"Sara, svegliati" Quando apro gli occhi siamo arrivati a destinazione e a svegliarmi é stato proprio Donnarumma.
Mi alzo e scendo dall'autobus.
Arrivo in hotel ed entrando noto subito che mio padre sta già distribuendo le chiavi delle stanze.
"Sara questa é la nostra, se vuoi puoi già andare in stanza"
Prendo la chiave e non me lo faccio ripetere due volte, salgo le scale ed arrivata davanti la porta noto che Federico è Nicolò e Marco sono dall'altra parte del corridoio che parlano e cercano di aprire la porta della camera, nel vedere Nico entro subito in uno stato di ansia e cercando di evitare rumori troppo forti apro la porta della camera e mi chiudo dentro insieme alla valigia.
Avendo dormito sul bus non sono per nulla stanca e probabilmente sta notte mi ritroverò a vagare per l'hotel come un fantasma senza, ovviamente, riuscire a chiudere occhio.Alle dieci di sera mio padre é già sdraiato a letto e sta quasi per addormentarsi.
"Papà faccio una passeggiata" Da lui non arriva un rumore, probabilmente sta già dormendo.
Prendo le chiavi infilo le scarpe ed esco dalla stanza, scendo al piano di sotto e con mio grande dispiacere noto che quasi tutta la squadra é seduta all'ingresso.
"Sara perché non ti siedi con noi?"
"Grazie per l'invito ma passo" Mi giro ed esco dall'edificio.
A pochi passi dall'entrata dell'hotel trovo un salottino abbastanza isolato dove, decido di sedermi per stare un po' sola con la musica, ma, ovviamente stare sola ormai, per me, é un'impresa impossibile.
"Posso?"
"No" Nicolò é davanti a me, la sua vicinanza ormai provoca in me solo rabbia, ogni volta che penso al casino in cui mi ha messa mi viene voglia di scappare il più lontano possibile e lasciarmi lui e tutto ciò alle spalle, mi alzo e dato che lui non sembra volerne sapere di andare via sono io che decido di sloggiare.
"Puoi spostarti?"
"No" Provo ad essere io a spostarmi ma continua a mettersi in mezzo.
"Fai quello che vuoi, siediti se vuoi, ma non parlarmi"
"Sono qui solo per questo"
"Allora puoi anche andartene"
"Puoi restare zitta per una volta ed accettare che non puoi ottenere sempre tutto, ti sto chiedendo di parlare, di risolvere, non puoi evitare il discorsi tutte le volte arrabbiandoti con me"
"Ah si? Cosa vorresti dirmi? Che sei stato un coglione? Questo lo so già, arrabbiarmi con te é il minimo, avresti potuto dirmi di lei, o ancora meglio avresti potuto evitare di provarci con me o qualsiasi cosa tu stia facendo con me, e come se-"
Mi bacia ed io smetto di parlare, cazzo, improvvisamente tutta la mia rabbia é scomparsa, e in questo caso l'unica cosa da fare é scappare.
"Posso parlare"
"No, non ho ancora finito"
"Continua"
"Dicevo, come se n-" Vengo interrotta nuovamente da un suo bacio
"Posso parl-" Lo ri fa, e lo ri fa tutte le volte che provo a parlare.
"Vuoi smetterla"
"Vuoi farmi parlare? Posso stare qui anche tutta la notte" Adesso ci stiamo guardando negli occhi ed il suo sguardo mi sta uccidendo.
"Fanculo" Scatto in avanti e comincio a baciarlo, per quanto io lo odi i suoi baci rendono tutto più bello.
Comincia a camminare in avanti ed io ad indietreggiare fino a trovarmi sulla poltroncina, lui é impedì davanti a me e continua a baciarmi.
"Sarebbe meglio al contrario"
"Cosa?" Mi fa alzare e poi mi fa risiedere sulle sue gambe e riprende a baciarmi.
Che sto facendo.
"Ok fermati" Mi alzo e mia lontano un po'
"Adesso mi farai parlare?"
"No"
"Mi bacerai di nuovo?"
"No"
"Devi dire nulla?"
"In realtà no"
"Allora penso di poter tornare in stanza"
"No. Cioè si é una buona idea"
"Non mi sembri convinta"
"Tu mi farai impazzire" Dopo aver detto ciò decido di andarmene e sto per farlo mi blocca afferrandomi il polso.
"Altri cinque minuti" si alza e mi bacia di nuovo, ed anche se continui a ripetermi di smettere tutta me stessa continua a ripetermi di continuare.
Mi poggia sul divanetto e lui si posiziona sopra di me, il mio fiato comincia ad appesantirsi e lui non ha intenzione di fermarsi ad un bacio, e per quanto io voglia fermarmi li non ci riesco e continuo a baciarlo.Mentre continuiamo a baciarci continuo a ripetermi che questa non sia una buona idea, e che sia arrivato il momento di smettere.
"Fermo no, basta adesso sono seria"
"Perché fingi di non volermi"
Era talmente ovvio che io desiderassi il suo corpo che non provai nemmeno a negarlo.
"Forse perché sei fidanzato?"
"Lei non é qui, è come ti ho già detto non provo più nulla per lei"
"State ancora insieme ed avrete un bambino"
Si sposta e si siede sulla patrona accanto alla mia, non parla e ciò mi innervosisce parecchio.
"Non lo so"
"Cosa non sai?"
"Il bambino"
"In che senso scusa?"
"Penso l'abbia perso"
D'improvviso sentii in me un misto tra allegria e tristezza, ma allo stesso tempo confusione, in questo momento ho in me così tante emozioni che potrei esplodere.
"Cosa intendi scusa?"
"L'altro giorno ero a casa sua, e stavo per buttare un sacco di patatine vuoto, e in quel momento ho notato degli assorbenti dentro il cestino?"
"Sua madre?"
"Ha cinquantacinque anni"
"Sorella?"
"Solo fratelli"
"Qualche amica"
"Un'amica non lascia più di due assorbenti a casa tua, specialmente se viene per un pomeriggio soltanto"
Nonostante la conversazione mi mettesse un po' a disagio volevo sapere se ci fossero anche solo delle piccole speranze che questa relazione finisse definitivamente.
"E strano si ma non ne puoi essere sicuro"
"Sono sicuro che mi stia prendendo per il culo"
Mi alzo
"Senti possiamo continuare domani, sono stanca e confusa per ora"
"Certo"
Ci dirigiamo alle camere ed io mi mi addormento in preda alla confusione, da quando lo conosco dormire serena é diventato impossibile.
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Ho bisogno di te... //Nicolò Barella
FanfictionSara Mancini é la figlia dell'allenatore della nazionale Italiana, dove giocano molti dei giocatori italiani che lei ammira da tutta la vita. Avrà finalmente l'opportunità di conoscere la squadra e quindi di conoscere i suoi idoli, ma non sa che un...