Chapter 38 - Bad Dreams

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La mattina dopo quel giorno mi svegliai a fatica non riuscendo a mettere a fuoco ciò che mi circondava in maniera nitida. Furono le labbra di Draco sulle mie a costringermi ad aprire gli occhi.

Tirai un lungo sospiro e spiaccicai la testa sul cuscino nascondendo il viso. Avevo dormito poco ed era ancora troppo presto per alzarmi, avrei voluto dormire di più.

«Sei ti sbrighi a vestirti potrei prendere in considerazione l'idea di farti pranzare a casa mia con tuo figlio» sussurrò al mio orecchio e quello mi fece aprire un occhio per guardarlo, lui fece un mezzo sorriso e mi passò una mano fra i capelli.

Tolsi il viso dal cuscino e mi tirai su a sedere passandomi però le mani sul viso.

«Auguri» disse sorridendomi e io sbuffai poggiando la testa sulla sua spalla, chiusi gli occhi di nuovo.

«Grazie» borbottai.

«Dovresti iniziare a non pensarci, sai?» mi accarezzò la testa «È in stanza e sta bene, si è ripresa»

«Non me lo perdonerà mai» mugolai.

«E ha abortito» aggiunse, tirai su la testa per guardarlo «Non guardarmi così! Non sei tu il padre, smettila di preoccupartene»

«Questo non puoi saperlo» lo fulminai.

«Sì che posso» mi disse «Le settimane non rientrano in quelle in cui pensavamo rientrasse» si allungò per prendere un foglio sul comodino per sbattermelo davanti.

Mi presi qualche secondo per leggerlo: erano delle analisi che le avevano fatto giusto ventiquattrore prima e dalle quali era emerso che la gravidanza era già avanti di un mese e non di due settimane. Sospirai e alzai di nuovo lo sguardo per incrociarlo al suo.

«Questo non cambia le cose» lo contraddii «Magari l'hai manomesse» azzardai a dire.

«No, non l'ho fatto!» si difese stizzito e io sospirai pesantemente. Non avevo voce in capitolo e sapevo che lasciar perdere fosse la cosa migliore.

«Vado a vestirmi» decretai alla fine alzandomi per dirigermi verso il bagno ma lui mi bloccò attirandomi verso di sé. Istintivamente poggiai le braccia intorno al suo collo «Che c'è?» chiesi.

«Sei bello quando hai sonno» mi disse e io mi feci sfuggire un piccolo sorriso, mi avvicinai facendo combaciare le nostre labbra in un bacio casto che però si trasformò presto in un intreccio di lingue e saliva dal quale decisi di non uscire, o almeno non subito.

Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe deciso a mandare avanti quel bacio ma nel momento in cui poggiò le mani sotto la mia maglia, la porta si spalancò all'improvviso facendomi cadere a terra con forza a causa dello spavento.

«Porca puttana!» esclamai dolorante.

«Che cazzo, Ryan!» sbottò Draco girandosi verso di lui.

«Scusami, Draco» si scusò il ragazzo nel mentre io mi preoccupavo a mettermi seduto nonostante il dolore.

«Spero ci sia una motivazione valida per la quale non ti sei degnato di bussare» ringhiò e Ryan sospirò.

«C'è un problema» parlò «Ieri molte persone hanno visto ciò che è successo e sono iniziate a sorgere delle domande, su Harry in particolare»

«E che c'entro io?!» mi alzai a fatica.

«Beh, sei stato tu a sparare e si stanno chiedendo per quale motivo hai preferito ferire lei e non hai lasciato che sparasse a Draco» mi rispose il giovane e io posai lo sguardo sul biondo che notai mi stesse già guardando.

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora