Affidamento

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Si congelava all'orfanotrofio di Seattle, il cielo era di un grigio opaco ricoperto di nuvole.
Indossavo la maglietta più elegante, perché dopo quindici anni dalla mia nascita,finalmente sarei stato adottato.

<<muoviti Jaden sono arrivati aspettano tutti te!!>>. Mi ripetè Suor Caterina, forse per l 'ennesima volta.

Mi precipitai fuori con tutto l'entusiasmo che avevo, ero cosí felice che qualcuno mi avrebbe adottato,si sarebbe preso cura di me e mi avrebbe dato qualcosa di buono da mangiare, (perché detto fra noi,il cibo dell'orfano trofio è un vero schifo!) ma quando scesi le scale, rimasi sorpreso nel vedere un uomo alto e un po goffo,forse sui quarant'anni portava una cravatta blu con una maglietta a righe bianche e rosse, sulle prime pensavo che fosse uno scherzo ma poi...
<<ciao io sono Mike>> mi offrì la mano e io la accettati «piacere Jaden» risposi «Jaden?bel nome..dai ti aiuto a portare i bagagli» mi disse sorridendo.

Prese i bagagli, salutai tutti i miei amici e me ne andai dall'orfanotrofio per sempre.

Uscì e rimasi sorpreso vedendo una Porsche rossa appena furi dal cancello, mise i bagagli nell'auto e mi fece segno di entrare.

<<Raccontami di te>> mi chiese appena allacciate le cinture

<<mmh okay..mi chiamo Jaden White e ho quindici anni e sono davvero felice di essere uscito da quel orfanotrofio>> risposi sorridendo

<<ne sono felice>> rispose contento

Gli sorrisi
<<c'é una sorpresa per te a casa>> mi guardò con aria contenta

<<davvero?>> chiesi sorpreso <<grazie ma non ce n'era bisogno>> risposi

<<voglio che tu sia felice>> mi disse

<<grazie>>. Finalmente qualcuno pensa anche a me, pensai.

Restammo zitti per qualche minuto ma poi ruppi il silenzio chiedendo: <<questa macchina è tua?>> mi fece un sorriso e rispose <<non hai visto ancora niente>>

<<sul serio??>> chiesi con un sorriso

<<lo scoprirai>> rise

«È fantastico!! Woow» dissi.

Scambiammo qualche veloce commento sulla mia e sulla sua vita prima che ci conoscessimo e più o meno l'argomento finì lì.

Guardavo furi dai finestrini.

Da Seattle a Vancouver il viaggio è stato piuttosto lungo.
Appena scesi dall'auto rimasi sbalordito.

Non avevo pensato prima a cosa mi aspettasse, ma rimasi comunque sorpreso. La casa era bellissima,forse appena costruita era dipinta di un rosso leggero e alta quattro piani.

<<tu vivi qui?>> chiesi sorpreso

<<viviamo qui>> mi corresse <<ti piace?>>

«se mi piace? Mio Dio! non ho mai visto una casa così prima d'ora» dissi quasi urlando <<sapevo che ti sarebbe piaciuta>> disse contento.

Andai alla porta per assicurarmi che non stessi sognando.

Mike aprì la porta mi fece entrare.

L'Interno della casa era ancora più sorprendente. Era molto luminoso e grande.

sul lato occidentale della sala c'era una scalinata curvilinea.

salì le scale assieme a Mike.

Mi fece fare un tour della casa.

SignHunters: GoodSign VS BadSignDove le storie prendono vita. Scoprilo ora