Parte 5- Un posto tranquillo

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 Quando è tronata a casa Serena ha subito chiamato l'amica per sapere come fosse andata. "Pronto?" ha risposto una voce un po' assonnata all'altro capo del telefono. "Allora? Come è andata?" ha chiesto curiosa la ragazza. "Lasciamo perdere, Riccardo è proprio un ragazzino" ha risposto acida Michela. "Capisco che sia più piccolo di me, ma ha la mentalità di un tredicenne. Pensa solo alla play, al calcio e ad altre stronzate simili" ha continuato sempre più arrabbiata. "Invece con Zaniolo come è andata?" ha chiesto poi cambiando completamente tono. "Ho fatto finta di non amare il calcio e lui e sembra che ci abbia creduto" ha spiegato Serena sorridendo. "Che stupidi i maschi! Si vede lontano un miglio che tu lo adori" ha sospirato Michela scuotendo la testa. "Mi ha lasciato il suo numero" ha gioito la ragazza alla fine. "Sono contentissima per te!" ha esclamato l'amica che finalmente la vedeva realizzare uno dei suoi sogni più grandi. "Ma come potrai fingere per sempre? La Roma è la tua vita..." ha detto riflettendo un secondo. Aveva ragione, la Roma era una delle cose più importanti della sua vita e la Sud era la sua seconda casa, come sarebbe riuscita a portare avanti quella recita? "Troverò un modo" ha sussurrato tra sé ripensando al ciuffo biondo del suo idolo con aria sognante prima di chiudere la telefonata.

Nicolò ha parcheggiato la macchina in garage, ha preso il cellulare e ha scritto al suo amico Riccardo: "Come è andata con la tipa ieri?".  Sono passati solo pochi istanti e lo schermo si è illuminato: "Tutto bene, è una bomba" ha risposto il terzino romano aggiungendo le emoticon a cuoricino. Si sono scambiati tutti i dettagli, poi Riccardo gli ha comunicato una notizia tremenda: "Ieri qualcuno mi ha ripreso mentre ero ubriaco in discoteca, per fortuna il video non è stato subito cancellato, ma il mister l'ha visto e vuole parlarmi" ha scritto. Nicolò di fronte a ciò era spaventato: se avesse ricevuto un richiamo anche lui, probabilmente non avrebbe potuto giocare la partita successiva e lui odiava stare in tribuna, specialmente dopo che vi era stato costretto per mesi a causa di quel maledetto ginocchio. Inoltre era preoccupato per il suo amico: non era la prima volta che combinava qualche guaio ed era sempre riuscito a cavarsela, ma quella volta rischiava di brutto. La società era stata molto chiara: chi non rispetta le regole verrà severamente punito. Nicolò temeva che avrebbero mandato l'amico in prestito in qualche squadra di metà classifica e poi probabilmente lo avrebbero ceduto a titolo definitivo dato che le offerte non mancavano e quindi era deciso a fare di tutto per convincere il mister che era stata solo una ragazzata e che Riccardo teneva davvero a giocare per la sua squadra del cuore. Mentre pensava a come risolvere tutto gli è arrivato un messaggio dal suo capitano, Lorenzo Pellegrini: "Ho saputo che Cala ha fatto un casino ieri, tu sai qualcosa?" chiedeva il ragazzo. Nicolò gli ha inviato un vocale in cui spiegava tutta la situazione, sperando che l'amico lo potesse aiutare. Subito Pellegrini lo ha chiamato e gli ha detto che avrebbe parlato con il mister e la società per risolvere la cosa senza punizioni troppo pesanti. Nicolò era contento, sapeva di poter contare su di lui che spesso gli regalava ottimi consigli e gli faceva da vero fratello maggiore. Passata quindi la paura, la sua mente è tornata a Serena. Voleva rivederla già quella sera così le ha scritto un messaggio invitandola ad uscire.

Quando il telefono di Serena si è illuminato, aveva appena iniziato a studiare per il prossimo esame all'università. Quando ha letto la notifica gli occhi le si sono illuminati: Nicolò le aveva chiesto di uscire! Era al settimo cielo, ha chiuso il libro e si è affrettata a rispondergli per poi iniziare a prepararsi. "Ma dove andiamo?" ha chiesto prima di scegliere i vestiti. "Un posto tranquillo" ha risposto lui con la faccina dell'occhiolino. Serena non sapeva proprio cosa indossare, ma alla fine ha optato per un semplice vestitino nero con una cintura argentata stretta in vita. Si è truccata e preparata con cura e, quando il citofono ha squillato, è sobbalzata dalla sedia. Quando è salita sulla macchina scura e l'ha visto è rimasta senza fiato: indossava pantaloni neri e una camicia bianca che lasciava trasparire i suoi addominali scolpiti; si era pettinato con cura i capelli biondi e si era addirittura fatto la barba. Si sono salutati con due baci sulla guancia e poi la Lamborghini è partita a tutta velocità. 

Nicolò era estasiato dalla ragazza seduta accanto a lui che sembrava ancora più bella della sera precedente. Ha parcheggiato la macchina di fronte al ristorante e le ha aperto la portiera per farla scendere. Erano in un locale molto chic, su una terrazza che affacciava sopra al Colosseo. Se voleva sorprenderla, c'era riuscito. Hanno mangiato al lume di candela con quella vista mozzafiato a far loro da cornice chiacchierando a bassa voce per conoscersi un po' meglio. Aveva scoperto che lei frequentava il secondo anno di università e stava studiando per diventare architetto. "Menomale che avevi detto che mi avresti portata in un posto tranquillo" ha scherzato lei senza riuscire a smettere di guardarsi intorno estasiata. "Solo il meglio per lei signorina" ha ribattuto lui sorridendo e accennando un inchino. Erano stati davvero bene, ma la serata non era ancora finita, Nicolò aveva ancora un'ultima carta da giocare per provare a conquistarla. 

Voglio solo star con te❤💛- Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora