Dopo aver indossato degli abiti puliti Evan uscì nuovamente di casa recandosi alla gioielleria oreficeria Lancaster, un negozio a conduzione familiare che esisteva da quarant'anni.
Quando entrò nella gioielleria rimase colpito dalla sua grandezza ed eleganza, c'erano diversi clienti e le commesse del negozio gli dettero diverse occhiate di apprezzamento.
Una donna fasciata in un elegante abito rosso lo avvicinò.
<<Buongiorno sbaglio o lei è Evan Diaz lo scrittore?>> Chiese sorridendogli.
Lui ricambiò quel bellissimo sorriso e annuì.
<<Io sono Vivian la proprietaria, cosa desidera vedere?>>
<<Nulla in realtà, vorrei che fosse creato un gioiello che ho disegnato io personalmente>> spiegò senza entrare nei dettagli.
<<Capisco, allora le faccio strada di sopra nel nostro laboratorio, di questo si occupa mia nipote.>>
La donna lo precedette sú per una scala di legno pregiato.
Quando entrano nel laboratorio Evan si guardò subito attorno, era affascinato e incuriosito da quel posto, era davvero interessante vedere gli oggetti prendere forma sotto le mani esperte degli artigiani orafi.Un uomo stava lavorando su quello che a Evan sembrava essere un bracciale, una ragazza bionda con grandi occhi azzurri stava selezionando delle pietre.
Dall'altro lato della stanza vicino alla finestra un'ultima ragazza dava loro le spalle china sul tavolo da disegno.Evan si avvicinò a lei assieme a Vivian che chiamò la ragazza.
<<Diamonique c'è un cliente che ha un lavoro da commissionarti.>>
La ragazza alzò la testa dal tavolo di lavoro girandosi con un sorriso, pronta ad accogliere il nuovo cliente ma, questo si spense nell'esatto istante in cui riconobbe l'uomo che aveva davanti a sé, era lo stesso che un'ora prima aveva poco elegantemente mandato a quel paese.
<<Tu?>> Esclamarono all'unisono.
<<Io si proprio io, e tu invece sei la pazza che questa mattina mi ha lavato al semaforo. La tua guida è da fuorilegge>> l'accusò all'istante togliendosi gli occhiali da sole, rivelando così i suoi magnetici occhi azzurri.
Diamonique sbiancò non poteva crederci, aveva mandato a quel paese il famoso scrittore Evan Diaz.
Lo fissò per un lungo istante in completo silenzio con grande interesse, era davvero bello e sicuro di sé, ma ci avrebbe pensato lei a rimetterlo al suo posto, rispondendogli per le rime.
<<Non sono pazza, nessuno sano di mente si fermerebbe sul bordo del marciapiede>> si difese lei.
<<Forse ero sul bordo perché dovevo attraversare la strada non ci hai pensato? Certo che no, lanciata com'eri con quella tua assurda nano macchina>> l'aggredì Evan e lei lo incenerì con lo sguardo.
<<Ancora ad offendere? Già stamani l'hai definita una nano macchina>> si alterò lei e lui rise divertito.
<<Ragazzi vi prego finitela>> la voce di Vivian li zittí all'istante.
<<Signor Diaz mi pare che lei sia qui per commissionare un gioiello o sbaglio?>> Evan annuì.
<<E tu Diamonique l'hai appena riavuta la patente vuoi fartela ritirare un'altra volta?>>
Lo sguardo severo di Vivian imbarazzò Diamonique, sua zia aveva perfettamente ragione.
<<Scusa zia andrò più piano.>>
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L'amore è sopravvalutato (Completa)
RomanceÈ possibile innamorarsi quando non si crede nell'amore? Diamonique Lancaster è una ragazza ferita convinta che l'amore sia sopravvalutato, eppure quando nel suo posto di lavoro farà la conoscenza di Evan Diaz, qualcosa in lei cambierà. E quando dal...