STRANGER
Gabriel ormai si era spento e le persone a lui più care erano intorno al suo letto a piangere la per sua morte. I suoi amici e i suoi familiari erano ciò che aveva di più caro...
"Scusate, ora dovrei chiedervi se potreste uscire..." disse il dottore.
Si alzarono tutti e prima di uscire diedero un ultimo saluto a Gabriel, uno alla volta.
ADDIO GABRIEL
In stanza rimasero solo il dottore e Gabriel sdraiato sul letto...
"Se ne sono andati?" Disse Gabriel aprendo gli occhi.
"Sì, sono usciti. Sei un bravo attore, lasciatelo dire." Rispose il dottore.
"Già... grazie. Lei dov'è?" Chiese Gabriel.
"Sta arrivando."
In stanza entrò Mayumi e si diresse verso Gabriel.
"Finalmente se ne sono andati tutti, ora possiamo stare da soli io e te, per sempre." Disse Mayumi.
"Già, ci sono proprio cascati in pieno." Continuò Gabriel ridendo.
Il dottore uscì dalla stanza e Mayumi si stava per avvicinare verso Gabriel, in modo da poterlo bacia-... scusate...
NON AVREI DOVUTO
Meglio smetterla, non dovrei raccontarvi questo... si tratta del sogno che fece Yuriko la notte stessa... la morte di Gabriel la distrusse e quel sogno la fece stare ancor più male.
Anche gli altri non se la passarono bene, soprattutto le sorelle e i genitori di Gabriel...
Comunque sia... qualcosa successe quel giorno... un poco dopo che Gabriel morì...
La stanza ormai era vuota. C'erano solo il letto e Gabriel, ormai privo di vita. Si dice che dopo la morte, la mente rimanga attiva per molto tempo... penso che con ciò che sto per dire, si avrà la conferma più assoluta di questa ipotesi.
DENTRO LA TESTA
Gabriel si trovava in un posto a lui molto familiare. Era nel vuoto più assoluto, dove sognava sempre il bambino... intendo Ezio... Comunque sia quella volta fu diverso. Quella volta non ci fu nessun bambino. Tutto il vuoto che aveva intorno a lui, prese forma e divenne una stanza.
MOLTO FAMILIARE
Sul divano della stanza c'era seduta una ragazza... capelli neri... occhi scurissimi... pelle pallida e uno sguardo molto freddo...
KIYOMI YAMAMOTO
Gabriel aveva davanti a sé la ragazza dura.
"Kiyomi... scusa il ritardo... sarei dovuto morire molto prima... anzi... sarei dovuto morire io al tuo posto..." Le disse Gabriel.
"Non preoccuparti, è stata una mia scelta quella di salvarti, non ne hai alcuna colpa. Tutto ciò che hai fatto dopo ti ha reso una persona migliore. Hai salvato miliardi di persone, ma soprattutto... hai salvato coloro che ti stanno più a cuore." Gli rispose.
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GENJITSU- La realtà in cui sono cresciuto è una bugia
RomanceQualcuno si sarà mai chiesto se tutta la sua vita, tutto ciò che sapeva di sé stesso fosse reale? Gabriel, un ragazzo orfano nato in Italia e adottato da una famiglia giapponese se lo è chiesto molte volte. Non si sarebbe mai aspettato che un anno s...