[Akaashi]
È passata una settimana da quando io e Bokuto ci siamo fidanzati. In questa settima siamo stati ogni giorno insieme, e ho scoperto molte più cose su di lui, cose che mi hanno fatto capire quanto io lo ami...ho capito perché non sia mai riuscito ad innamorarmi, o quantomeno eccitarmi per una ragazza-perché sono felicemente KoutaroSessuale, anche detto gay).Comunque sia, oggi io e Bokuto andremo a fare un picnic, siamo già insieme, non ci resta che prendere il bus.
"Andiamo Kou?" Gli dissi.
"Si parte!" Mi rispose allegramente lui.
Così, aspettammo l'autobus per una decina di minuti, e appena arrivò, salimmo.Il posto dove siamo diretti, non dista tanto, venticinque minuti, massimo trenta e siamo arrivati.
"Ehi Keiji" mi chiamò Bokuto.
"Dimmi Kou" gli risposi io.
"Questa sera ti va di venire a mangiare da me? Così conoscerai i miei genitori!" Me lo chiese all'improvviso, troppo all'improvviso.
"Koutaro, io-"
"Non continuare la frase, so che stiamo insieme a malapena da una settimana, ma tu mi piaci da tanto, tantissimo, e sono sicuro al 100% dei miei sentimenti nei tuoi confronti." Disse serio.
A quell'affermazione, mi venne spontaneo un sorriso.
"Come ti ho detto, anche io ti amo. Stavo per dirti, che io i tuoi genitori li conosco già da anni" gli risposi scoppiando a ridere, e subito vidi il suo viso farsi di un color pomodoro.
"VOLEVO FARE LA FRASE CHE FA' FIGO OK?" Mi rispose lui, scuotendo in continuazione la testa.
"Te per me sei sempre figo." Gli dissi infine, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Durante il resto del viaggio, continuammo a parlare, e finalmente dopo circa mezz'ora arrivammo.
Il tempo è sereno, e io e Bokuto ci troviamo in un piccolo boschetto isolato."Kei! Come facevi a conoscere questo posto!?" Mi chiese Koutaro.
"I vantaggi di essere una persona solitaria." Gli dissi, con aria soddisfatta.
Dopo ciò, misi la tovaglia, e iniziammo a tirar fuori dagli zaini il cibo, per poi sistemarlo al centro della tovaglia.
"Allora si mangia! Buon appetito!" Esclamò entusiasta Koutaro.
"Sono felice di poter passare ogni giorno con te, non lo cambierei per nulla al mondo." Gli dissi. Non so il perché. Di solito tengo tutto dentro, però con lui sento di potermi aprire.
"Anche io! Questo perché ti amo!" Mi rispose semplicemente, facendomi il sorriso che tanto amo.
"Anche io, darei la vita per te Kou!" Gli dissi sorridendogli a mia volta.
"Esagerato! In tal caso io morirei per te!" Mi rispose lui.
"No. Io." Contrabattei.
"Ma perché stiamo parlando di morte?" Interruppe lui, il nostro ciclo di "No,Io."
"Non lo so" gli risposi facendo una risatina, e lui fece lo stesso.
Dopo quarantacinque minuti-circa-, finimmo di mangiare, e incominciammo a passeggiare per il boschetto, ammirando il paesaggio circostante.
"Ehi Keiji, perché non veniamo a vivere qui? Una piccola casa sulla collina! Che ne dici?" Mi disse Koutaro.
"Che intendi?" Gli chiesi, un po' stranito.
"Quando saremo grandi, perché non facciamo costruire una casa sulla collina?" Mi rispose.
"Mi piacerebbe molto!" Gli dissi sorridendo.
"ALLORA È DECISO! CI ASPETTA UNA VITA MERAVIGLIOSA!"
"Esatto"
Dopo ciò, tornammo indietro e prendemmo l'autobus per tornare a casa, visto che sta sera ceno da Koutaro.
"A dopo" gli dissi in fine, dirigendomi verso casa mia.
Non appena arrivai, mi andai subito a lavare, per poi decidere come vestirmi.
Ad un certo punto, sentii il telefono squillare.
"Ehy Koutaro, dimmi" risposi.
"vieni pure quando vuoi, noi siamo già pronti!" Mi disse.
"Kou, sarei in anticipo di due ore." Gli feci notare.
"TU SBRIGATI! A dopo ti amo!" Mi disse in fine, chiudendomi il telefono in faccia.
Dopo aver chiuso con Koutaro, mi asciugai velocemente i capelli, e poi uscii di casa. È vero, Koutaro è egocentrico, rimorso, assillante e invadente, però è anche gentile, amorevole, bello, ma sopratutto, è una persona più seria di quel che si possa immaginare.
Appena arrivai davanti la porta di casa sua, suonai il campanello, e subito la porta si spalancò.
"CIAO AMORE MIO!" Urlò lui.
"Non gridare Kou!" Lo richiamai.
"Buonasera Keiji-Kun!" Dissero all'unisono i genitori di Koutaro, e io ricambiai il loro saluto, per poi entrare in casa.
"Dimmi, come ti trovi a convivere con Koutaro?" Mi chiesero.
"Benissimo" riposi senza esitazione.
"AVETE VISTO!? IO VE LO AVRVO
DETTO!" Sentii urlate a Kou."Dicci Keiji, Kou si è dichiarato?" Mi chiedete all'improvviso. Far prendere infarti risulta molto bene a questa famiglia.
"E-Eh!? Beh, diciamo che stiamo insieme" risposi, esitando un po'.
"SUL SERIO!? È FANTASTICO! E DITEMI, SIETE GIÀ ANDATI A LETTO INSIEME? ANZI PRIMA DI CIÒ, VI SIETE GIÀ BACIATI? AHHHHH CHE CARINI!" Esclamò, letteralmente urlando, la madre di Koutaro.
"MAMMA!" La interruppe lui. "Io e Keiji andiamo a farci un giro!" Aggiunse in fine.
Così, io e Koutaro uscimmo in strada.
"Dove andiamo?" Gli chiesi.
"Mhhhhh... non lo so!" Mi rispose lui.
"KOU! ATTENTO ALLA MACCHINA" gli urlai, mentre una macchina, correndo, si avvicinava violentemente verso di noi.
"KEIJI!" Esclamò lui.
Io, senza pensarci due volte, mi avvicinai a lui, e lo spinsi via, facendomi prendere al suo posto dalla macchina.
E poi solo buio, la voce di Koutaro, ed il rumore assordante delle sirene dell'ambulanza.
Ciao a tutti!💕
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💞
Ovviamente, Akaashi darebbe la vita per Bokuto, e lo sta dimostrando piuttosto bene HAHAHAHA.
Scusate eventuali errori di battitura💘
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[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]"𝖏𝖚𝖘𝖙 𝖋𝖗𝖎𝖊𝖓𝖉𝖘"☄. *. ⋆
Hayran Kurgu♪ Akaashi e Bokuto, si conoscono da quando sono piccoli, grazie allo stretto rapporto che hanno i genitori. Ormai a diciannove e vent'anni, il rapporto tra i due si è quasi disperso nel nulla, fino a quando Akaashi non inizierà l'università. ✎Bok...