsi quindi decido di non rovinare il momento.

«Sai, ora che ci penso sei la prima a venire qui»
«Oh, cavolo, allora devo sentirmi onorata a essere la prima ragazza»

«Credo sarai anche l'ultima. Non porto nessuno qui. Non ci vengo neanche con i miei migliori amici» Sposto lo sguardo su di lui.
Ammiro il suo profilo. I suoi lineamenti perfetti. I suoi occhi che si rispecchiano con la luna nel mare. È veramente bello.

«Perché allora portare me? insomma, ci odiamo e nemmeno ci conosciamo del tutto»
Abbasso lo sguardo.

«Sei tu quella che mi odia, io sono così gentile con te» Lo guardo male ma poi un sorrisetto mi viene spontaneo.

«Mi piace quando sorridi sai?» Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva.
«Scusa, che coglione-» Torna con la testa bassa. Cosa devo dire? Aiuto.

«G-grazie. Sentirlo dire da un ragazzo come te non è poi così brutto» Ed ecco che i nostri sguardi tornano uniti.

E in pochi secondi Edward poggia la sua calda mano sul mio viso e mi bacia.
Brividi. Una scarica di brividi che incomincia dalla schiena e arriva fino ai piedi. Il cuore che non smette di battere veloce.

Ci siamo solo io e lui.

Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora