Chapter 34 - Tequila, Salt and Lemon

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La notte calò piano e ormai l'ufficio di Draco era diventato la mia stanza fissa. Si era preoccupato di far spostare tutte le mie cose lì e io non avevo opposto nessuna resistenza, mi andava bene stare lì con lui.

Fuori la ormai nostra stanza era colmo di gente, corpi nudi si strusciavano tra di loro e quasi si facevano fatica a passare fra una persona e un'altra. Ne fu la dimostrazione Draco che quando rientrò tirò uno sbuffo spazientito e si passò una mano sulla giacca come per sistemarla dalle pieghe che gli avevano riportato.

«Non avevo mai visto questo posto così pieno» mi disse e io ridacchiai guardandolo.

«Meglio, no?» dissi retorico e lui annuì «Ma dato che è pieno di gente potresti prendere in considerazione la mia idea di ballare insieme» ammiccai andando verso di lui che si morse il labbro inferiore.

«Quanto ci metti a cambiarti?» sussurrò a un millimetro dalle mie labbra.

«Lo scoprirai solo aspettando» soffiai con fare provocatorio prima di sparire dietro la porta della sua stanza.

Mi cambiai velocemente mettendomi un jeans nero e una semplice maglietta bianca da infilare dentro, nulla di troppo eccessivo e complicato da togliere; non volevo che perdessimo tempo.

Uscii e chiusi la porta andando verso di lui che mi squadrò dalla testa ai piedi prima di poggiarmi le mani sui fianchi e avvicinarsi maggiormente a me.

«Sei così sexy» sussurrò e io sorrisi malizioso.

«E siamo solo a inizio serata» gli dissi civettuolo prima di staccarmi e dirigermi verso la porta di uscita del suo ufficio «Andiamo?»

«Direi proprio di sì» afferrò qualcosa da dentro il cassetto e mi tirò una pacca sul culo prima di uscire e spronarmi a seguirlo, un sorriso divertito era dipinto sul mio volto.

Appena fummo entrambi fuori, chiuse la porta dell'ufficio a chiave facendo più di un giro e si avvicinò a Ryan sussurrandogli qualcosa all'orecchio prima che il ragazzo potesse annuire e piazzarsi davanti la porta come per nasconderla. Il biondo gli fece un sorriso, mi prese la mano per evitare di perdermi fra la folla e scendemmo le scale.

Feci per dirigermi verso il centro della pista ma lui mi tirò da un braccio facendomi ritornare accanto a sé.

«Dove credi di andare?» mi chiese alzando la voce per sovrastare tutte quelle voci e la musica.

«A ballare, dove vuoi che vada?! Tu piuttosto dove vai» rigirai la domanda e lui rise.

«Pensi davvero che balleremo qui? Scordatelo» rispose «Ti porto in un posto più bello e meno affollato di questo»

«Ma io credevo-..»

«Per una volta fidati, non te ne pentirai» sussurrò e io sospirai prima di decidere di fidarmi, per una volta mi avrebbe fatto bene.

Prima di girarmi completamente verso di lui, i miei occhi si incrociarono con quelli di Hermione che appena vide le nostre mani unite fece una faccia a metà tra la confusione e lo shock. Le dedicai un mezzo sorriso sperando che quello potesse bastare a farle capire che avrei trovato il modo di spiegargli e seguii Draco uscendo dalla porta principale.

Una leggera brezza mi colpii il viso scompigliandomi i capelli e il biondo si decise a lasciarmi la mano per raggiungere la macchina e aprirla.
Mi incamminai verso di lui e feci il giro per raggiungere il posto del passeggero prima di entrare e allacciarmi la cintura.

Draco mise in moto l'auto e partì mettendomi una mano sulla coscia subito dopo per accarezzarla.

«Scioglimi un dubbio» parlò e io girai lo sguardo verso di lui «Come fai ad avere quella mira con la pistola?»

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora