pelle contro pelle

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ho sempre adorato il contatto pelle contro pelle credo sia una delle cose poche che mi tranquillizzi veramente ma che distrugge quella barriera che sono riuscita a costruire negli anni, quella barriera piena di risate e sorrisi.
quando ero piccola cercavo solo il contatto fisico ora credo che cerco di evitarlo in alcuni momenti, perché so che se qualcuno mi abbracciasse nel momento sbagliato potrei scoppiare a piangere in uno di quei pianti che ti soffocano e che ti consumano piano piano fino a distruggerti ma credo che a prescindere dall'abbraccio non riuscirei mai a togliere quella maschera per il semplice fatto che non voglio mostrare le mie debolezze anche se alcune persone riescono a leggere le mie emozioni attraverso il mio sguardo quindi tendo a ridere e sorridere fin quando non mi fanno male le guance, l'unica pecca è che questa "impostazione" che ho da quando sono piccola non riesco a controllarla e rido nei momenti meno opportuni passando per quella bambina che non riesce ad affrontare un argomento serio, in realtà non sanno che io faccio fatica ad esprimere i miei sentimenti o pensieri.
beh mi sarei aspettata un qualsiasi contatto con Giovanni ma sicuramente questo no.

" dai ce la fate! "

io e Giulia eravamo in una posizione abbastanza strana direi, lei era attaccata alla porta provando a usare tutte le forze che ha in corpo e io l'aiutavi da beh... dietro.

"si proviamo un altra volta e questa dobbiamo spingere stra forte " disse una Giulia fin troppo motivata per un impresa così impossibile ma che pensò positivamente tutto il tempo.
" 1 2 3.. spingi! spin-" urlò Giovanni tranne l'ultima parola che gli mori in gola quando fortunatamente o sfortunatamente gli scivolò la mano sul fianco scoperto della ragazza che diventò in pochi secondi rossa come un peperone, si staccarono dopo pochi secondi da quel contatto entrambi imbarazzati fino ao capelli.

" e ora che facciamo? " chiese una Virginia abbastanza stranita per quella pausa improvvisa.
" ora dobbiamo andare in una stanza d'albergo così non dormiamo per strada e domani chiamo fabio sicuramente conosce qualcuno che la possa aprire." disse Giovanni.
" ma no tranquillo tanto è una notte ho spazio per entrambi " disse Giulia abbastanza incerta.

si conoscevano da pochissimo ma erano comunque senza un posto dove dormire e sicuramente non gli avrebbe lasciati per strada o addirittura a pagare una qualche stanza d'albergo e i suoi genitori le hanno insegnato di essere gentile sempre con tutti.

" sei sicura? guarda che seriamente possiamo andare a dormire in qualche hotel non vogliamo disturbare"
" si tranquillo, allora che mangiamo per cena? vi dico già che io sono una frana in cucina se volete ordiniamo della pizza " disse Giulia mentre iniziarono ad entrare nel auto del ragazzo.
" io so fare un polpettone devastante " esordi Giovanni con un certo entusiasmo.
" zio ma per favore preferisco mangiare la pasta al sugo di zio Aka tutto l'anno che il tuo polpettone " disse Virginia ridacchiando mentre guardava fuori dal finestrino il paesaggio muoversi velocemente.
" conoscete Aka? " chiese Giulia abbastanza stranita.
„certo è uno dei miei migliori amici, perché tu lo conosci?"
" ovvio che lo conosco quel monello usciva sempre con me, mind of, Eva e Deddy poi Martina lo ha lasciato ed è sparito porello lei si era innamorata di questo pizzaiolo che si chiama Raffaele, è venuto da me che era disperato ha iniziato a lanciare tutte le bottigliette d'acqua" disse Giulia ridendo ma in parte dispiaciuta per come fosse finita quella relazione.
" aspetta conosci Evandro e Deddy? ma quindi come è che non ci siamo mai visti? " chiese il ragazzo.
" bah non so io ci uscivo tempo fa con loro poi per un motivo o per l'altro non ci siamo più sentiti tranne per mind of e evandro" disse Giulia ricordandosi quanto fu triste quel periodo.
" io con Deddy mi ci sento ancora e mi sembra che si è-"
" chiuso? che è diventato apatico e freddo con tutti? " disse Giulia con un po' di amarezza.
" si... ma avete litigato?" chiese Giovanni abbastanza titubante se porle quella domanda o no.
" si a quanto pare la gelosia insensata della sua ragazza era più forte del nostro rapporto "
" in che senso gelosia? "
" devi sapere che io sono una persona che cerca molto il contatto fisico è una cosa naturale lo avevo sin da quando ero ancora minuscola, e questa Rosa a quanto pare pensava che io glielo volevo rubare quindi lui ha iniziato ad allontanarsi dicendo che "doveva concentrarsi sulla musica" poi ho scoperto che era una bugia, a me non piacciono le bugie e niente non ci siamo più sentiti da allora "
" che stronzo. " disse Sangio abbastanza innervosito da quel racconto.
" hey non si dicono le parolacce! non ascoltarlo Virg-" Giulia si girò e vide la piccola addormentata in un modo abbastanza scomodo sul sedile posteriore sicuramente appena sveglio le sarebbe venuto un torcicollo tremendo.
" Giovanni puoi accostare due secondi la macchina così me la porto qua davanti"
" certo "

dopo essersi accostato si girò e vide la ragazza prendere in braccio Virginia come se fosse di porcellana con una delicatezza assurda, si sedette sul suo posto di nuovo sempre con virginia mise la cintura e le sistemo la testa contro il suo seno così che avesse almeno un qualcosa di morbido dove appoggiarsi nonostante il fastidio che provava dato il reggiseno.
Giovanni segui tutti i suoi movimenti e gli scese una lacrima che raccolse subito per non farsi beccare, si era emozionato nel vedere la ragazza prendersi cura di Virginia come una figlia.

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