joe, un detective particolare. era disordinato, intelligente e logico. indifferente, impassibile. non tutti i detective sono così; viveva in una casa in una foresta abbandonata, una piccola casetta in legno sotto ad un albero vicino la capitale, in Ungheria. viaggiava molto, non spendeva i suoi risparmi in vestiti, accessori e cose per abbellire la casa, gli andava bene così. era un tipo strano, insomma diciamo che parlava con le zanzare. vivendo in una foresta era normale, c'erano tanti insetti. era totalmente isolato. c'è stato un delitto. un giorno normale, vestito con una maglietta beige e dei jeans a zampa strappati senza calzini, nella sua misera casetta fumando una sigaretta e leggendo un libro con aya sulle sue gambe, il suo gatto, il suo telefono squillò. si infastidì, si stava rilassando. aya scese dalle sue gambe e joe rispose alla chiamata di una sua collega.
- che c'è?
- JOE DEVI VENIRE SUBITO IN CITTÀ, ABBIAMO TROVATO UN MORTO NEL MUSEO DI BUDAPEST
- ah. sarò lì per le 11, un'oretta e arrivo.e lui che si voleva solo riposare..
si vestì meglio; felpa nera e jeans a zampa marroni. prese la sua bicicletta e arrivo fino alla strada, messaggiò la sua collega e arrivò al delitto.