Luca è appena tornato a casa, a Santa Maria, dopo una serata con gli amici, e tutto sommato si sente felice. Non potrebbe essere altrimenti, visto che ormai, in questa sua nuova vita, il tempo passato a casa ha un valore inestimabile, e per questo cerca di godersi appieno ogni minuto.
In fondo al suo cuore però, in un angolino nascosto, c'è una strana nostalgia, il sentore che gli manca ancora qualcosa per essere perfettamente felice. O forse sarebbe più corretto dire qualcuno.
"Lu, sei proprio sicuro che non ci devi dire niente?"
Con questa domanda, uno dei suoi amici lo interrompe mentre sta raccontando un aneddoto che vede protagonisti lui e Tancredi; in sottofondo, Bella Remix risuona nell'abitacolo della macchina.
Luca lo guarda, confuso.
"In che senso?"
"Be', è tutta la sera che parli di Tancredi, e non è neanche la prima volta. Siete molto amici, questo è chiaro. Però dentro la scuola ne hai trovati anche altri, Deddy, Rosa, Alessandro...Di loro non parli mai così tanto". Luca arrossisce; non si era reso conto di essere stato così monotematico. Farfuglia qualche parola indistinta e cambia velocemente argomento, ma ha il forte sospetto che i suoi amici non siano affatto convinti e che torneranno sul tema molto presto.Si butta sul letto, al buio, e infila le cuffiette. C'è una canzone che in macchina non hanno avuto modo di ascoltare, e lui non vuole dormire senza prima averlo fatto. Partono le prime note di Leggi dell'universo e la voce dolce di Tancredi lo avvolge come un abbraccio. Gli sembra quasi di poter sentire il suo profumo e le sue braccia che lo stringono in quel modo unico e particolare, saldo e forte ma anche delicato, morbido.
Il brano però finisce presto, e Luca non è soddisfatto, ha ancora bisogno di quella sensazione rassicurante. Prende il cellulare e fa partire una videochiamata, cercando di non sperare troppo che Tancredi risponda: è quasi certo che sia in qualche locale con gli amici, e che la suoneria del suo cellulare verrà inghiottita dalla musica altissima.
E invece, stavolta si è sbagliato.
"Ehi".
Tancredi sorride, rilassato e anche un po' assonnato. Indossa un pigiama grigio che sembra caldo e comodo, e Luca immagina come sarebbe accoccolarsi sul suo petto, sentire la stoffa morbida contro la guancia.
Luca ricambia il saluto, e aggiunge:
"avevo voglia di sentirti".Il sorriso di Tancredi si fa più grande e, se possibile, ancora più dolce.
"Non sei uscito stasera?" chiede Luca curioso, mentre si sistema più comodamente sul letto.
"In realtà sì, è che sono tornato prima del previsto. È stata una bella serata, ma...non so, era come se mancasse qualcosa".
Luca solleva le sopracciglia, colpito.
"È strano, perché è la stessa cosa che è successa a me".Negli attimi di pausa che seguono, i loro silenzi conversano, e si dicono tutto quello che c'è da dire.
"Sai che ho messo le tue canzoni in macchina prima? I miei amici hanno detto che spaccano, e sono andati in fissa con Bella".
Luca ha l'entusiasmo di un bambino mentre lo dice, e nei suoi occhi brilla una luce particolare."Wow, ringraziali tanto da parte mia".
Anche se la sua risposta riguarda la seconda parte della frase, Luca percepisce che è lusingato anche dalla prima. Gli farebbe complimenti per tutto il giorno, se solo ogni tanto non sentisse il bisogno insopprimibile di dargli un po' fastidio per vedere quella sua espressione irritata, la piccola ruga che gli si forma sulla fronte, le labbra leggermente protruse in un adorabile broncio. Non stasera però, stasera ha solo voglia di vederlo sorridere."Nel locale prima hanno messo Loca: abbiamo ballato come pazzi e l'abbiamo cantata tutta, con tutte le tue mosse ovviamente". Tancredi accenna un'imitazione e scoppiano a ridere insieme, perfettamente sincronizzati anche a chilometri di distanza.
"Sei contento per la nuova canzone?" chiede poi il riccio.
"Sì, non vedo l'ora. Manca poco ormai. E poi lo sai, quella canzone mi emoziona sempre".
"È proprio bella" risponde Tancredi onesto, con un luccichio negli occhi che non è dato dalla stanchezza, né dai due o tre drink che ha bevuto.
"Da quando me l'hai fatta sentire quella volta a Radio Bruno, non me la sono più tolta dalla testa".Ora è il turno di Luca di sentirsi lusingato; una piacevole sensazione di calore gli si diffonde per tutto il corpo. Si sente così a proprio agio in questo momento, così libero e coraggioso.
"I miei amici dicono che parlo sempre di te".
Tancredi sgrana leggermente gli occhi.
"Ah sì?"
Luca annuisce.
"Credo che pensino che tu mi piaccia, o qualcosa del genere" sorride, divertito e leggero.Tancredi sbuffa una risata e scuote la testa. Abbassa lo sguardo per qualche momento e quando lo solleva di nuovo, in fondo ai suoi occhi c'è un velo di tristezza.
"Che idea stupida, no?"
"Non è per niente stupida, invece" si affretta a chiarire Luca, facendosi di colpo serio. C'è una nuova pausa, ma stavolta Luca non vuole limitarsi a far parlare il suo silenzio."Quando torno a Milano devo dirti una cosa".
Sul volto di Tancredi appare prima la confusione, poi la preoccupazione.
"È successo qualcosa?"
"Ma no, stai tranquillo" lo rassicura Luca, sorridendo.
"Anzi, in realtà sì, ma è una cosa bella. Dai, non voglio dirti troppo ora, voglio parlartene di persona".
Risoluto come al solito."E va bene, tieniti pure i tuoi misteri" fa Tancredi con una punta di irritazione e impazienza, subito addolcita da un sorriso rassegnato. Non c'è niente da fare, alla fine gliela dà sempre vinta.
Con la promessa di rivedersi molto presto, si danno la buonanotte e terminano la chiamata, ma poi Luca riprende il cellulare per aprire la loro chat. Digita velocemente e invia.
Mi manchi.
La risposta di Tancredi non tarda ad arrivare.
Anche tu.
Dopo alcuni secondi, il telefono vibra ancora.
Tanto.
Luca passa il dito sullo schermo su quei cinque caratteri, come se potesse accarezzarli.
Apre il cassetto del comodino e fruga per qualche secondo, per poi estrarre una penna e un vecchio quaderno che ha ancora qualche pagina libera.La sua prossima canzone si chiama "6pm" e parla della fine di una storia. Chissà, forse quella successiva potrebbe raccontare l'inizio di un'altra.
Luca sorride, e comincia a scrivere.
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Insieme (T7 Oneshots)
ФанфикQuello che mi manca di te È tutto quello che fai Quando non sai Che ti guardo Ed io ti guardo più che posso Oppure quando vuoi vedere un bel film Ma è soltanto una scusa Per dormirmi addosso