Bakugo punto di vista:
<arrivati>
mi svegliai aprendo gli occhi accecato dalla fioca luce di un lampione che illuminava il buio vicolo in cui ci trovavamo.ero ancora un pò scosso, per quanto avrò dormito? 2 ore? 3? forse 4?
<dai su hai dormito per soli 20 minuti, non fare scenate e scendi, ci stanno aspettando tutti di sotto>
solo 20 minuti? bha.
senza dire niente aprii la portiera della macchina e scesi, mentre deku cercava ininterrotamente le chiavi nel borsellino che portava sempre sulla vita.
lo raggiunsi camminando mentre lui era ancora intento nella ricerca delle chiavi; frugava nella borsa frettolosamente, come se qualcuno lo stesse aspettando al di la di quella porta, sembrava stressato e stanco. <ma dove diamine...> incominciò a buttare tutto fuori dalla borsa e il suo sguardo si fece quasi arrabbiato.
<eih, calmati, che ti prende? se non trovi le chiavi chiamiamo Kurogiri e facciamoci aprire un portale, magari le hai lasciate a casa>
gli presi la mano togliendola dal borsellino, poi raccolsi le cose e le rimise dentro. prima di prendere il telefono controllai io stesso che non ci fossero veramente le chiavi, sia in macchina che nella borsa, ma quando vidi che deku si stava infastidendo ancora di più, mi rassegnai e digitai il numero dell'omone nero sul mio telefono.
<hey ciao kuro, senti non è che pot...è si le ha scordate...si siamo davanti alla porta...oh, ecco si è aperto, grazie, si, grazie, grazie- ciao.>
un grande buco nero si formò davanti a noi, così io presi la mano di deku, e prima di entrare mi girai verso di lui rivolgendogli un sorriso nel disperato tentativo di tirargli su il morale.
<BEN TORNATO BAKUGOO>
appena arrivato Toga mi saltò addosso stringendomi in uno dei suoi più grandi abbracci, mh- letali abbracci- <cof- Toga non respiro> <oh, scusa, ben tornato a casa bakugo>
e poi se ne andò saltellando come una monella di cinque anni. guardandomi attorno ritrovai in me una senzazione che non provavo da tempo, da troppo tempo ormai, una senzazione di calore nel corpo, di sicurezza...casa...
<uff, basta non resisto più vieni con me>
non feci in tempo a levarmi in giubbotto che mi ritrovai a correre per il corridoio delle stanze trainato da deku che per ogni passo che faceva, tremava un muro.
quando ci trovammo davanti alla sua stanza lui apri la porta con un calcio e mi tirò dentro per poi richiudersi rumorosamente la porta alle spalle
<eih deku ma che fai, cristo sono appena uscito dall'ospedale->
<non resisto più bakugo, è da troppo tempo che mi trattengo, mi dispiace>
mi prese di peso e mi buttò sul letto, per poi incominciare a baciarmi pesantemente. era da un po che non lo facevamo. la sua lingua entrò nelle mie fauci senza alcun permesso, ed incominciò a gustarsi qualsiasi angolo della mia bocca, voracemente. mi mancava il fiato, e sentendo la mano di deku scivolare sotto la mia maglietta color verde militare, per incominciare a giocare con i miei capezzoli, mi mandò letteralmente fuori di testa.
la testa mi girava, non capivo più niente, una sensazione di calore mi invase tutto il corpo spegnendo completamente il mio cervello e attivando al massimo la mia sensibilità. Mi piaceva.
e mentre la sua mano continuava a giocare con il mio capezzolo sinistro lui si staccò un secondo per prendere fiato.
<cristo...uff, uff...era da tanto che non mi toccavi è deku? ahah->
<penetrami>
<è?>
<fallo kacchan, ne ho bisogno>
in quel momento lo guardai dritto negli occhi e notai che il suo viso era di un rosso pomodoro, gli occhi socchiusi e la fronte sudata...merda che fregno
feci un sorrisetto e portai la mia mano sul suo pacco cominciando a massaggiarlo con delicatezza, dolcemente, volevo stuzzicarlo.
<gnn...uf, sottomettimi Bakugo Katsuki, eheh...>
lo presi e con uno scatto lo portai sotto di me. mi fermai un secondo ad osservare il suo bel viso eccitato, quanto mi era mancato, finalmente era di nuovo tutto mio...
gli alzai la maglietta fino a sopra il petto ed iniziai a gustarmi i suoi bellissimi pettorali scolpiti
un morso dopo l'altro circonscrissi ogni capezzolo più volte, per poi pulirlo dal sangue con la lingua.
in tutto questo deku continuava a miagolare come una gatta pronta a partorire; <gnn, Kacchan, KAcchan.> da li, non resistetti più
gli tolsi violentemente i pantaloni insieme alle mutande, poi mi staccai dal suo petto per guardarlo un altra volta. ancora più rosso, ancora più sudato, ancora più eccitante, cristo.
Non volevo essere violento, volevo essere sincero, volevo potergli consegnare tutto l'amore che non ero riuscito a dargli in quel periodo, ma i miei istinti mi tradirono. Era impossibile ormai sfuggire alle fauci della lussuria, quindi misi da parte la purezza del vero amore, per far spazio alla dolce e al contempo spietata voglia che mi stava dominando come una marionetta.
Sorrisi leggermente prima di tuffarmi dentro di lui, senza alcun preavviso, senza alcuna precauzione, il caro e vecchio sesso selvaggio, quello che facevamo dietro la scuola tutti i giorni...quello che..gli facevo fare...
...
In un secondo una marea di ricordi mi inondarono la testa, e mentre il mio corpo si agitava, governato dalla fame di desiderio, ripensavo a ciò che avevo fatto a deku in passato...il passato...no, quello non si cancella...
<ahh...ahh, gn, kacchan..a che stai pensando?>
Che avrei dovuto rispondere? Perché ti scopi colui che ti ha rovinitato la vita stuprandoti da piccolo e bullizzandoti per qualcosa di cui tu non avevi alcuna colpa, sfruttando il fatto che tu non potessi contrattaccare?
No non potevo dirlo, questo era il momento che aspettavo da troppo tempo.
Non potevo rovinarlo.<nulla tesoro...>
Accompagnai quelle due parole con una lungo bacio sul collo, appena alzai il volto notai che il viso di deku era tutto rosso.
<tesoro...mmmh>
Affondai le mie labbra sulle sue e ripresimo a fare ciò che avevo interrotto prima.
Ormai il passato era passato, siamo nel presente, e dobbiamo occuparci di quello per adesso.
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𝕚𝕝𝕝𝕦𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕞𝕠 (bakudeku Villain)
FanfictionMidoriya. Un ragazzo senza poteri, diverso da tutti. La gente se ne approfitta di lui, soprattutto il suo "migliore amico" Kacchan, anche se se ne pentirà presto di tutti i torti rivolti a Midoriya... Dolore e ingiustizia, i due aggettivi che descri...